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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10668 del 27 settembre 1999
«Al fallimento del cedente possono essere opposte soltanto quelle cessioni di credito che siano state notificate al debitore ceduto o dal medesimo accettate con atto di data certa anteriore alla dichiarazione di fallimento, atteso che il disposto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 239 del 14 aprile 1999
«Con riguardo al contratto preliminare di compravendita, in caso di fallimento del promittente-venditore, la scelta del curatore tra l'esecuzione e lo scioglimento del contratto è espressione di un potere discrezionale del curatore ed avviene...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2125 del 25 giugno 1993
«La dichiarazione di fallimento del debitore e la successiva sua ammissione al concordato fallimentare, poi omologato ed eseguito, costituiscono prova dello stato di insolvenza dello stesso e della di lui impossibilità di adempiere in maniera...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10540 del 10 ottobre 1994
«Poiché la pretesa risarcitoria del danno morale ha natura strettamente personale, legittimato attivo alla relativa richiesta, sia in sede giudiziale che stragiudiziale, è soltanto la vittima del reato, e pertanto tale legittimazione non viene...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 666 del 19 gennaio 2000
«Pertanto, in ipotesi di fallimento della parte civile intervenuto nel corso del processo, in assenza di una iniziativa del procuratore della parte civile, o del curatore del suo fallimento, volta a far valere la dichiarazione di fallimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 551 del 17 gennaio 2012
«La natura consensuale del contratto di cessione di credito - relativo a vendita di cosa futura, per la quale l'effetto traslativo si verifica quando il bene viene ad esistenza - comporta che esso si perfeziona per effetto del solo consenso dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9488 del 18 aprile 2013
«Ne consegue che, in caso di fallimento del locatario, l'effetto risolutivo del contratto (nella specie, di locazione finanziaria) deve ritenersi già verificato ove la volontà di avvalersi della clausola risolutiva espressa sia stata comunicata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11144 del 4 luglio 2012
«Il credito di regresso del fideiussore che abbia pagato integralmente il creditore dopo la dichiarazione di fallimento del debitore principale ha natura concorsuale, in quanto esclude dal concorso, con effetto surrogatorio, il credito estinto,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7285 del 22 marzo 2013
«L'art. 2710 cod. civ., il quale dispone che i libri bollati e vidimati nelle forme di legge, quando sono regolarmente tenuti, possono fare prova tra gli imprenditori per i rapporti inerenti all'esercizio dell'impresa, trova applicazione anche nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11278 del 23 ottobre 1991
«Con riguardo alla sentenza del tribunale che rigetti l'opposizione alla dichiarazione di fallimento, previa affermazione della competenza, il ricorso per regolamento (facoltativo) di competenza deve essere proposto prima del decorso del termine...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 29951 del 9 luglio 2004
«È legittimo il sequestro preventivo, funzionale alla confisca facoltativa, di beni provento di attività illecita e appartenenti ad un'impresa dichiarata fallita, nei cui confronti sia instaurata la relativa procedura concorsuale, a condizione che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31074 del 9 agosto 2001
«In tema di bancarotta, l'imputato che, ai sensi dell'art. 479 c.p.p., richiede la sospensione del dibattimento, in attesa della definizione del processo instaurato contro la dichiarazione di fallimento, è tenuto — allo scopo di consentire al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8607 del 5 marzo 2012
«In tema di bancarotta semplice, l'imputato che, ai sensi dell'art. 479 c.p.p., richieda la sospensione del dibattimento, in attesa della definizione del processo instaurato contro la dichiarazione di fallimento, è tenuto - allo scopo di consentire...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41255 del 5 novembre 2008
«In tema di reati di bancarotta, il giudice penale può disporre la sospensione del dibattimento a norma dell'art. 479 c.p.p. qualora sia in corso il procedimento civile per la revoca della sentenza dichiarativa di fallimento. (Nel caso di specie,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11396 del 18 maggio 2009
«In caso di dichiarazione di fallimento conseguente alla risoluzione di un concordato preventivo accompagnato da garanzia prestata da terzi per l'adempimento delle obbligazioni assunte dal debitore, la legittimazione ad agire nei confronti del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 25038 del 13 ottobre 2008
«In tema di giurisdizione in ordine alla dichiarazione di apertura della procedura fallimentare, il trasferimento in uno Stato extracomunitario della sede di una società, benchè anteriore al deposito dell'istanza di fallimento, non esclude la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15880 del 20 luglio 2011
«Spetta al giudice italiano la giurisdizione con riguardo all'istanza di fallimento presentata nei confronti di società di capitali, già costituita in Italia che, dopo il manifestarsi della crisi dell'impresa, abbia trasferito all'estero la sede...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9409 del 11 novembre 1994
«Ai fini della dichiarazione di litispendenza - che, essendo rilevabile in ogni stato e grado del giudizio, può essere emessa direttamente dalla Corte di cassazione con annullamento, senza rinvio, della statuizione resa sul punto dalla sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11297 del 10 novembre 1998
«Pertanto, la diversità del rito costituisce ostacolo al simultaneus processus soltanto in queste ultime ipotesi, mentre negli altri casi (artt. 31, 32, 34, 35 e 36 c.p.c.) la regola generale che la norma ha ribadito è quella del simultaneus...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 210 del 9 febbraio 1965
«Per effetto dell'art. 741 c.p.c., il quale dispone che, nei procedimenti in camera di consiglio, i decreti acquistano efficacia solo quando siano decorsi i termini senza che sia stato proposto reclamo né dalle parti (art. 739 c.p.c.) né dal P.M....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2334 del 15 febbraio 1989
«La sentenza dichiarativa di fallimento non costituisce una condizione obiettiva di punibilità dei reati di bancarotta, ma integra un elemento costitutivo di essi. Conseguentemente i fatti compiuti dall'imprenditore (atti di disposizione o altri...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37567 del 3 ottobre 2003
«Qualora il delitto di appropriazione indebita sia stato oggetto di sentenza di condanna prima della dichiarazione di fallimento, non è preclusa nel successivo procedimento per bancarotta la contestazione del reato fallimentare, ma in tal caso il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5780 del 18 maggio 1995
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, la dichiarazione di fallimento non è di per sè sola sufficiente a far venire meno l'obbligo di fornire i mezzi di sussistenza alla famiglia qualora non risulti provato che le difficoltà...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1650 del 27 gennaio 2014
«Ne consegue che il decreto ingiuntivo non munito, prima della dichiarazione di fallimento, del decreto di esecutorietà non è passato in cosa giudicata formale e sostanziale e non è opponibile al fallimento, neppure nell'ipotesi in cui il decreto...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 4206 del 21 marzo 2003
«In tema di procedura per la dichiarazione di fallimento, una volta dichiarata l'incompetenza territoriale da parte di un primo tribunale, anche la sola formulazione di una nuova istanza di fallimento dinanzi ad altro tribunale è sufficiente a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3461 del 8 marzo 2002
«Il conflitto di competenza avente ad oggetto la dichiarazione di fallimento, da parte di diversi tribunali, di un medesimo soggetto che svolge distinte attività, in luoghi distinti ed attraverso autonome organizzazioni imprenditoriali (nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7208 del 5 agosto 1997
«Nell'ipotesi di duplice dichiarazione di fallimento di una stessa persona fisica, ancorché nella qualità di socio illimitatamente responsabile di società di persone, esclusa la possibilità dell'instaurarsi di due distinte procedure fallimentari,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3269 del 9 aprile 1996
«È configurabile un conflitto positivo di competenza nel caso di pendenza, davanti a due distinti tribunali, di procedure concorsuali di tipo diverso, come quella fallimentare e quella di concordato preventivo, e di conseguenza - stante l'interesse...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7149 del 1 agosto 1994
«La dichiarazione, da parte di un primo tribunale, dell'incompetenza per territorio a pronunciare il fallimento di un imprenditore, quand'anche non seguita da riassunzione del processo, nei modi e nei tempi previsti dall'art. 50 c.p.c., davanti al...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 6166 del 27 aprile 2002
«Nel sistema processuale delineato dalla legge fallimentare e dal codice di procedura civile, avverso la sentenza dichiarativa di fallimento possono proporre istanza per regolamento di competenza, oltre che il fallito, anche gli altri interessati...»