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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9631 del 25 settembre 1998
«Necessaria conseguenza della nullità dell'impugnazione e della sua estensione ex art. 159 c.p.c., è la nullità dell'intero procedimento e del provvedimento conclusivo ed il passaggio in giudicato della sentenza di primo grado ove nel frattempo sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12794 del 27 settembre 2000
«L'inammissibilità dell'appello proposto tardivamente può essere eccepita per la prima volta in sede di legittimità dalla parte interessata, ed è comunque rilevabile d'ufficio dalla Corte di cassazione quando la relativa questione non sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4601 del 11 aprile 2000
«L'inammissibilità dell'appello per tardivo deposito del relativo atto, siccome rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio, può essere eccepita anche in sede di legittimità e non è sanata dalla costituzione dell'appellato, in quanto la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11657 del 19 novembre 1998
«L'appello avverso una sentenza pronunciata all'esito di un giudizio celebrato, in primo grado, con rito ordinario è inammissibile, perché tardivo, se proposto con la forma prescritta per l'impugnazione delle sentenze pronunciate all'esito di rito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17474 del 9 agosto 2007
«Ne consegue che, ove nell'atto di appello manchi l'indicazione del giorno dell'udienza di comparizione, del giudice adito e del soggetto convenuto, la relativa nullità è sanata, con effetto sin dalla notificazione dello stesso atto di appello,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10590 del 25 giugno 2012
«Nei casi di intervento in appello, a norma dell'art. 344 c.p.c., da parte di chi prospetti che la situazione giuridica accertata o costituita dalla sentenza di primo grado possa pregiudicare un proprio autonomo diritto, legittimazione e merito si...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18560 del 20 agosto 2009
«L'interesse del terzo ad intervenire in appello, ai sensi dell'art. 344 c.p.c., va valutato non già "ex post", e cioè in base all'incidenza che la decisione impugnata può concretamente avere sulla posizione del terzo, ma "ex ante", e cioè con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12385 del 25 maggio 2006
«Ai sensi dell'art. 344 c.p.c. l'intervento in appello-precluso a chi non abbia partecipato al giudizio di primo grado, a meno che non sia successore a titolo particolare nel diritto controverso (art. 111 c.p.c.) — è limitato a coloro che sarebbero...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5071 del 25 maggio 1999
«Pertanto, la sentenza che dichiari cessato il diritto di godimento del fondo sorto dal contratto d'affitto è validamente pronunciata in contraddittorio anche di uno solo dei componenti del gruppo, ed è efficace nei confronti di tutti, senza che il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8500 del 27 agosto 1998
«Pertanto, a parte l'ipotesi riconducibile al comma 2 di questo articolo (intervento dell'avente causa o creditore di una delle parti, il quale deduca che la sentenza già emanata — unitamente a quella che deve essere resa dal giudice di secondo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12223 del 17 luglio 2012
«Deve, pertanto, qualificarsi come abnorme - e dunque nulla ed impugnabile per tale motivo - la sentenza con la quale il giudice d'appello, rilevata la mancanza del fascicolo d'ufficio di primo grado (il che dimostra una non adeguata custodia da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24437 del 23 novembre 2007
«L'acquisizione del fascicolo di ufficio di primo grado, ai sensi dell'art. 347 c.p.c., è affidata all'apprezzamento discrezionale del giudice dell'impugnazione, con la conseguenza che l'omessa acquisizione, cui non consegue un vizio del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10544 del 19 luglio 2002
«Nel caso in cui l'appellato si costituisca irritualmente, il giudice di appello non può prendere in considerazione, ai fini della decisione, la documentazione contenuta nel fascicolo depositato nel giudizio di appello; può invece prendere in esame...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6952 del 20 giugno 1995
«L'acquisizione del fascicolo d'ufficio di primo grado al processo d'appello, attuata, se del caso, con provvedimento di natura discrezionale, ha una funzione meramente sussidiaria sicché la mancata acquisizione non vizia né il procedimento di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4078 del 20 febbraio 2014
«Il principio di omnicomprensività della liquidazione del danno non patrimoniale alla persona comporta la valutazione complessiva dei pregiudizi subiti, con la conseguenza che il giudice d'appello, sollecitato a rivalutare l'adeguatezza della somma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24163 del 25 ottobre 2013
«Nell'ipotesi di appello contro sentenza non definitiva, il giudice del gravame deve limitare il proprio esame alla materia che ha formato oggetto della decisione di primo grado e non può estenderlo alle questioni e ai profili della causa per i...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10617 del 26 giugno 2012
«Sebbene sia consentito al giudice d'appello qualificare il contratto oggetto del giudizio in modo diverso rispetto a quanto ritenuto dal giudice di primo grado, tale attività gli è vietata se, per pervenire alla nuova qualificazione debba prendere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17013 del 20 luglio 2010
«In tema di poteri - doveri del giudice d'appello, quando dal complesso delle deduzioni e delle conclusioni contenute nell'atto di appello risulti la volontà di sottoporre l'intera controversia al giudice dell'impugnazione, questi è tenuto a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14622 del 23 giugno 2009
«In tema di azione di danni, poiché i "fatti" rilevanti per l'affermazione di responsabilità ex art. 2051 c.c. sono diversi da quelli necessari per proclamarla ex art. 2043 c.c., qualora il danneggiato soccombente in primo grado non si dolga in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10965 del 9 giugno 2004
«Poiché i poteri del giudice di appello vanno determinati con esclusivo riferimento alle iniziative delle parti, in assenza di impugnazione incidentale della parte parzialmente vittoriosa, la decisione del giudice d'appello non può essere più...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 1604 del 25 gennaio 2008
«In tema di impugnazioni, la sentenza d'appello, anche se confermativa, si sostituisce totalmente alla sentenza di primo grado, onde il giudice d'appello ben può in dispositivo confermare la decisione impugnata ed in motivazione enunciare, a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9161 del 16 aprile 2013
«L'effetto sostitutivo della sentenza d'appello, la quale confermi integralmente o riformi parzialmente la decisione di primo grado, comporta che, ove l'esecuzione non sia ancora iniziata, essa dovrà intraprendersi sulla base della pronuncia di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2955 del 7 febbraio 2013
«L'appello costituisce un mezzo di impugnazione che, attuando il principio del doppio grado di giudizio, si conclude con una sentenza destinata a sostituirsi a quella di primo grado - purché investa il merito del rapporto controverso - ad ogni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3248 del 5 marzo 2003
«Nell'ipotesi in cui il giudice dell'impugnazione, interpretata la sentenza impugnata, rigetti il proposto gravame confermando la suddetta sentenza siccome interpretata, nell'individuazione del contenuto precettivo di tale sentenza (anche ai fini...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1902 del 27 gennaio 2011
«Ne consegue che, proposto appello avverso un'ordinanza emessa ai sensi dell'art. 186 quater c.p.c. (nel testo anteriore alla modifica apportata dalla legge 28 dicembre 2005, n. 263), e dichiarato tale gravame inammissibile per non avere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17145 del 24 giugno 2008
«La procura per il ricorso per cassazione ha, ex art. 365 c.p.c., carattere necessariamente speciale, dovendo riguardare il particolare giudizio di legittimità sulla base di una specifica valutazione della sentenza da impugnare, per cui tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5021 del 8 maggio 1995
«È valida la riassunzione del processo sospeso, dopo la decisione sul regolamento di giurisdizione, che sia stata effettuata con comparsa ex art. 125 disp. att. c.p.c., atteso che tale forma di riassunzione è prevista dal primo comma del cit. art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4034 del 21 febbraio 2007
«Ne consegue che non ricorre mutatio ma semplice emendatio libelli allorché la modifica della domanda in appello rispetto alla domanda iniziale venga ad incidere sul petitum nel senso di adeguarlo, anche in ragione dei mutamenti di fatto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6431 del 23 marzo 2006
«Si configura domanda nuova — e, come tale, inammissibile in appello (con rilevabilità dell'inerente violazione del divieto anche d'ufficio in funzione dell'attuazione rigorosa del principio del doppio grado di giurisdizione) — quando gli elementi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13270 del 27 novembre 1999
«I diritti reali si identificano in base alla sola indicazione del loro contenuto (ossia il bene che ne forma l'oggetto) e non in base al titolo che ne costituisce la fonte, onde l'allegazione nel corso del giudizio di rivendicazione, sia in primo...»