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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8742 del 8 luglio 1999
«Essa è immediatamente cogente perché, assicurando la libertà giuridica di manifestazione del pensiero del parlamentare, esplicitamente impone ai titolari degli atti poteri dello Stato di adeguarsi al principio ed impedisce loro di emanare ed...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17060 del 27 aprile 2001
«In tema di ingiuria, l'applicazione della esimente di cui all'art. 599 c.p. è condizionata alla sola reciprocità delle offese e non anche alla loro punibilità, atteso che, il comportamento dell'agente viene scriminato in ragione dello stato di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 17654 del 19 luglio 2013
«In sede di ottemperanza, non possono avere ingresso questioni attinenti al difetto di giurisdizione del giudice amministrativo che ha emesso la decisione sulla cui esecuzione si controverte, non rilevando in senso contrario l'art. 37 c.p.c., che,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 24153 del 25 ottobre 2013
«In presenza di una clausola compromissoria di arbitrato estero, l'eccezione di compromesso, attesa la natura giurisdizionale e sostitutiva della funzione del giudice ordinario da attribuirsi all'arbitrato rituale in conseguenza delle disciplina...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15204 del 3 luglio 2006
«È ammissibile il regolamento preventivo di giurisdizione diretto ad individuare, a seguito della proposizione di analoghe impugnazioni dinanzi alla corte d'appello e al Consiglio di Stato, quale sia il giudice, ordinario o amministrativo, cui è...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6530 del 10 febbraio 1981
«La questione del difetto di giurisdizione degli arbitri, per essere la domanda devoluta alla cognizione del giudice amministrativo, non è proponibile con istanza di regolamento preventivo di giurisdizione, né in corso di giudizio arbitrale, atteso...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 274 del 28 aprile 1999
«Nell'ambito del sistema delineato dall'art. 21 della Convenzione di Bruxelles del 27 settembre 1968 ratificata in Italia con legge 21 giugno 1971, n. 804, come modificato dall'art. 8 della Convenzione di San Sebastian, mirante ad evitare la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16274 del 31 luglio 2015
«In tema di rappresentanza processuale, il potere rappresentativo, con la correlativa facoltà di nomina dei difensori e conferimento di procura alla lite, può essere riconosciuto soltanto a colui che sia investito di potere rappresentativo di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 5343 del 18 marzo 2015
«Il difetto di legittimazione processuale della persona fisica, che agisca in giudizio in rappresentanza di un ente, può essere sanato, in qualunque stato e grado del giudizio (e, dunque, anche in appello), con efficacia retroattiva e con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10993 del 14 maggio 2007
«La domanda ex art. 96, secondo comma, c.p.c., in relazione a provvedimenti cautelari adottati nel corso del giudizio di primo grado deve essere proposta in detto grado di giudizio, dovendosi al fine della valutazione della tempestività della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11250 del 21 maggio 2014
«In caso di morte del chiamato in causa "iussu iudicis" ex art. 107 cod. proc. civ. nel giudizio di primo grado, la relativa legittimazione processuale attiva e passiva si trasmette agli eredi, i quali vengono a trovarsi nella posizione di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13868 del 24 settembre 2002
«In tema di forme di notificazione autorizzate dal giudice, l'art. 151 c.p.c, applicabile, data la sua formulazione, anche alla notificazione degli atti di parte, lascia al giudice un'ampia libertà di apprezzamento in ordine alla individuazione dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5660 del 20 marzo 2015
«L'omessa indicazione, nell'intestazione della sentenza, del nome di una delle parti determina la nullità della sentenza stessa solo in quanto riveli che il contraddittorio non si è regolarmente costituito a norma dell'art. 101 cod. proc. civ., o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14788 del 15 novembre 2000
«Non ricorre un'ipotesi di insanabile contrasto tra motivazione e dispositivo — e pertanto non si ha nullità della sentenza — nel caso in cui il giudice di secondo grado, rilevata una nullità che non dà luogo a rimessione al primo giudice e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17023 del 12 novembre 2003
«La declaratoria di nullità della citazione — nullità che si produce, ex art. 164, comma 4 c.p.c., solo quando il petitum sia stato del tutto omesso o sia assolutamente incerto — postula una valutazione da compiersi caso per caso, nel rispetto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22099 del 26 settembre 2013
«La legittimazione "ad processum", riguardando un presupposto della regolare costituzione del rapporto processuale, è questione esaminabile anche d'ufficio, come dimostra la previsione dell'art. 182, secondo comma, c.p.c., in ogni stato e grado del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2435 del 21 marzo 1996
«Il principio, consacrato dall'art. 182 c.p.c., secondo cui al difetto di legittimazione processuale può ovviarsi in ogni stato e grado del processo, non può trovare applicazione ove si sia già verificata una decadenza; quando, cioè il giudice di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6333 del 18 luglio 1987
«Né gli effetti esecutivi attribuiti al verbale di conciliazione dall'art. 185, ult. comma, c.p.c. possono sotto alcun riflesso paragonarsi a quelli di una sentenza passata in giudicato, dovendosi, invece, assimilare a quelli di un titolo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 839 del 28 gennaio 1998
«La rimessione della causa al collegio da parte del giudice istruttore costituisce limite temporale entro il quale la parte ha facoltà di produrre nuovi documenti (art. 185 c.p.c. e 87 att. c.p.c.), con la conseguenza che i documenti prodotti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16887 del 5 luglio 2013
«Pertanto, deve escludersi che la giurisdizione possa spettare al Consiglio di Stato, inteso quale giudice non solo dell'appello contro la pronuncia del giudice amministrativo di primo grado, ma anche dell'impugnazione del lodo arbitrale ad esso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25258 del 8 novembre 2013
«Il mezzo di impugnazione del lodo arbitrale deve essere individuato in base alla natura dell'atto concretamente posto in essere dagli arbitri e non dell'arbitrato come previsto dalle parti, per cui, se è stato pronunciato un lodo irrituale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3990 del 23 febbraio 2006
«In tema di consulenza tecnica di ufficio, il giudice può affidare al consulente non solo l'incarico di valutare i fatti accertati o dati per esistenti (consulente deducente), ma anche quello di accertare i fatti stessi (consulente percipiente), e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8705 del 29 aprile 2015
«Nel giudizio pendente tra privati per il rilascio di un'area oggetto di un contratto di locazione, il convenuto non è legittimato ad eccepire la demanialità dell'area stessa, trattandosi di eccezione "de iure tertii", a meno che non alleghi un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18578 del 21 settembre 2015
«È inammissibile, per difetto di interesse, il motivo di ricorso in cassazione avverso la sentenza di appello che abbia omesso di dichiarare la nullità della sentenza di primo grado, qualora il vizio di questa, laddove esistente, non avrebbe...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 27343 del 28 febbraio 2013
«Le regole sulla competenza derivante dalla connessione di procedimenti non sono subordinate alla pendenza dei procedimenti nello stesso stato e grado, essendo anche quello basato sulla connessione un criterio originario e autonomo di attribuzione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44419 del 3 novembre 2015
«In tema di giudizio abbreviato, il difensore, a norma degli artt. 233 e 121 cod. proc. pen., può depositare memorie ed allegare consulenze tecniche di parte in ogni stato e grado del procedimento, anche se vi è già stata l'ammissione del rito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8339 del 24 febbraio 2015
«La disciplina sul patrocinio a spese dello Stato trova applicazione anche nel procedimento incidentale di riesame di una misura cautelare, giacché l'art. 75, comma primo, d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, prevede la validità dell'ammissione del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3046 del 11 marzo 1998
«L'ambito di operatività della previsione di cui all'art. 129 c.p.p. è distinto da quello dell'art. 425 c.p.p., rispondendo esse a differenti esigenze processuali: se il Gip, sulla richiesta di rinvio a giudizio del P.M., ravvisa la evidente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4713 del 20 maggio 1997
«Nel patteggiamento, qualora sopravvenga l'estinzione di uno dei reati oggetto dell'accordo, questa deve essere dichiarata, in quanto l'art. 129 c.p.p. integra un principio generale di libertà, applicabile in ogni stato e grado del processo. Né è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11712 del 12 novembre 1998
«L'art. 129 c.p.p., nel prevedere l'obbligo della declaratoria di non punibilità, nei casi in esso contemplati, in ogni stato e grado del processo, nulla dispone in ordine al rito da seguire per la pronuncia di detta declaratoria, di guisa che il...»