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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5813 del 3 luglio 1987
«L'accertamento del verificarsi di una situazione d'intollerabilità della convivenza, a causa d'incompatibilità di carattere fra coniugi, non rende di per sé irrilevante, al fine della pronuncia di addebitabilità della separazione, ogni successiva...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7859 del 9 giugno 2000
«La reiterata violazione, in assenza di una consolidata separazione di fatto, dell'obbligo della fedeltà coniugale, particolarmente se attuata attraverso una stabile relazione extraconiugale, rappresenta una violazione particolarmente grave...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26587 del 17 dicembre 2009
«La regola dell'affidamento condiviso dei figli ad entrambi i genitori, prevista dall'art. 155 c.c. con riferimento alla separazione personale dei coniugi, ed applicabile anche nei casi di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22081 del 16 ottobre 2009
«L'art. 1, comma primo, della L. 8 febbraio 2006, n. 64, che ha novellato l'art. 155 c.c., nel prevedere il diritto dei minori, figli di coniugi separati, di conservare rapporti significativi con gli ascendenti ed i parenti di ciascun ramo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14840 del 27 giugno 2006
«In materia di affidamento dei figli minori, il giudice della separazione e del divorzio deve attenersi al criterio fondamentale - posto, per la separazione, nell'art. 155, primo comma, c.c. e, per il divorzio, dall'art. 6 della legge 1 dicembre...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1202 del 20 gennaio 2006
«Anche in sede di separazione tra i coniugi, il giudice può affidare il figlio ad entrambi i genitori congiuntamente, trovando applicazione l'art. 6 della legge sul divorzio (1 dicembre 1970, n. 898, come sostituito dall'art. 11 della legge 6 marzo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5714 del 19 aprile 2002
«In materia di affidamento dei figli minori il giudice della separazione e del divorzio deve attenersi al criterio fondamentale — posto per la separazione, dal legislatore della riforma del diritto di famiglia, nell'art. 155 comma primo c.c. (che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4936 del 4 maggio 1991
«L'affidamento alternato dei figli minori, che è espressamente previsto per il divorzio dall'art. 6 secondo comma della L. 1 dicembre 1970, n. 898 (nel testo introdotto dall'art. 11 della L. 6 marzo 1987, n. 74), e che può essere disposto anche dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2817 del 16 marzo 1991
«In materia di affidamento di figli di genitori separati — nella quale il giudice deve attenersi al criterio fondamentale, posto dall'art. 155, comma primo, c.c., dell'interesse esclusivo della prole, privilegiando quel genitore che appare il più...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15065 del 22 novembre 2000
«A seguito della separazione o del divorzio, la prole ha diritto ad un mantenimento tale da garantirle un tenore di vita corrispondente alle risorse economiche della famiglia ed analogo, per quanto possibile, a quello goduto in precedenza; il solo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2210 del 28 febbraio 2000
«In tema di separazione personale tra coniugi, l'adottabilità d'ufficio, da parte del giudice, ex art. 155 c.c., dei provvedimenti necessari alla tutela morale e materiale dei figli minori (provvedimenti caratterizzati da esigenze e finalità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9606 del 25 settembre 1998
«In tema di provvedimenti connessi all'affidamento dei figli in sede di separazione personale dei coniugi, la mancanza di un'espressa previsione di legge non è sufficiente a precludere, al giudice, di riconoscere e regolamentare le facoltà di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6063 del 4 dicembre 1985
«Nel procedimento di separazione giudiziale dei coniugi, l'affidamento dei figli minori si sottrae sia alla volontà dei genitori, sia alle scelte dei figli medesimi (i quali non hanno veste di litisconsorti e non abbisognano delle nomina di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6339 del 21 marzo 2011
«In sede di modifica delle condizioni di separazione personale dei coniugi, rientra nei poteri ufficiosi del giudice rimodulare i periodi in cui il genitore può tenere presso di sé il figlio di cui è disposto l'affidamento condiviso, in relazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 22238 del 21 ottobre 2009
«Il decreto emesso in camera di consiglio dalla corte d'appello a seguito di reclamo avverso i provvedimenti emanati dal tribunale sull'istanza di revisione delle disposizioni accessorie alla separazione, in quanto incidente su diritti soggettivi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 299 del 11 gennaio 2002
«In tema di "diritto di visita" dei minori (che riceve riconoscimento sia dall'art. 30, comma primo, Cost., sia dall'art. 147 c.c.), la Convenzione dell'Aja e la legge n. 64 del 1994 sono applicabili non solo nei casi in cui manchi un provvedimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6548 del 12 luglio 1994
«In tema di separazione personale dei coniugi, il diritto del genitore non affidatario dei figli a vedersi assicurata una sufficiente possibilità di rapporti con i minori affidati all'altro coniuge, per quanto non abbia carattere assoluto, essendo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8109 del 9 agosto 1990
«Con i provvedimenti riguardanti il figlio minore, il giudice della separazione dei coniugi deve assicurare, in difetto di specifiche situazioni ostative, il mantenimento dei rapporti fra il figlio medesimo ed il genitore non affidatario, nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3249 del 9 luglio 1989
«Il diritto del coniuge separato di vedersi assicurata una sufficiente possibilità di rapporti con il figlio minore affidato all'altro coniuge — in relazione al disposto dell'art. 155, terzo comma, nuovo testo, c.c., ed anche al fine di essere in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2182 del 28 gennaio 2009
«In tema di separazione personale dei coniugi, poiché l'art. 155 cod. civ., nel testo in vigore prima della modifica apportata con la legge n. 54 del 2006, consente al coniuge non affidatario di intervenire nell'interesse dei figli soltanto con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14360 del 3 novembre 2000
«A seguito della separazione tra coniugi, la potestà sui figli rimane ad essi comune, l'esercizio esclusivo della medesima è attribuito all'affidatario, che deve attenersi alle condizioni fissate dal giudice, e le decisioni di maggior interesse...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5262 del 29 maggio 1999
«In tema di separazione personale, l'art. 155 c.c., nel rimettere alle determinazioni di entrambi i coniugi «le scelte di maggior interesse per i figli», non impone, riguardo ad esse, alcuno specifico onere di informazione al genitore affidatario,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9339 del 19 settembre 1997
«La soluzione del contrasto fra i genitori, in ordine alla scelta od al mutamento del nome del figlio minore, è affidata, in pendenza di causa di separazione personale al giudice della separazione stessa, ai sensi dell'art. 155 terzo comma c.c., le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18187 del 18 agosto 2006
«L'affidamento congiunto dei figli ad entrambi i genitori - previsto dall'art. 6 della legge sul divorzio (1 dicembre 1970, n. 898, come sostituito dall'art. 11 della L. 6 marzo 1987, n. 74), analogicamente applicabile anche alla separazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4203 del 24 febbraio 2006
«Il dovere di mantenere, istruire ed educare la prole, secondo il precetto di cui all'art. 147 c.c., impone ai genitori, anche in caso di separazione, di far fronte ad una molteplicità di esigenze dei figli, certamente non riconducibili al solo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3747 del 21 febbraio 2006
«In tema di separazione personale tra coniugi, l'obbligo di mantenimento dei figli minori (ovvero maggiorenni non autosufficienti) può essere legittimamente adempiuto dai genitori mediante un accordo che, in sede di separazione personale o di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10197 del 16 maggio 2005
«In sede di separazione personale tra coniugi, al fine di determinare l'ammontare dell'assegno di mantenimento dovuto per i figli nati in costanza di matrimonio, il giudice non può trascurare di considerare, nel valutare la capacità patrimoniale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6074 del 26 marzo 2004
«In sede di separazione personale dei coniugi, ai fini della determinazione dell'assegno di mantenimento a favore del figlio minore, è legittimo tenere conto delle esigenze economiche che l'affidamento comporta per il coniuge affidatario, e in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13065 del 9 settembre 2002
«In ipotesi di separazione personale dei coniugi, la esclusione della possibilità per il coniuge affidatario di figli minori di fruizione della casa familiare legittima l'incremento della misura dell'assegno di mantenimento.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11025 del 8 novembre 1997
«Il dovere di mantenere, istruire ed educare la prole, secondo il precetto di cui all'art. 147 c.c., impone ai genitori, anche in caso di separazione, di far fronte ad una molteplicità di esigenze dei figli, certamente non riconducibili al solo...»