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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4597 del 2 agosto 1984
«Qualora l'opposizione a decreto ingiuntivo sia accolta solo in parte — come avviene allorché l'accoglimento concerna soltanto l'elemento quantitativo della domanda originaria — pur essendo il titolo esecutivo costituito esclusivamente dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 480 del 19 gennaio 1984
«Nel rito del lavoro, l'udienza eventualmente disposta dal pretore, dopo la discussione della causa, «per la lettura della sentenza» costituisce una ulteriore udienza di discussione, la quale, benché irregolarmente fissata, non vulnera il principio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5385 del 23 ottobre 1984
«Qualora la cassazione con rinvio venga disposta con assegnazione della causa ad altra sezione dell'ufficio giudiziario che emise la sentenza annullata, come consentito dall'art. 383 c.p.c., la circostanza che la pronuncia in sede di rinvio venga...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5569 del 3 novembre 1984
«Qualora nella relazione di notificazione della sentenza, stilata sulla copia dell'atto consegnata al destinatario, manchi la indicazione della data, e questa non sia altrimenti ricavabile dal contenuto dell'atto, si verifica una nullità insanabile...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5585 del 5 novembre 1984
«Il principio fissato dall'art. 390 c.p.c., secondo il quale la rinuncia al ricorso ordinario per cassazione opera anche se non accettata dalla controparte, implicando essa il passaggio in giudicato della sentenza impugnata e quindi il venir meno...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5990 del 22 novembre 1984
«Il requisito della decisività dei nuovi documenti rinvenuti dopo la sentenza, richiesto per l'impugnazione per revocazione a norma dell'art. 395 n. 3 c.p.c., implica l'idoneità di tali documenti a provocare una decisione diversa, mediante la prova...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6069 del 23 novembre 1984
«Qualora il pretore, adito a norma dell'art. 700 c.p.c., oltre ad adottare provvedimenti cautelari e provvisori, definisca la questione di competenza, la relativa pronuncia, indipendentemente dalla forma, assume natura sostanziale di sentenza sulla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6658 del 21 dicembre 1984
«La correzione di un errore materiale della sentenza di primo grado, dopo la proposizione del gravame, spetta al giudice di secondo grado, e deve precedere l'esame dell'impugnazione. L'esercizio del relativo potere, peraltro, postula l'istanza di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 80 del 6 gennaio 1984
«Qualora l'imputato, in relazione al medesimo accadimento, dei delitti di lesioni colpose in danno di alcuni soggetti e di omicidio colposo in danno di altri (in concorso formale tra loro) — prosciolto dal reato di lesioni per amnistia e condannato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1176 del 12 febbraio 1985
«La mancata assunzione di prove testimoniali precedentemente ammesse e poi ritenute superate da altre risultanze probatorie non comporta alcuna nullità della sentenza, atteso che la riduzione, ex art. 245 c.p.c., delle liste testimoniali...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1183 del 12 febbraio 1985
«L'oggetto del negozio transattivo va identificato non in relazione alle espressioni letterali usate dalle parti, non essendo necessaria una puntuale specificazione delle contrapposte pretese, bensì in relazione all'oggettiva situazione di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1207 del 13 febbraio 1985
«Le questioni che insorgano per effetto di modificazioni della disciplina legislativa sono deducibili per la prima volta in sede di rinvio, non ostandovi il divieto di cui all'art. 394 c.p.c., solo quando le modificazioni medesime siano intervenute...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1368 del 18 febbraio 1985
«La nullità dell'atto di riassunzione della causa davanti al giudice di rinvio comporta che l'intero processo si estingue (art. 393 c.p.c.), e che tutte le spese processuali restano a carico delle parti che le hanno anticipate (art. 310, ultimo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 157 del 19 gennaio 1985
«Il «principio di diritto», al quale il giudice di rinvio deve attenersi a norma del primo comma dell'art. 384 c.p.c., è costituito dalla nozione di ordine giuridico che la Corte Suprema incorpora nella sua sentenza come presupposto della sua...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1640 del 26 febbraio 1985
«Nell'ipotesi in cui avverso una sentenza di merito, già impugnata con ricorso principale per cassazione, sia stato successivamente proposto da un'altra parte in causa un ulteriore ricorso presentato come autonomo, anziché come incidentale, senza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1845 del 6 marzo 1985
«La riproposizione del ricorso principale, non ancora dichiarato dal giudice inammissibile o improcedibile, avverso la sentenza che non sia stata mai notificata, è soggetta al termine breve decorrente dalla data della notificazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 193 del 9 marzo 1985
«Nel nuovo rito del lavoro, la struttura e la funzione del procedimento interinale di cui all'art. 423 c.p.c. (ordinanze per il pagamento di somme) importano che, quando l'ordinanza contenga la specificazione non solo dell'importo da pagare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2273 del 3 aprile 1985
«La sentenza emessa da un pretore diverso da quello davanti al quale si sia svolta l'udienza di discussione di cui all'art. 62 disp. att. c.p.c. con l'assegnazione della causa a sentenza, ovvero emessa, nel nuovo processo del lavoro, da un pretore...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2444 del 12 aprile 1985
«L'essersi la parte convenuta «rimessa alla giustizia» non implica preventiva acquiescenza ad una sentenza qualunque essa sia e non preclude quindi alla stessa parte di gravarsi avverso una decisione che poi le risulti soggettivamente ingiusta; né...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2488 del 15 aprile 1985
«Il ricorso avverso una sentenza della Corte di cassazione è inammissibile, tanto se sia da qualificarsi come impugnazione, essendo un siffatto rimedio estraneo all'ordinamento processuale, quanto se debba essere inteso come quaerela nullitatis...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2755 del 27 aprile 1985
«Nelle controversie soggette al nuovo rito del lavoro, il divieto per il convenuto, ai sensi dell'art. 416, secondo comma, c.p.c., di proporre nel corso del giudizio eccezioni (nella specie, di prescrizione) non sollevate con la memoria prevista da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 291 del 23 gennaio 1985
«Nell'espropriazione forzata immobiliare, dopo che sia stata disposta la vendita con incanto e sia avvenuta l'aggiudicazione definitiva, il provvedimento con il quale il giudice dell'esecuzione dichiari la decadenza dell'aggiudicatario, per non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2918 del 10 maggio 1985
«Qualora l'opposizione di terzo, a norma dell'art. 404 c.p.c., venga proposta da chi deduca la qualità di litisconsorte necessario pretermesso nel procedimento conclusosi con la sentenza opposta, l'accertamento del fondamento di detta deduzione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3236 del 28 maggio 1985
«Qualora il petitum della domanda attrice sia fondato su un duplice ordine di ragioni giuridiche, collegate a presupposti antitetici e formulate in via alternativa o subordinata, la sentenza del giudice del merito, la quale, dopo aver aderito alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 335 del 24 gennaio 1985
«Nel nuovo rito del lavoro, qualora la copia dell'atto di appello consegnata all'appellato in sede di notificazione manchi, in tutto o in parte, dell'indicazione di essenziali ragioni esposte a sostegno del gravame, contenuta invece nell'originale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3670 del 18 giugno 1985
«Nei giudizi davanti al pretore l'art. 314 c.p.c. (e – analogamente – l'art. 416 c.p.c. nei giudizi davanti al pretore in funzione di giudice del lavoro) prescrive che le parti devono dichiarare la residenza o eleggere domicilio nel territorio...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4262 del 19 luglio 1985
«Il giudicato formatosi su una pronuncia di merito si estende ai necessari presupposti della pronuncia medesima, ivi inclusa quella qualificazione del rapporto, su cui si fonda la domanda, da giustificare la competenza giurisdizionale del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4795 del 4 ottobre 1985
«Il provvedimento con il quale il pretore – adito con procedimento di convalida di sfratto per morosità (art. 658 c.p.c.) – dichiari l'estinzione del giudizio per avere l'intimato sanata la morosità, senza disporre in presenza della domanda di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4931 del 10 ottobre 1985
«È inammissibile il motivo di ricorso per cassazione che si risolva nella proposizione, o riproposizione, di questioni di legittimità costituzionale, od in critiche alla sentenza del giudice del merito circa la ritenuta irrilevanza di dette...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5118 del 17 ottobre 1985
«L'appellato totalmente vittorioso è soggetto all'onere della esplicita riproposizione in secondo grado, entro l'udienza di precisazione delle conclusioni, ai sensi ed agli effetti dell'art. 346 c.p.c., delle eccezioni respinte dal primo giudice,...»