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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34695 del 22 agosto 2003
«Anche dopo il 1 marzo 2002, data in cui è stato definitivamente introdotto l'euro nel nostro sistema monetario, integra il reato di cui all'art. 455 c.p. la detenzione di banconote in lire italiane contraffatte al fine della messa in circolazione,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 145 del 7 gennaio 1984
«Il reato di cui all'art. 455 c.p. configura una fattispecie plurima che si realizza con l'introduzione nel territorio dello Stato o con l'acquisto e la detenzione di monete contraffatte ed alterate ovvero con la spendita o la messa in circolazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38599 del 5 ottobre 2009
«Il dolo specifico nel reato di cui art. 455 c.p. è richiesto soltanto in relazione alle condotte di importazione, acquisto o detenzione di monete contraffatte o alterate, come fine di metterle in circolazione, e non anche per le condotte di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7276 del 10 settembre 1984
«Il reato previsto dall'art. 455 c.p. si consuma con la detenzione al fine della messa in circolazione della banconota, senza che sia necessaria l'accettazione del prenditore.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28443 del 10 luglio 2009
«Il reato d'introduzione nello Stato o di messa in circolazione di monete false, da parte di chi non ha concorso nella falsificazione, non concorre con quello di ricettazione, che resta in esso assorbito per il principio di specialità.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5551 del 12 maggio 1992
«Ai fini della sussistenza del «concerto» nell'importazione, detenzione, spendita o messa in circolazione di banconote falsificate, è sufficiente un consapevole rapporto tra chi detiene, spende o mette in circolazione le monete e l'autore della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32816 del 29 marzo 2007
«Non integra il delitto previsto dall'art. 462 c.p. la contraffazione di biglietti per il trasporto aereo che sia meramente finalizzata alla falsa attestazione di un pregresso espletamento di missioni e non alla loro messa in circolazione quali...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45158 del 18 dicembre 2001
«In tema di falsità in valori bollati, si configura il reato di cui all'art. 459 c.p. solo con la messa in circolazione degli stessi e non con l'uso che corrisponde alla naturale destinazione dei valori che integra il diverso reato di cui all'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3295 del 20 aprile 1983
«L'uso di valori di bollo contraffatti o alterati, punito dall'art. 464 c.p. come reato autonomo se commesso da chi non sia concorso nella contraffazione o nell'alterazione, è quello conforme alla naturale destinazione dei valori; non vi rientra,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8938 del 8 luglio 1977
«Tale nullità si riflette sulla configurabilità dell'abuso, costituente il nucleo essenziale del delitto di cui all'art. 486 c.p. (falsità in foglio firmato in bianco); infatti, nessuna lesione al bene giuridico (rappresentato dalla pubblica fede)...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9447 del 13 luglio 1978
«L'equiparazione quoad poenam dei titoli di credito trasmissibili per girata agli atti pubblici trova la sua giustificazione nella necessità di rafforzare la tutela di documenti che per loro natura sono destinati alla circolazione. Se, pertanto,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2163 del 15 gennaio 2008
«La abusiva messa in circolazione da parte del custode e del proprietario di un veicolo, sottoposto a provvedimento di sequestro amministrativo, integra oltre l'illecito amministrativo di cui all'art. 213, comma quarto c.s., anche la condotta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41010 del 2 ottobre 2014
«Integra il reato previsto dall'art. 459 cod. pen. la detenzione e la messa in circolazione di valori bollati "alterati" nel loro valore facciale, ma non contraffatti. (In applicazione del principio, la Corte ha ritenuto corretta la decisione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 142 del 10 gennaio 2012
«L'affermazione di responsabilità per il caso di mera detenzione di prodotti con marchi contraffatti, implica che la finalità di vendita sia provata, sulla base dei più disparati indizi, purché essi siano univocamente conducenti alla conclusione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13031 del 14 dicembre 2000
«La fattispecie di cui all'art. 474 c.p., che si pone a tutela della pubblica fede, si realizza con la messa in circolazione di un prodotto con marchio contraffatto senza che possa assumere rilievo, nel senso di escludere la sussistenza del reato...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10929 del 10 dicembre 1981
«La carta di circolazione dei veicoli va qualificata come atto pubblico e non già come certificato, autorizzazione o attestato, posto che dispone l'immatricolazione d'un determinato veicolo che abilita alla circolazione. Ne consegue che nel caso di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1740 del 11 febbraio 1988
«Ne consegue che il delitto è perfetto anche quando la falsità sia compiuta con la consapevolezza della sua innocuità. (Il principio è stato affermato con riferimento alla falsificazione di una ricevuta di versamento in c.c. postale relativa al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10580 del 9 settembre 1999
«La carta di circolazione dei veicoli va qualificata come atto pubblico e non già come certificato, autorizzazione o attestato, posto che dispone la immatricolazione d'un determinato veicolo che abilita alla circolazione. Ne consegue che nel caso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18584 del 22 aprile 2004
«Dà luogo alla configurabilità del reato di cui all'art. 483 c.p. (falsità ideologica commessa dal privato in atti pubblici) la condotta di chi, falsamente dichiarando al competente ufficio della motorizzazione civile di essere proprietario di un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10388 del 1 settembre 1999
«In tema di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, sussiste l'elemento materiale del reato contestato in caso di denunzia — ricevuta da ufficiale di polizia giudiziale — di smarrimento di targhe e documenti di circolazione. Invero...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12900 del 9 giugno 2014
«La domanda di risarcimento del danno da circolazione stradale proposta dinanzi al giudice di pace senza determinazione del "quantum", si presume, in difetto di tempestiva contestazione, di competenza del giudice adito ai sensi dell'art. 14 cod....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3274 del 12 febbraio 2013
«La statuizione sulla competenza, ancorché implichi la delibazione di questioni preliminari di merito al fine di qualificare la domanda proposta e il rapporto giuridico ad essa sotteso, non incide sulla fondatezza del merito della domanda, sicché,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5962 del 5 marzo 2008
«Non contrasta con l'art. 81 del Trattato CE, sulla concorrenza tra imprese appartenenti a diversi Stati membri, la disciplina della revocatoria fallimentare della rimessa bancaria dettata dall'art. 67 legge fall., nel testo (applicabile ratione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3663 del 21 febbraio 2006
«In tema di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, l'attività di difesa congiunta tanto dell'assicurato quanto della compagnia non integra gli estremi del conflitto di interessi,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9377 del 24 settembre 1997
«In tema di risarcimento dei danni da circolazione stradale, la scelta tra l'azione ex art. 2043 c.c. nei confronti del responsabile del danno e l'azione diretta nei confronti dell'assicuratore ai sensi dell'art. 18 L. 24 dicembre 1969, n. 990 è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9362 del 21 aprile 2006
«Ai sensi dell'art. 22 della legge 24 dicembre 1969 n. 990, l'azione per il risarcimento dei danni causati dalla circolazione dei veicoli e dei natanti può essere proposta solo dopo che siano decorsi sessanta giorni da quello in cui il danneggiato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14674 del 2 ottobre 2003
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, dopo la messa in liquidazione coatta amministrativa della compagnia assicuratrice, la legittimazione passiva con riguardo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5894 del 24 marzo 2016
«In tema di sinistro stradale, la prescrizione breve del diritto al risarcimento dei danni, di cui all'art. 2947, comma 2, c.c., si applica non solo quando i danni siano derivati, secondo uno stretto rapporto di causa ed effetto, dalla circolazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13646 del 21 marzo 2017
«In tema di vendita di prodotti industriali con segni mendaci, è configurabile il tentativo del reato di cui all'art. 517 cod. pen. qualora l'attività di messa in circolazione dei prodotti contraffatti sia preceduta da una serie di atti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3316 del 20 aprile 1983
«Ne consegue che in caso di detenzione di valori di bollo contraffatti o alterati, occorre accertare se la detenzione sia avvenuta al fine della messa in circolazione, così come richiesto dall'art. 455. Se tale fine è escluso, non sussiste il reato...»