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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16668 del 19 giugno 2008
«Il fallito è il solo legittimato ad agire e resistere nelle controversie concernenti la validità del contratto di locazione avente ad oggetto un immobile destinato esclusivamente ad abitazione per sé e per la propria famiglia, atteso che, in tal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20804 del 29 settembre 2009
«La locazione, quando abbia ad oggetto un immobile destinato esclusivamente ad abitazione propria del fallito e della sua famiglia, non integra un rapporto di diritto patrimoniale compreso nel fallimento del conduttore, secondo la previsione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1995 del 7 aprile 1979
«La presunzione di appartenenza al debitore dei beni pignorati presso la sua abitazione o le pertinenze della medesima, di cui all'art. 513 c.p.c., ha natura legale, e, pertanto, non può essere vinta dal terzo opponente, che deduca la proprietà od...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3807 del 4 luglio 1979
«Nel giudizio di opposizione di terzo all'esecuzione, ai sensi dell'art. 619 c.p.c., l'onere dell'opponente di provare oltre all'affidamento dei beni al debitore per titolo diverso dalla proprietà od altro diritto reale, anche la spettanza ad esso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9627 del 16 giugno 2003
«Nell'opposizione di terzo all'esecuzione, al terzo è consentito avvalersi della prova testimoniale o di presunzioni semplici per provare il suo diritto di proprietà sui beni rinvenuti presso il debitore all'atto del pignoramento, soltanto quando...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7564 del 29 agosto 1994
«Stante la presunzione, valevole in sede esecutiva, a norma degli artt. 513 e 621 c.p.c., per cui tutti i mobili arredanti l'abitazione del debitore da questi goduti, sono di sua proprietà, chiunque li abbia acquistati e li abbia introdotti nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2240 del 15 giugno 1976
«Detto principio si applica anche nel caso in cui terzo opponente sia il marito convivente della debitrice, poiché egli ha l'onere di provare — nei limiti imposti dall'art. 621 c.p.c. — il suo diritto di proprietà sui beni pignorati, ma non anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3193 del 24 maggio 1984
«In tema di opposizione di terzi avverso l'esecuzione mobiliare, avente ad oggetto beni pignorati presso l'abitazione del debitore, i soggetti conviventi con il debitore medesimo, ivi compresa la moglie, se sono esonerati, in ragione del rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2459 del 16 aprile 1984
«L'opposizione, rivolta a far valere la proprietà od altro diritto reale sui beni mobili pignorati nella casa del debitore, è soggetta alle limitazioni probatorie di cui all'art. 621 c.p.c. anche quando venga proposta da familiare conviventi, ivi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 694 del 29 gennaio 1981
«Poiché l'opposizione di terzo all'esecuzione, a norma dell'art. 619 c.p.c., è azione di accertamento negativo, diretta a vincere la presunzione iuris tantum di appartenenza al debitore dei beni staggiti nella casa di abitazione o nell'azienda...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6406 del 23 maggio 1999
«L'ordinanza di convalida di licenza o sfratto per finita locazione, preclusa l'opposizione tardiva, acquista efficacia di cosa giudicata sostanziale non solo sull'esistenza della locazione; sulla qualità di locatore dell'intimante e di conduttore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10554 del 23 ottobre 1993
«Il ricorso con il quale, facendo valere il proprio diritto di usufrutto, si chiede che, con provvedimento di urgenza, sia ordinato ad una parte il rilascio dell'appartamento da questa abitato, incide sul medesimo oggetto della causa da...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8724 del 4 marzo 2011
«L'illecita occupazione di un bene immobile é scriminata dallo stato di necessità conseguente al danno grave alla persona, che ben può consistere, oltre che in lesioni della vita o dell'integrità fisica, nella compromissione di un diritto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19147 del 3 maggio 2013
«L'illecita occupazione di un bene immobile é scriminata dallo stato di necessità conseguente al danno grave alla persona, che ben può consistere anche nella compromissione del diritto di abitazione, sempre che ricorrano, per tutto il tempo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18440 del 1 agosto 2013
«In tema di separazione, l'assegnazione della casa coniugale non può costituire una misura assistenziale per il coniuge economicamente più debole, ma postula l'affidamento dei figli minori o la convivenza con i figli maggiorenni non ancora...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 20448 del 29 settembre 2014
«Il coniuge separato, convivente con la prole minorenne o maggiorenne non autosufficiente ed assegnatario dell'abitazione già attribuita in comodato, che opponga alla richiesta di rilascio del comodante l'esistenza di una destinazione dell'immobile...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 15272 del 21 luglio 2015
«In tema di separazione personale, allorché il giudice del merito abbia revocato il diritto di abitazione nella casa coniugale (nella specie, per raggiunta autosufficienza economica del figlio della coppia), la modifica dell'ammontare dell'assegno...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25248 del 8 novembre 2013
«Lo stato di bisogno, quale presupposto del diritto agli alimenti previsto dall'art. 438 c.c., esprime l'impossibilità per il soggetto di provvedere al soddisfacimento dei suoi bisogni primari, quali il vitto, l'abitazione, il vestiario, le cure...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14687 del 27 giugno 2014
«In tema di diritto di abitazione, il limite sancito dall'art. 1022 cod. civ. riguardo ai bisogni del titolare e della sua famiglia non deve essere inteso in senso quantitativo, che imporrebbe l'ardua determinazione della parte di casa necessaria a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 50097 del 12 dicembre 2013
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 388, primo comma, cod. pen., l'ingiunzione ad adempiere, che costituisce condizione di punibilità del reato, può consistere anche in una richiesta di adempimento informale o addirittura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4439 del 8 febbraio 2005
«In tema di elusione dei provvedimenti del giudice riguardanti l'affidamento di minori (art. 388, secondo comma, c.p.), premesso che detta elusione non postula necessariamente un contegno contrassegnato dall'uso di scaltrezza o da una subdola...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46295 del 12 dicembre 2007
«In tema di diffamazione a mezzo stampa e di esimente del diritto di cronaca, deve escludersi che questa possa operare al di là del limite segnato dall'attitudine della notizia a soddisfare una oggettiva esigenza di informazione pubblica, da non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40256 del 28 ottobre 2008
«In tema di ingiuria, il fatto ingiusto altrui idoneo ad integrare la causa di non punibilità della provocazione di cui all'art. 599, comma secondo, c.p. può essere costituito anche dall'esercizio di un diritto che si svolga con modalità ,le quali,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9284 del 3 marzo 2015
«Il soggetto che richiede la restituzione della cosa sequestrata e non confiscata deve fornire la prova rigorosa della esistenza di un suo diritto legittimo su di essa, non potendosi prescindere, ai fini dell'accoglimento dell'istanza,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8516 del 12 aprile 2006
«Tale conclusione si impone a fortiori allorché il trasferimento immobiliare o la costituzione del diritto reale minore non facciano parte delle originarie condizioni della separazione consensuale omologata, ma formino invece oggetto di un accordo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13443 del 12 settembre 2003
«Né ciò suscita alcun dubbio di legittimità costituzionale in riferimento agli artt. 42 e 47 Cost., atteso che, per un verso, la proprietà privata è tutelata dalla Costituzione, ma non a scapito dei creditori dell'alienante, e, per altro verso, il...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 3302 del 8 febbraio 2017
«In tema di filiazione, l'obbligo di contribuire al mantenimento del figlio naturale da parte del genitore non affidatario o collocatario decorre non già dalla proposizione della domanda giudiziale, bensì dalla effettiva cessazione della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31598 del 27 giugno 2017
«Non sussiste il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni se l'agente usa violenza sulle cose per difendere il diritto di possesso in presenza di un atto di spoglio, a condizione che tale reazione venga posta in essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9920 del 19 aprile 2017
«In tema di pagamento degli oneri condominiali, ove un appartamento sia oggetto di diritto reale di abitazione, gravano sul titolare di quest'ultimo le spese di amministrazione e di manutenzione ordinaria, mentre cedono a carico del nudo...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 6129 del 9 marzo 2017
«In tema di condominio, l'installazione di un ascensore su area comune, allo scopo di eliminare delle barriere architettoniche, rientra fra le opere di cui all'art. 27, comma 1, della l. n. 118 del 1971 ed all'art. 1, comma 1, del d.p.r. n. 384 del...»