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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15669 del 13 luglio 2007
«In materia di esecuzione del contratto di conto corrente bancario, il suo scioglimento ai sensi dell'art. 78 legge fall. per effetto del fallimento del cliente, non estingue con immediatezza ogni rapporto obbligatorio fra le parti, sussistendo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1688 del 23 gennaio 2009
«Nell'espropriazione presso terzi di somme di danaro, l'oggetto del pignoramento è costituito dall'intera somma di cui il terzo è debitore, e non dalla quota del credito per la quale l'esecutante agisce in forza del titolo esecutivo notificato (ai...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18650 del 5 dicembre 2003
«Nei rapporti di conto corrente bancario l'estratto di saldo conto ha efficacia probatoria fino a prova contraria anche nei confronti del fideiussore del correntista non soltanto per la concessione del decreto ingiuntivo, ma anche nel giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 311 del 26 febbraio 1965
«L'estratto per copia autentica di un conto corrente bancario, certificato conforme alle scritture contabili della banca da un notaio e non da un dirigente dell'istituto (il quale ultimo soltanto, impegnando la propria responsabilità, può...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24483 del 30 ottobre 2013
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo ottenuto da una banca nei confronti di un correntista, la nullità delle clausole del contratto di conto corrente bancario che rinviano alle condizioni usualmente praticate per la determinazione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21141 del 10 ottobre 2007
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo il creditore assume la veste sostanziale di attore, sicché, laddove l'opponente abbia contestato l'ammontare degli interessi dovuti, il giudice, nel determinare tali interessi, e dovendo utilizzare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7539 del 12 aprile 2005
«...con la quale l'opponente aveva dedotto la nullità, per difetto di forma scritta, della clausola del contratto di conto corrente bancario che prevedeva la capitalizzazione trimestrale degli interessi ad un tasso superiore a quello legale).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 546 del 11 gennaio 2011
«Integra di per sé un autonomo atto di riciclaggio, poiché il delitto di riciclaggio è a forma libera e potenzialmente a consumazione prolungata, attuabile anche con modalità frammentarie e progressive, qualsiasi prelievo o trasferimento di fondi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5427 del 27 maggio 1993
«Colui che emette un assegno bancario, falsificando la firma del titolare del conto corrente risponde del delitto di falso previsto agli artt. 485 e 491 c.p. e non anche di quello di emissione di assegno senza autorizzazione. Ciò perché l'agente,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6953 del 15 luglio 1981
«Il fine di procurarsi un vantaggio, nel delitto di falsità in titoli di credito previsto e punito dagli artt. 485 e 491 c.p. sussiste anche nel fatto di chi, falsificando la firma di girata su un assegno di conto corrente, intende superare...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 31617 del 26 giugno 2015
«Qualora il prezzo o il profitto c.d. accrescitivo derivante dal reato sia costituito da denaro, la confisca delle somme depositate su conto corrente bancario, di cui il soggetto abbia la disponibilità, deve essere qualificata come confisca diretta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24633 del 17 luglio 2006
«Ne deriva che il sequestro preventivo, funzionale alla confisca per equivalente, ricade su beni comunque nella disponibilità dell'indagato, senza che a tal fine possano rilevare presunzioni o vincoli posti dal c.c. a regolare rapporti interni tra...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2767 del 18 gennaio 1996
«Il fatto di chi emetta un assegno bancario, traendolo su un conto corrente intestato ad altri, apponendovi la falsa sottoscrizione — quale emittente — di persona diversa dal titolare del conto, integra i delitti di cui agli artt. 485 e 491 c.p. e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 451 del 17 gennaio 1996
«Diversamente, nella condotta di chi emetta con propria firma un assegno bancario tratto sull'altrui conto corrente, non è ravvisabile ipotesi di falsità materiale né personale, bensì la figura criminosa delineata dall'art. 1 della L. 15 dicembre...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13510 del 1 luglio 2015
«In tema di revocatoria fallimentare, in caso di "castelletto di sconto" o fido per smobilizzo crediti non sussiste la cd. copertura di un conto corrente bancario in quanto, a differenza del contratto di apertura di credito, non attribuiscono al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1187 del 20 gennaio 2006
«Qualora l'apertura di credito bancario risulti in concreto pattuita, per effetto di collegamento fra più negozi - in ipotesi, in forza di contestuale cessione pro solvendo di crediti verso terzi, e rimessa sul conto corrente della somma riscossa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4785 del 26 febbraio 2010
«In tema di revocatoria fallimentare, la rimessa in conto corrente bancario effettuata con denaro proveniente dalla vendita di un bene costituito in pegno ormai consolidatosi in favore della stessa banca è revocabile, ai sensi dell'art. 67 della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7158 del 10 maggio 2012
«In tema di revocatoria delle rimesse in conto corrente bancario effettuate da un imprenditore poi dichiarato fallito, nel caso di plurime operazioni di segno opposto nella stessa giornata in cui appaia uno scoperto di conto, il fallimento che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14552 del 30 maggio 2008
«Non è affetta da nullità per indeterminatezza dell'oggetto o della causa petendi ai sensi del combinato disposto degli artt. 163, terzo comma, nn. 3 e 4, e 164, quarto comma, c.p.c. (nel testo novellato dalla legge n. 353 del 1990 ), la citazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23107 del 6 novembre 2007
«In tema di revocatoria fallimentare, per stabilire se le rimesse su conto corrente bancario assistito da apertura di credito abbiano natura solutoria, occorre verificare se i versamenti siano confluiti su un conto passivo in corso di ordinario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21237 del 5 novembre 2004
«In tema di revocatoria fallimentare di rimesse in conto corrente bancario, ove il titolo giuridico della rimessa (il quale è determinante per la individuazione degli effetti e della disciplina applicabile, non avendo l'inclusione nel conto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1834 del 26 gennaio 2011
«In tema di revocatoria fallimentare delle rimesse in conto corrente bancario affluite su un conto scoperto, per potersene escludere la dichiarazione di inefficacia, in quanto dipendenti da operazioni bilanciate, è necessario il venir meno della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17892 del 4 settembre 2004
«In tema di revocatoria fallimentare di rimesse su conto corrente (nel quale sia stata regolata l'apertura di credito bancario), mentre è revocabile il pagamento (accreditato su conto scoperto) pur se la somma relativa provenga da separato negozio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17747 del 30 luglio 2009
«In tema di revocatoria fallimentare delle rimesse in conto corrente bancario, l'allegazione per la prima volta in appello da parte del curatore della revoca del fido concesso dalla banca non costituisce un'inammissibile "mutatio libelli", restando...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14676 del 22 giugno 2007
«In tema di revocatoria fallimentare delle rimesse in conto corrente bancario, l'indicazione dei conti correnti su cui sono stati effettuati i versamenti, del periodo sospetto da prendersi in considerazione e dell'importo complessivo delle rimesse...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7667 del 31 marzo 2006
«Non è affetta da nullità per indeterminatezza dell'oggetto o della causa petendi, ai sensi del combinato disposto degli artt. 163, comma terzo, nn. 3 e 4, e 164, comma quarto, c.p.c. (nel testo novellato dalla legge n. 353 del 1990), la domanda di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19043 del 3 settembre 2010
«In tema di revocatoria fallimentare delle rimesse su conto corrente bancario, non è applicabile in via retroattiva il criterio del c.d. massimo scoperto (il quale consiste nella differenza tra il massimo del saldo passivo raggiunto dal conto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10941 del 26 maggio 2016
«Il principio di cui all'art. 1194 c.c., secondo cui ogni pagamento deve essere imputato prima agli interessi e poi al capitale salvo un diverso accordo con il creditore, postula che il credito sia liquido ed esigibile, atteso che solo questo, per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8944 del 5 maggio 2016
«Nei rapporti di conto corrente bancario l'estratto di saldo conto ha efficacia probatoria fino a prova contraria anche nei confronti del fideiussore del correntista non soltanto per la concessione del decreto ingiuntivo, ma anche nel giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16618 del 8 agosto 2016
«Il pegno di saldo di conto corrente bancario costituito a favore della banca depositaria si configura come pegno irregolare solo quando sia espressamente conferita alla banca la facoltà di disporre della relativa somma mentre, nel caso in cui...»