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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1774 del 26 gennaio 2011
«In tema di rapporti di lavoro alle dipendenze di Stati esteri, l'esenzione dello Stato straniero dalla giurisdizione nazionale viene meno non solo nel caso di controversie relative a rapporti lavorativi aventi per oggetto l'esecuzione di attività...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 19601 del 17 luglio 2008
«Appartiene alla giurisdizione ordinaria l'azione di accertamento sull'esistenza di crediti nei confronti di uno Stato straniero ex art. 548 e 549 c.p.c., non assumendo rilevanza, in detta sede, la questione se il credito sia destinato ad attività...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 8189 del 23 maggio 2012
«Qualora la parte, convenuta in giudizio per l'adempimento di un contratto, eccepisca l'incompetenza territoriale del giudice adito, affermando che il contratto in contestazione non si è concluso ovvero è nullo, e che, ammesso che si sia concluso,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10943 del 11 maggio 2006
«In tema di litispendenza, nel caso in cui la stessa causa, in ragione di un'incertezza dell'indicazione dell'ufficio giudiziario adìto nella citazione e, quindi, della sua nullità, venga iscritta a ruolo avanti a due giudici diversi,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17037 del 20 luglio 2010
«Sussiste litispendenza, e non continenza né connessione, tra una opposizione a precetto, proposta ai sensi dell'art. 615, comma primo, c.p.c., ed un'opposizione all'esecuzione, successivamente proposta ai sensi dell'art. 615, comma secondo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5273 del 9 aprile 2001
«Non è ravvisabile un rapporto di litispendenza fra causa di opposizione all'esecuzione e quella di opposizione agli atti esecutivi proposta dallo stesso debitore contro l'atto di precetto perché fra le due cause non esiste identità di petitum e di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16355 del 13 luglio 2010
«Qualora nei confronti della stessa parte siano proposte più domande, anche solo soggettivamente connesse, alcune rientranti nella competenza per valore del giudice di pace, altre in quella per materia del tribunale, l'organo giudiziario superiore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8061 del 31 marzo 2007
«Ai fini della legittimità dell'esecuzione forzata, è sufficiente che il titolo esecutivo sussista quando l'azione esecutiva è minacciata o iniziata e che la sua validità ed efficacia permangano durante tutto il corso della fase esecutiva, sino al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10252 del 15 luglio 2002
«Il custode di beni sottoposti a sequestro giudiziario, in quanto rappresentante di ufficio, nella sua qualità di ausiliario del giudice, di un patrimonio separato, costituente centro di imputazione di rapporti giuridici attivi e passivi, risponde...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6064 del 30 maggio 1995
«Con riguardo all'esecuzione mobiliare conseguente al sequestro conservativo di un autoveicolo, l'ordinanza di surroga del custode, la quale ha natura meramente conservativa, è sottratta ad ogni impugnazione (come, del resto, espressamente disposto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5352 del 2 giugno 1994
«Nell'azione esecutiva individuale, iniziata o proseguita durante il fallimento del debitore, da un istituto di credito fondiario, secondo le disposizioni eccezionali di cui al R.D. n. 646 del 1905 — ancora vigenti alla data dell'entrata in vigore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9688 del 24 settembre 1990
«In tema di sequestro conservativo mobiliare, la competenza a sostituire il custode spetta non al giudice dell'esecuzione bensì a quello che l'abbia autorizzato avendo lo stesso i poteri di vigilanza e controllo sull'attività del custode dei beni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6254 del 20 novembre 1982
«L'ordinanza del giudice dell'esecuzione di surroga del custode dei beni pignorati è sottratta ad ogni impugnazione, salvo il rimedio dell'opposizione agli atti esecutivi, allorché si contesti, non già l'opportunità del provvedimento, ma lo stesso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4464 del 21 agosto 1985
«Il divieto di comprare stabilito dall'art. 1471, n. 2 c.c. colpisce tutti coloro i quali, nell'esercizio di una pubblica funzione, prendono parte alla procedura relativa al trasferimento coattivo di un bene da un soggetto ad un altro soggetto e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8115 del 27 luglio 1999
«In un procedimento di esecuzione forzata degli obblighi di fare, il soggetto incaricato, dal giudice della esecuzione, del compimento di un'attività materiale (nella specie, la ricostruzione di parte di un immobile) rientra nell'ampia categoria...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16121 del 9 luglio 2009
«A tale competenza, tuttavia, è necessario derogare quando il giudice non possa, o non possa più, provvedere con sentenza sulla domanda di risarcimento, il che accade, in particolare, nei seguenti casi: A) quando le espressioni offensive siano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5061 del 5 marzo 2007
«Nel procedimento esecutivo l'onere delle spese non segue il principio della soccombenza, ma quello della soggezione del debitore all'esecuzione; nei procedimenti di opposizione all'esecuzione o agli atti esecutivi, strutturati come giudizi di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8634 del 29 maggio 2003
«In virtù della espressa previsione di cui all'art. 95 c.p.c. (secondo cui sono a carico di chi ha subito l'esecuzione le spese sostenute dal creditore procedente e da quelli intervenuti che partecipano utilmente alla distribuzione), il recupero...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10306 del 4 agosto 2000
«L'ordinanza con cui, a seguito della rinunzia agli atti ed alla conseguente estinzione del processo esecutivo, il giudice dell'esecuzione liquida le spese ai sensi del combinato disposto degli articoli 306 e 629 c.p.c., trattandosi di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4695 del 12 maggio 1999
«In caso di procedimento di espropriazione presso terzi conclusosi per effetto di dichiarazione negativa del terzo non contestata dal creditore esecutante, nessuna norma assicura a quest'ultimo il recupero delle spese processuali, dato che l'art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12873 del 30 maggio 2006
«L'ipotesi di rifiuto di riconoscimento ed esecuzione di lodo straniero prevista dall'art. 840, terzo comma, n. 2, c.p.c., consistente nell'impossibilità di far valere la propria difesa nel procedimento arbitrale, non è realizzata per il solo fatto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21894 del 21 ottobre 2011
«In tema di arbitrato, è inammissibile il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di rigetto del reclamo nei confronti del decreto di dichiarazione di esecutorietà del lodo, opposta nella specie con decreto di un giudice onorario del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 274 del 7 gennaio 2011
«La dichiarazione di efficacia nell'ordinamento dello Stato delle sentenze di nullità del matrimonio concordatario emesse da un Tribunale ecclesiastico è subordinata all'accertamento della sussistenza dei requisiti cui l'art. 797 c.p.c. condiziona...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10587 del 11 ottobre 1995
«Infatti nella procedura di vendita in questione, nella quale il notaio agisce come ufficiale designato per la vendita, è inapplicabile l'art. 586, mancando un giudice dell'esecuzione che possa pronunciare il decreto di trasferimento, e la fase del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3552 del 7 dicembre 1972
«Con l'opposizione al decreto ingiuntivo, che emette il pretore al termine o nel corso dell'esecuzione forzata degli obblighi di fare e di non fare (o dell'esecuzione dei provvedimenti immediati emessi nelle procedure nunciatorie e possessorie, o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10029 del 29 aprile 2006
«In tal caso l'estinzione del processo esecutivo deve esser fatta valere dalla parte proponendo al giudice dell'esecuzione la relativa eccezione, con la conseguenza che essendo tale istanza di parte un atto giudiziario che introduce una specifica...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2425 del 23 aprile 1981
«Per il combinato disposto degli artt. 678 e 543 c.p.c., ancorché quest'ultimo si riferisca genericamente alle cose, senza la specificazione della loro natura mobiliare, la forma del pignoramento e del sequestro conservativo presso terzi può essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28 del 11 gennaio 1988
«L'esecuzione delle misure cautelari, pur avvenendo nelle forme previste per l'esecuzione per consegna o rilascio (sequestro giudiziario) od in quelle previste per il pignoramento (sequestro conservativo), non trasforma i provvedimenti stessi in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8483 del 8 aprile 2013
«Il custode di beni sottoposti a sequestro giudiziario, in quanto rappresentante di ufficio, nella sua qualità di ausiliario del giudice, di un patrimonio separato, costituente centro di imputazione di rapporti giuridici attivi e passivi, risponde...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2672 del 19 aprile 1983
«Al fine di evitare l'inefficacia del sequestro, sancita dall'art. 675 c.p.c. ove esso non sia eseguito nel termine di trenta giorni dalla pronuncia, il sequestrante deve, nel termine suddetto, dare inizio all'esecuzione del sequestro, ma non...»