-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2655 del 19 marzo 1997
«È manifestamente infondata, in riferimento all'art. 97 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 310 c.p.p., nella parte in cui non prevede che debba essere comunicato l'avviso di udienza al P.M., in quanto il principio di buon...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 500 del 22 luglio 1999
«...ingiusto, a condizione che risulti danneggiato, per effetto dell'attività illegittima della P.A., l'interesse al bene della vita al quale il primo si correla, e che detto interesse risulti meritevole di tutela alla stregua del diritto positivo.»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 18172 del 11 aprile 2017
«In tema di riparazione per ingiusta detenzione, pur essendo onere dell'interessato, secondo i principi civilistici, dimostrare i fatti posti a base della domanda, e cioè la sofferta custodia cautelare e la sopravvenuta assoluzione, deve tuttavia...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25265 del 19 maggio 2017
«...riguarda esclusivamente le spese processuali dovute all'amministrazione della giustizia, diverse da quelle per l'assistenza legale nel grado di giudizio, e non prevede alcuna alcuna possibilità di compensazione totale o parziale delle stesse.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 178 del 13 gennaio 1982
«Poiché gli artt. 1341 e 1342 c.c., che disciplinano le condizioni generali del contratto predisposte da uno dei contraenti e le pattuizioni concluse mediante moduli e formulari, in quanto preordinati alla tutela del contraente più debole, non sono...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11738 del 1 agosto 2003
«In tema di responsabilità civile della pubblica amministrazione, nel caso di illegittima esclusione di un concorrente da una gara per l'aggiudicazione di un appalto pubblico (nella fattispecie, appalto di fornitura di riscaldamento), l'ingiustizia...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7630 del 16 maggio 2003
«In tema di risarcibilità del danno subito dal singolo in conseguenza della mancata attuazione di direttiva comunitaria non autoesecutiva da parte del legislatore italiano, deve riconoscersi il diritto del privato al risarcimento del danno, sia che...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26853 del 14 dicembre 2011
«Nessun indennizzo può essere preteso, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 1150 e 936 c.c., dal terzo possessore che, sul fondo altrui, abbia costruito un'opera in violazione della normativa edilizia, commettendo i reati previsti e...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21931 del 28 ottobre 2015
«Corte di Giustizia, 30.9.2010, causa 314/09) nell'interpretazione della direttiva 89/665/CEE - il risarcimento del danno per attività provvedimentale illegittima della P.A. alla verifica della sussistenza di un comportamento quantomeno colposo...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22845 del 9 novembre 2016
«...uffici e domanda di giustizia, rispetto alle quali l'impiego della magistratura onoraria conserva una funzione suppletiva e costituisce una misura apprezzabile nell'ottica di un'efficiente amministrazione della giustizia (artt. 97 e 111 Cost.).»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3399 del 15 aprile 1981
«...e sussidiario rispetto sia al reato di estorsione, che tutela essenzialmente il patrimonio oltre che la libertà personale, sia a quello di ragion fattasi con violenza alle persone, compreso tra i delitti contro l'amministrazione della giustizia.»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9616 del 14 settembre 1995
«Il Pubblico Ministero, avuto riguardo alla natura di parte pubblica che lo caratterizza ed alla fondamentale funzione di vigilanza sull'osservanza delle leggi e sulla pronta e regolare amministrazione della giustizia che gli è assegnata dall'art....»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1260 del 28 maggio 1996
«Soggetto passivo del reato o persona offesa dal reato è dunque la collettività, che ha interesse all'ordinato e corretto svolgimento dell'attività giurisdizionale, come inequivocabilmente disvelato dalla collocazione della norma violata nel titolo...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4463 del 9 febbraio 1996
«In ogni caso va puntualizzato che la situazione deve essere tale da non consentire, per esigenze istruttorie, di addivenire alla pronuncia della sentenza nel rispetto dei termini di cui all'art. 303 c.p.p., pur procedendosi nella fissazione delle...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1908 del 27 febbraio 1997
«La situazione di necessità prevista dall'art. 384 c.p. — che in tema di reati contro l'amministrazione della giustizia sancisce la non possibilità di chi ha commesso il fatto costretto dalla necessità di salvare sè o un prossimo congiunto da un...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3805 del 10 agosto 1998
«La valutazione della particolare complessità del dibattimento, che giustifica la sospensione dei termini di custodia cautelare ai sensi dell'art. 304, comma 2, c.p.p., non può riferirsi esclusivamente alla natura del processo ed al tempo...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10150 del 26 settembre 2000
«Ne deriva che, escluso il dolo nell'autore della calunnia, il fatto non può ritenersi offensivo dell'interesse tutelato dalla norma penale, atteso che il nocumento di tale interesse, attinente al pericolo di deviazioni nell'amministrazione della...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44761 del 13 dicembre 2001
«In tema di reato di falsa testimonianza, la causa di non punibilità prevista dall'art. 384 c.p., è applicabile anche quando il prossimo congiunto dell'imputato abbia operato la scelta di non avvalersi della facoltà di astenersi dal testimoniare,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15101 del 31 marzo 2003
«In tema di reati contro l'amministrazione della giustizia, l'esimente di cui all'art. 384, comma 1 c.p. (necessità di salvare sé medesimo o un prossimo congiunto da un grave ed inevitabile nocumento nella libertà e nell'onore), non può essere...»
-
Cassazione penale, sentenza n. 37812 del 4 ottobre 2003
«In tema di favoreggiamento, la persona che abbia denunziato la condotta di intralcio alle investigazioni dell'autorità non è legittimata a costituirsi parte civile nel procedimento, poichè non è titolare di un diritto soggettivo o di un interesse...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35381 del 23 ottobre 2006
«...a consentire l'utilizzo delle strutture pubbliche dell'amministrazione anche sotto il profilo della «spendita del nome» e a quantificare il costo dell'utilizzo medesimo da calcolare sulla percentuale del compenso da versare all'ente pubblico.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2806 del 25 gennaio 2007
«In tema di reati contro l'amministrazione della giustizia, l'esimente di cui all'art. 384, comma primo c.p. (necessità di salvare sé medesimo o un prossimo congiunto da un grave ed inevitabile nocumento nella libertà e nell'onore), non può essere...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3234 del 30 giugno 2017
«L'obbligo della P.A. di provvedere - ai sensi dell'art. 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificato dall'art. 7 della legge 18 giugno 2009, n. 69 - sussiste in tutte quelle fattispecie particolari nelle quali ragioni di giustizia e di...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1406 del 7 marzo 2013
«Nel caso di danno da ritardo della P.A., occorre verificare la sussistenza sia dei presupposti di carattere oggettivo (prova del danno e del suo ammontare, ingiustizia dello stesso, nesso causale), sia di quello di carattere soggettivo (dolo o...»
-
Corte di Giustizia dell'Unione Europea, sentenza n. 425 del 22 ottobre 2015
«La Corte di Giustizia ha esaminato il caso del mancato deposito, insieme all'offerta, dell'accettazione scritta degli impegni e delle dichiarazioni contenuti in un protocollo di legalità volto a contrastare le infiltrazioni della criminalità...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1690 del 11 aprile 2017
«Vanno rimesse alla Corte di Giustizia dell'Unione europea, ai sensi dell'alt. 267 TFUE, le seguenti due questioni pregiudiziali: 1) se gli artt. 2, comma 5, e 32 della direttiva 2004/18/UE e l'art. 33 della direttiva 2014/24/UE possano essere...»
-
Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 17 del 29 luglio 2013
«La questione di diritto riguardante l'attuale esistenza o meno - a seguito dell'entrata in vigore del testo unico sugli espropri - della regola secondo cui va intesa come abdicazione del diritto di proprietà la proposizione di una domanda...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3406 del 6 giugno 2011
«Considerato, quanto al diritto alla udienza pubblica, che la giurisprudenza ha affermato che "il principio della pubblicità del giudizio che si svolge innanzi ad organi giurisdizionali, pur costituendo un cardine dell'ordinamento democratico,...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 191 del 11 maggio 2006
«La previsione contenuta nell'art. 53 comma 1, il quale individua (anche) nei "comportamenti" della p.a. il fatto causativo del danno ingiusto, è costituzionalmente illegittima là dove la locuzione, prescindendo da ogni qualificazione di tali...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1672 del 18 marzo 2011
«Anche in sede di giustizia amministrativa può essere dedotta la sussistenza di danni c.d. esistenziali, che vanno ricondotti nell'alveo dei danni non patrimoniali, la cui risarcibilità è subordinata a precise condizioni, rappresentate...»