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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19165 del 13 settembre 2007
«In tema di pagamenti spettanti al fallito, l'inefficacia degli stessi, se effettuati dopo la dichiarazione di fallimento ed a soggetti diversi dalla curatela, è conseguenza automatica dell'indisponibilità del patrimonio del fallito, valevole erga...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14382 del 8 luglio 2005
«In tema di inefficacia dei pagamenti ricevuti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento (art. 44, secondo comma, legge fall.), ove la banca girataria per l'incasso di un assegno sbarrato, presentato da un suo cliente, non si limiti ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15225 del 5 luglio 2007
«In tema di cessione delle ricevute bancarie, trattandosi di documento unilaterale predisposto dal creditore e con il quale si attesta di aver ricevuto una somma di danaro versata tramite una banca che ne cura presso il debitore l'incasso alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1407 del 22 febbraio 1996
«È illegittima la formula del giuramento suppletorio che immuti la causa petendi contenuta nella domanda e che, anziché avere ad oggetto circostanze ben determinate che, quali fatti storici, siano state percepite dal giurante con i sensi o con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6232 del 15 luglio 1987
«L'art. 265 c.p.c. autorizza il giudice ad avvalersi del giuramento estimatorio per il solo fatto che la parte tenuta a rendere il conto non lo presenti, in presenza dell'accertata impossibilità di determinare altrimenti il credito dell'avente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16032 del 20 dicembre 2000
«A seguito della dichiarazione di fallimento, perde effetto l'ordine di pagamento a terzi che trova radice nel contratto di mandato stipulato tra il fallito e l'istituto di credito. Ne consegue che, ove la banca abbia eseguito il pagamento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11966 del 4 novembre 1992
«Con riguardo ad un mandato in rem propriam che integri una cessione di credito con funzione solutoria, ancorché sia seguito dal fallimento del creditore cedente, l'effetto sostanziale dell'avvenuta cessione, che fa uscire il credito dal patrimonio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3327 del 12 febbraio 2010
«In tema di omologazione del concordato fallimentare, secondo la nuova disciplina di cui al d.l.vo 9 gennaio 2006, n. 5, applicabile "ratione temporis", avendo il legislatore demandato al curatore, al comitato dei creditori e a tutti i creditori...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18987 del 16 settembre 2011
«In tema di giudizio di omologazione del concordato preventivo, il commissario giudiziale assume la veste di parte del relativo procedimento, solo in quanto provveda alla propria formale costituzione, munendosi, ex art. 82, terzo comma, c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10548 del 7 maggio 2009
«In caso di ammissione del debitore al concordato preventivo, la compensazione tra i suoi debiti ed i crediti da lui vantati nei confronti dei creditori postula, ai sensi dell'art. 56 della legge fall. (richiamato dall'art. 169 della medesima...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 423 del 21 gennaio 1988
«In ipotesi di sottoposizione ad amministrazione controllata di una pluralità di società collegate, la possibilità di porre il compenso dei commissari giudiziali a carico solidale delle società medesime, nonostante la loro distinta soggettività,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 964 del 26 gennaio 1995
«La procura prevista dagli artt. 174 e 189 della legge fallimentare, in virtù della quale ogni creditore può farsi rappresentare nell'adunanza dei creditori da un mandatario speciale, essendo diversa dalla procura alle liti di cui all'art. 83...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5396 del 6 ottobre 1988
«Qualora una pluralità di creditori abbiano domandato il fallimento di una società assoggettata a liquidazione coatta amministrativa, e le Sezioni unite della Suprema Corte, in sede di regolamento preventivo proposto in relazione all'istanza di uno...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17295 del 23 luglio 2009
«Nella procedura di liquidazione coatta amministrativa, è inammissibile la dichiarazione tardiva di credito avanzata all'udienza di trattazione di altra insinuazione tardiva in precedenza proposta, sottraendosi altrimenti al commissario liquidatore...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7891 del 14 luglio 1995
«In tema di distrazione senza concorso col fallito (art. 232 legge fallimentare), la condotta consiste essenzialmente nello stornare beni dal patrimonio tutelato, impedendone l'apprensione da parte degli organi fallimentari e presuppone, quindi,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27762 del 11 dicembre 2013
«In ipotesi di fusione per incorporazione, la società incorporata non si estingue ai sensi del vigente art. 2504 bis c.c., con la conseguenza che, ove quest'ultima fosse già mandataria per la gestione di un credito e delle relative controversie in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2607 del 4 luglio 1975
«In tema di espropriazione forzata, compreso il credito di un creditore intervenuto nel progetto di distribuzione formato dal giudice dell'esecuzione, l'ordine alla cancelleria di emettere il mandato di pagamento di tale credito può essere emanato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4595 del 10 dicembre 1976
«Di conseguenza, il creditore istante ben può proporre la richiesta di pignoramento mobiliare sia personalmente, sia per mezzo di rappresentante ad negotia e sia anche per mezzo di difensore con mandato ad litem, non costituendo tale domanda...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8215 del 10 settembre 1996
«Con il provvedimento di assegnazione dei crediti di cui all'art. 553 c.p.c. il giudice dell'esecuzione non deve limitarsi a determinare il valore dell'assegnazione, e quindi i limiti del trasferimento dei crediti, sulla base della sola richiesta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4400 del 1 aprile 1980
«I delitti di falsità in foglio firmato in bianco sono configurabili anche per i titoli di credito, e in particolare per l'assegno bancario in bianco cioè privo all'origine di taluno dei requisiti prescritti, essendo sufficiente che tali requisiti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8042 del 22 maggio 2003
«L'art. 56 legge fallimentare prevede, quale unico limite imprescindibile per la compensabilità dei debiti verso il fallito-creditore, l'anteriorità al fallimento del fatto genetico della situazione giuridica estintiva delle obbligazioni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1528 del 23 gennaio 2013
«In tema di revocatoria ex art. 67, primo comma, n. 2, legge fall. del mandato rilasciato dal correntista alla banca per l'incasso di un credito, attraverso il quale l'istituto abbia inteso garantirsi il rientro anche di futuri finanziamenti,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18945 del 1 settembre 2006
«Nell'azione revocatoria fallimentare avente ad oggetto, quale mezzo anormale di pagamento, il mandato irrevocabile all'incasso di crediti verso terzi, rilasciato dall'imprenditore insolvente alla banca sua creditrice, non costituisce domanda...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4762 del 28 febbraio 2007
«Ne deriva che, secondo il meccanismo proprio del conto corrente, la banca, facendo affluire nel conto passivo il pagamento ricevuto dall'ordinante, non esaurisce il proprio ruolo in quello di mero strumento di pagamento del terzo, ma diventa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6192 del 7 marzo 2008
«In tema di revocatoria fallimentare, ai sensi dell'art. 67, primo comma, n. 2, legge fall. (nel testo, applicabile ratione temporis anteriore al D.L. 14 marzo 2005, n. 35 del 2005), degli atti solutori anomali connessi all'esecuzione di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8095 del 28 aprile 2004
«La decadenza dal potere di insinuazione tardiva nello stato passivo del fallimento, per abbandono dell'istanza, da parte di un creditore, ai sensi dell'art. 98, terzo comma, l. fall., applicabile anche alla domanda tardiva, ne preclude la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22302 del 3 novembre 2016
«Nell'ipotesi in cui il gestore agisca in nome proprio, atteso che la gestione d'affari costituisce un'ipotesi particolare di mandato, legittimato attivamente a ripetere, nei confronti dell'"accipiens", il pagamento indebito eseguito dal gestore è...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, sentenza n. 3449 del 22 febbraio 2016
«L'esazione delle imposte pubbliche viene espletata attraverso l'affidamento del servizio ad un ente privato in forza di un atto amministrativo avente natura di concessione, sicché quello che si instaura tra tale soggetto e l'ente impositore non è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2226 del 30 gennaio 2017
«In tale ultima ipotesi, la disponibilità del conto viene costituita dalla banca o in virtù di un obbligo preventivamente assunto (apertura di credito) o per una sua autonoma decisione (concessione temporanea di credito), astrattamente ascrivibile...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46288 del 3 novembre 2016
«Ne deriva che, in caso di concorso di persone nel reato, solo ove la condotta tipica di violenza o minaccia sia posta in essere dal titolare del preteso diritto è configurabile il concorso di un terzo estraneo nell'esercizio arbitrario delle...»