-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8470 del 29 luglio 1994
«L'estinzione del reato per prescrizione deve essere dichiarata anche nell'ipotesi in cui il relativo termine sia maturato nel periodo intercorrente tra l'emissione del decreto di citazione e la notifica all'imputato: il decreto di citazione a...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1076 del 1 febbraio 1995
«Poiché le armi giocattolo non espellono proiettili di alcuna specie, provocando soltanto il rumore conseguente all'esplosione delle cartucce a salve e una trascurabile emissione di gas e di fumo dovuti alla combustione della polvere pirica, l'uso...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1770 del 10 maggio 1995
«In tema di partecipazione ad associazione di stampo mafioso l'indicazione generica di un soggetto quale «avvicinato» e l'indicazione del coinvolgimento in diversi omicidi proveniente da più collaboratori di giustizia, senza l'indicazione di nessun...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3052 del 22 marzo 1995
«Ai fini della configurabilità del delitto di corruzione propria previsto dall'art. 319 c.p. sono da considerare atti contrari ai doveri di ufficio sia quelli illeciti o illegittimi che siano cioè vietati da norme imperative o che si pongano in...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3477 del 6 novembre 1995
«In tema di ordinanza applicativa di misura cautelare l'art. 9 della L. 8 agosto 1995, n. 332 ha dettato una norma sostitutiva dell'art. 292 c.p.p., ponendo elementi integrativi dell'ordinanza cautelare, tra cui anche la valutazione degli elementi...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5449 del 12 maggio 1995
«In caso di richiesta del decreto penale di condanna per violazione dell'art. 665 comma terzo, c.p. per un fatto materiale inquadrabile anche sotto altra fattispecie delittuosa non depenalizzata dall'art. 13 del D.L.vo 13 luglio 1994 n. 480, il Gip...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2201 del 15 ottobre 1996
«In materia di riesame dei provvedimenti cautelari, l'autorità giudiziaria procedente deve trasmettere al tribunale del riesame tutti gli atti a suo tempo trasmessi con la richiesta di emissione della misura e non gli è consentito fare alcuna...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3331 del 5 agosto 1996
«Qualora nei confronti di un soggetto vengano emesse in momenti diversi due ordinanze di custodia cautelare in carcere, l'una per il reato di partecipazione ad associazione per delinquere di tipo mafioso consumato fino a una determinata data e...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3900 del 25 luglio 1996
«L'eventuale nullità dell'interrogatorio per mancato avviso al difensore non costituisce vizio genetico dell'ordinanza di custodia cautelare rimovibile con il rimedio del riesame, ma può condizionare, invece, l'efficacia della misura ai sensi...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6155 del 16 febbraio 1996
«In tema di riesame dei provvedimenti applicativi di una misura cautelare, la mancata trasmissione al tribunale della libertà di uno o più atti tra quelli trasmessi al Gip con la richiesta di emissione della misura non determina automaticamente...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1281 del 19 aprile 1997
«In materia di riesame delle misure cautelari, con riferimento all'obbligo di trasmissione degli atti (art. 309 quinto comma), deve ritenersi che al P.M. o al Gip non spetti nessun potere di selezione degli atti al fine di giustificare tagli...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1663 del 31 maggio 1997
«Una volta ritenuta la continuazione tra più reati, il trattamento sanzionatorio originariamente previsto per i reati satelliti non esplica più alcuna efficacia, dovendosi solo aumentare la pena prevista per la violazione più grave, senza che...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2025 del 29 luglio 1997
«La perdita di efficacia della misura conseguente all'omessa trasmissione nel termine di cinque giorni degli atti al tribunale del riesame secondo quanto previsto dal quinto comma dell'art. 309 c.p.p., è riferibile esclusivamente agli atti inviati...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2561 del 27 settembre 1997
«Sono inutilizzabili, anche a fini cautelari, quegli elementi di prova che siano riferiti nella richiesta di emissione della misura in quanto alla personale conoscenza del pubblico ministero, ma non risultino da atti assunti o acquisiti al...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3085 del 26 giugno 1997
«Il giudice dell'esecuzione, in sede di applicazione del reato continuato, non può infliggere una pena di specie diversa da quella inflitta dal giudice della cognizione, neanche se quest'ultima sia parzialmente o totalmente derivante da...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3908 del 28 aprile 1997
«Le due ipotesi dell'art. 659 c.p. costituiscono distinti titoli di reato, con conseguente ammissibilità del concorso formale tra le due norme. In particolare, l'abuso previsto dal secondo comma è solo quello costituito da una violazione delle...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4199 del 8 settembre 1997
«Poiché l'art. 10, comma secondo, della legge n. 447 del 1995 (c.d. legge quadro sull'inquinamento acustico) punisce con sanzione amministrativa «chiunque, nell'esercizio o nell'impiego di una sorgente fissa o mobile di emissione sonore, supera i...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6448 del 11 dicembre 1997
«Non dà luogo ad incompatibilità, ai sensi dell'art. 34 c.p.p., il fatto che il giudice del dibattimento, in forza della c.d. «competenza accessoria», abbia, nella fase degli atti preliminari al giudizio apertasi con l'emissione del decreto di cui...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1544 del 2 giugno 1998
«In tema di delitto di associazione mafiosa strettamente connesso con l'attività politica e/o con l'utilizzazione di cariche amministrative di vertice o, comunque, di rilievo in enti pubblici, il giudice, ai fini della emissione di una misura...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3053 del 9 giugno 1998
«L'ordinanza di sospensione dei termini di durata della custodia cautelare, di cui all'art. 304 c.p.p., può intervenire durante tutta la fase del giudizio e quindi può essere pronunciata pure nel corso del dibattimento per difficoltà ed ostacoli —...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6767 del 21 gennaio 1998
«L'omessa motivazione del provvedimento con il quale il P.M. disponga l'acquisizione del tabulato relativo al traffico telefonico di un telefono cellulare non determina l'inutilizzabilità del tabulato stesso a fini probatori, poiché...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3219 del 15 giugno 1999
«L'inutilizzabilità, anche nei confronti dei terzi, delle dichiarazioni indizianti rese da persona che sin dall'inizio, avrebbe dovuto essere sentita come indagata, vale anche nella fase delle indagini preliminari, ai fini dell'emissione delle...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 3409 del 27 gennaio 1999
«La richiesta del P.M. di emissione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere al Gip è atto che necessariamente deve essere trasmesso al giudice del riesame, essendo tale richiesta il presupposto della misura cautelare ex art. 291 c.p.p., in...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4689 del 13 settembre 1999
«Nel procedimento di riesame è legittima l'acquisizione di dichiarazioni sfavorevoli all'indagato, raccolte dopo l'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare, il cui verbale, pervenuto al tribunale prima dell'udienza, sia rimasto a disposizione...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 111 del 3 marzo 2000
«In tema di chiusura della fase delle indagini preliminari, il Gip cui sia stata richiesta la emissione del decreto di archiviazione, o provvede in conformità, ovvero restituisce gli atti al P.M. per la formulazione della imputazione, costituisce...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 174 del 4 marzo 2000
«Il conflitto che insorga tra giudice del dibattimento e giudice delle indagini preliminari rientra nell'ipotesi di cui al primo comma dell'art. 28 c.p.p. e non in quella prevista dal secondo comma dello stesso articolo, poiché il principio della...»
-
Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 4286 del 24 agosto 2000
«La mancata trasmissione al tribunale del riesame di uno o più atti tra quelli a suo tempo trasmessi al giudice con la richiesta di emissione dell'ordinanza applicativa di misura cautelare non determina automaticamente alcuna nullità processuale e...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28435 del 12 luglio 2001
«La norma di cui all'art. 26, comma 5, della legge 1 marzo 2001 n. 63, in base alla quale in materia di valutazione della prova, nel giudizio di legittimità, si applicano le norme vigenti al momento della decisione, deve ritenersi applicabile non...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2946 del 10 gennaio 2001
«In tema di riesame dei provvedimenti coercitivi, «gli elementi su cui la richiesta si fonda» (che, secondo la formulazione dell'art. 291 comma 1 c.p.p., devono essere posti alla base della richiesta del pubblico ministero ai fini della emissione...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4150 del 1 febbraio 2001
«In tema di riesame delle ordinanze che dispongono misure coercitive, compete al pubblico ministero la valutazione in ordine alla natura di dato favorevole all'indagato degli elementi eventualmente sopravvenuti che, ai sensi del quinto comma...»