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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10028 del 9 ottobre 1998
«Quando, invece, il giudice dell'esecuzione si limita ad adottare i provvedimenti in cui il processo esecutivo si articola, ancorché in ipotesi sia stato sollecitato a pronunziarsi sulla mancanza del diritto della parte istante a procedere ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19960 del 30 agosto 2013
«Ne consegue che, ove il debitore, a fronte della prosecuzione dell'esecuzione, proponga opposizione - qualificata dal giudice ex art. 615 c.p.c. con statuizione passata in cosa giudicata interna - la Suprema Corte, successivamente investita del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15463 del 11 giugno 2008
«In caso di erronea proposizione dell'opposizione all'esecuzione e/o agli atti esecutivi, la relativa sentenza che si pronunci sul merito implicitamente esclude che il rimedio da praticare sia quello del reclamo e quindi, a seguito di ricorso per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13354 del 19 luglio 2004
«Qualora in sede di incanto non siano presenti il creditore procedente nè i creditori muniti di titolo esecutivo non si applica l'art. 631 c.p.c., che prevede il rinvio dell'udienza da parte del giudice dell'esecuzione se nessuna delle parti si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1109 del 24 gennaio 2003
«In materia di disciplina delle spese nel caso di estinzione del processo esecutivo, l'art. 632, primo comma, c.p.c., nel testo introdotto dall'art. 12, legge n. 302 del 1998, nella parte in cui prevede che il giudice dell'esecuzione, con...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16390 del 27 luglio 2011
«Ne consegue che, in caso di decreto ingiuntivo emesso nei confronti di un'Ambasciata straniera in relazione a crediti di lavoro, la questione di giurisdizione può essere validamente eccepita o rilevata solo in sede di opposizione a decreto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1420 del 30 maggio 1966
«La corte di cassazione deve annullare senza rinvio la sentenza di secondo grado, che — invece di dichiarare la nullità del giudizio di opposizione, perché il ricorso per ingiunzione era stato sottoscritto da un procuratore legale esercente extra...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16455 del 20 agosto 2004
«Tale obbligo di motivazione, come non impone al giudice l'esplicazione delle ragioni che hanno determinato l'accoglimento del ricorso, venendo di regola soddisfatto con rinvio ai motivi addotti dal ricorrente, che vengono portati a conoscenza del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8043 del 22 maggio 2003
«Ne consegue che la parte opponente che abbia visto accogliere l'opposizione e revocare il decreto senza, peraltro, che il primo giudice abbia emesso il conseguente provvedimento restitutorio, ha l'onere non già di gravare in via incidentale la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2707 del 3 aprile 1990
«Detta improcedibilità dell'opposizione, con la conseguente efficacia di giudicato (interno) acquistata dal decreto ingiuntivo, deve essere rilevata in via pregiudiziale rispetto ad ogni altra questione, compresa quella relativa alla competenza del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10169 del 17 ottobre 1997
«La pronuncia di nullità del ricorso per decreto ingiuntivo (nonché del decreto stesso), una volta instauratosi il contraddittorio con la opposizione e la costituzione in giudizio degli opponenti (formalmente attori, ma sostanzialmente convenuti),...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17371 del 17 novembre 2003
«Pertanto, nel caso di opposizione a decreto ingiuntivo avente ad oggetto il pagamento di forniture, spetta a chi fa valere tale diritto fornire la prova del fatto costitutivo, non potendo la fattura e l'estratto delle scritture contabili, già...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13272 del 16 luglio 2004
«Pertanto, poiché nel giudizio secondo equità dinanzi al giudice di pace trovano applicazione, oltre alle norme costituzionali, comunitarie e ai principi generali dell'ordinamento che siano espressione di norme costituzionali, anche le disposizioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7871 del 6 aprile 2011
«In tema di opposizione a decreto ingiuntivo, dopo l'estinzione del procedimento per mancata riassunzione in sede di rinvio disposto dalla Corte di cassazione a seguito di un pregresso accoglimento di merito dell'opposizione stessa, il diritto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20670 del 25 ottobre 2005
«Ne deriva che, perché sia configurabile una violazione del principio del contraddittorio in conseguenza della produzione documentale effettuata all'udienza nella quale il giudice si è riservato di provvedere sull'espulsione, è necessario che la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40823 del 20 ottobre 2004
«Allorché, nelle more tra la pronuncia della sentenza di condanna oggetto di ricorso per cassazione e la trattazione di quest'ultimo, sia intervenuta una modificazione legislativa che abbia condotto alla parziale abolizione del reato al quale la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2 del 21 aprile 1989
«...si. Resta preclusa la possibilità di emettere atti che comportino una coazione nei confronti dell'estradando o di disporre il rinvio a giudizio dell'incolpato. Ma, al fine di impedire la prescrizione il giudice può emettere tutti gli atti di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8133 del 25 luglio 1991
«Per il riconoscimento della circostanza attenuante della provocazione, ai fini di stabilire l'adeguatezza tra reazione e fatto ingiusto altrui, il giudice non può limitarsi a valutare soltanto l'ultimo episodio aggressivo a cui l'agente ha...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15499 del 1 aprile 2004
«Allorché sia riconosciuta la continuazione tra più delitti alcuni dei quali punibili con l'ergastolo, una volta individuato l'ergastolo come pena base per la violazione ritenuta più grave, non è consentito infliggere, per quelle ritenute meno...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 43988 del 28 ottobre 2013
«In tema di colpa professionale, per l'affermazione della responsabilità penale del singolo sanitario operante in equipe chirurgica, è necessario non solo accertare la valenza con-causale del suo concreto comportamento attivo o omissivo al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15853 del 8 maggio 2006
«È onere dell'imputato farsi carico di indicare al giudice elementi e circostanze tendenti a dimostrare la tardività della querela. (Fattispecie nella quale la Corte ha annullato con rinvio la sentenza in quanto, a fronte dell'allegazione da parte...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9575 del 8 novembre 1996
«Pertanto l'imputato, tratto a giudizio per rispondere di un reato punibile con pena — solo o anche — pecuniaria, deve svolgere ogni difesa anche in relazione al possibile aumento fino al triplo del massimo della pena edittale, mentre alla accusa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10966 del 22 marzo 2010
«L'aggiornamento del criterio di ragguaglio fra pena pecuniaria e pena detentiva di cui all'art. 135 c.p. per effetto dell'art. 3, comma sessantaduesimo, della L. 15 luglio 2009, n. 94, incidendo sul limite previsto per la sospensione condizionale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20403 del 31 maggio 2005
«Ne consegue, qualora venga accolto l'appello dell'imputato, relativamente a circostanze o a reati concorrenti, la conseguente obbligatoria diminuzione della pena complessiva comporta che la riduzione dell'entità di uno degli elementi costitutivi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1504 del 30 maggio 1994
«Il primo comma, n. 3 dell'art. 146 c.p., come modificato dall'art. 2, D.L. 14 maggio 1993, n. 139, convertito dalla L. 14 luglio 1993, n. 222, prevede un'ipotesi di rinvio obbligatorio dell'esecuzione della pena allorché il condannato sia affetto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1802 del 30 maggio 1994
«A seguito della sentenza costituzionale n. 146 del 1975, che ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 148 c.p., nella parte in cui prevede il giudice, nel disporre il ricovero del condannato in un ospedale psichiatrico giudiziario, ordini la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 46088 del 30 ottobre 2008
«Nel procedimento davanti al giudice di pace instaurato a seguito di citazione disposta dal PM, ex art. 20 D.Lgs. n. 274 del 2000, la mancata comparizione del querelante - pur previamente avvisato che la sua assenza sarebbe stata ritenuta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38078 del 19 ottobre 2005
«In tema di sospensione e interruzione della prescrizione, l'estensione dell'effetto al reato connesso si produce a condizione che la causa della interruzione o sospensione del termine si sia verificata dopo la riunione dei procedimenti. (Nella...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11290 del 9 dicembre 1993
«Ma tali obiettivi criminosi, secondo il significato letterale della norma, risultano prospettati alternativamente, sicché è sufficiente, ai fini della consumazione del delitto, un fatto diretto a realizzarne uno, con esclusione degli altri. (Sulla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42790 del 20 novembre 2007
«Per integrare il reato di esercizio abusivo della professione, è sufficiente il compimento anche di un solo atto tipico o proprio della professione. (In applicazione di tale principio, la Corte ha annullato con rinvio la sentenza con la quale — in...»