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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16952 del 11 novembre 2003
«In tema di assicurazione della responsabilità civile, l'indagine diretta a stabile se, per «persona danneggiata» in relazione alla quale la polizza assicurativa fissi un determinato massimale, debba intendersi solo quella direttamente coinvolta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18091 del 12 settembre 2005
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, nel caso in cui, in pendenza del giudizio promosso dal danneggiato contro l'impresa assicuratrice, venga disposta la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15004 del 29 marzo 2004
«Ai fini della sussistenza della ipotesi criminosa dell'omicidio preterintenzionale, prevista dall'art. 584 c.p., è sufficiente che l'autore dell'aggressione abbia commesso atti diretti a percuotere o ledere e che esista un rapporto di causa ed...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5179 del 12 marzo 2004
«Il difetto di giurisdizione del giudice adito, attenendo all'ordine pubblico, può essere fatto valere da qualsiasi parte, e, quindi, anche dall'attore che a tale giudice si sia rivolto per errore, salva l'incidenza di tale condotta sulle spese;...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 22521 del 20 ottobre 2006
«A seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 204 del 2004 (applicabile anche ai giudizi in corso) - con la quale è stata dichiarata (anche) la parziale illegittimità costituzionale dell'art. 34 del D.L.vo 31 marzo 1998, n. 80 (nel testo...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 14383 del 29 maggio 2008
«L'abbandono tacito dell'eccezione di incompetenza può desumersi soltanto in presenza di condotte processuali inequivocabilmente incompatibili con la volontà di coltivarla. (Nella specie la S.C. ha ritenuto che la proposizione contemporaneamente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24758 del 25 novembre 2009
«Costituisce illecito disciplinare l'omesso esercizio della facoltà di astensione da parte del magistrato investito di funzioni di P.M. tutte le volte che si configurino, nel procedimento, situazioni obiettivamente suscettibili di far ipotizzare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11063 del 26 luglio 2002
«La cancellazione delle espressioni offensive e il risarcimento del danno previsti dall'art. 89 c.p.c. sono sanzioni diverse, distinte ed autonome: pertanto la prima, che non ha alcuna finalità risarcitoria, ma attua un fine preventivo, di polizia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5991 del 17 novembre 1979
«Il comportamento delle parti e dei difensori nel giudizio è disciplinato dalla legge (artt. 88, 89 c.p.c.) in quanto nell'interesse superiore della giustizia e in quello particolare dei contendenti, la lite giudiziaria deve svolgersi correttamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 874 del 25 gennaio 1995
«Nel caso in cui con il ricorso per cassazione, avverso sentenza che abbia pronunciato su impugnazione, ex artt. 828 e seguenti, c.p.c., di un lodo arbitrale, si metta in discussione la qualificabilità come rituale dell'arbitrato, la Corte Suprema...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22011 del 19 ottobre 2007
«In tema di declaratoria di esecutività della sentenza del tribunale ecclesiastico che abbia pronunciato la nullità del matrimonio concordatario per esclusione, da parte di un coniuge, di uno dei bona matrimoni (cioè il consenso al vincolo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3378 del 5 marzo 2012
«La declaratoria di esecutività della sentenza ecclesiastica dichiarativa della nullità del matrimonio concordatario per esclusione, da parte di uno solo dei coniugi, di uno dei "bona matrimonii", postula che la divergenza unilaterale tra volontà e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9534 del 22 aprile 2009
«Il dovere di osservare i principi informatori della materia, imposto al giudice di pace dall'art. 113, comma secondo, c.p.c. (nel testo risultante dalla parziale dichiarazione di illegittimità costituzionale di cui alla sentenza n. 206 del 2004...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12644 del 29 maggio 2007
«In tema di giudizio di equità, rientra fra i principi informatori della materia, ai quali è tenuto ad uniformarsi il giudice di pace a seguito della pronuncia n. 206 del 2004 della Corte costituzionale, quello di buona fede nelle esecuzione delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6991 del 23 febbraio 2011
«L'esclusione di colpevolezza per errore di diritto dipendente da ignoranza inevitabile della legge penale può essere giustificata da un complessivo e pacifico orientamento giurisprudenziale che abbia indotto nell'agente la ragionevole conclusione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28397 del 24 giugno 2004
«La esclusione di colpevolezza per errore di diritto dipendente da ignoranza inevitabile della legge penale può essere giustificata da un complessivo e pacifico orientamento giurisprudenziale che abbia indotto nell'agente la ragionevole conclusione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4951 del 21 aprile 2000
«La esclusione della colpevolezza nelle contravvenzioni non può essere determinata dall'errore di diritto dipendente da ignoranza non inevitabile della legge penale, quindi, dal mero errore di interpretazione, che diviene scusabile quando è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5244 del 27 maggio 1996
«In tema di elemento soggettivo del reato, è configurabile l'inevitabilità dell'ignoranza della legge penale anche nei confronti di quei soggetti dotati di particolari conoscenze giuridiche o dediti ad attività professionali o mestieri, che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5436 del 9 maggio 1992
«Pur obbligando la legge penale italiana tutti coloro che, cittadini o stranieri, si trovano nel territorio dello Stato, la disposizione dell'art. 5 c.p., a seguito della nota sentenza n. 364 del 1988 della Corte costituzionale, deve intendersi nel...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2257 del 16 gennaio 2008
«In tema di reati contro il patrimonio, ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 2, L. 23 dicembre 1986, n. 898 (indebito conseguimento di contributi a carico del Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia, cosiddetta frode...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 42790 del 10 novembre 2003
«Ai fini della sussistenza del reato di falso in scrittura privata non ha alcuna rilevanza il consenso o l'acquiescenza della persona di cui venga falsificata la firma, in quanto la tutela penale ha per oggetto non solo l'interesse della persona...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8429 del 30 luglio 1991
«In tema di smaltimento di rifiuti senza autorizzazione, non è invocabile l'errore inescusabile sulla illiceità della condotta, quando l'imputato abbia mostrato consapevolezza della necessità del provvedimento amministrativo, avanzando alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31123 del 23 luglio 2003
«In tema di estradizione per l'estero, la nozione di reato politico a fini estradizionali trova fondamento non nell'art. 8 c.p., nel quale il reato politico è definito in funzione repressiva, bensì nelle norme costituzionali, che lo assumono in una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 38401 del 15 novembre 2002
«Il bene giuridico protetto dall'art. 9 della legge n. 497 del 1974 è la sicurezza interna dello Stato e la salvaguardia dell'ordine pubblico interno. Ne consegue che i reati in materia di armi previsti da tale norma sono rigorosamente soggetti al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35633 del 4 ottobre 2010
«Integra il delitto di sequestro di persona (art. 630 c.p.), punibile secondo la legge italiana, la condotta di cittadini turchi di nazionalità curda che - superando con violenza gli agenti della questura - penetrino all'interno del Consolato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4698 del 21 aprile 1998
«Il decorso del termine di prescrizione inizia, per i reati consumati, dal giorno in cui si è esaurita la condotta illecita e, quindi, il computo incomincia con le ore zero del giorno successivo a quello in cui si è manifestata compiutamente la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5960 del 13 febbraio 2002
«Al condannato, ancorché ammesso al programma di protezione per i collaboratori di giustizia, legalmente interdetto ai sensi dell'art. 32 c.p., è inibita l'iscrizione presso la Camera di commercio per lo svolgimento di un'attività di impresa....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6249 del 24 giugno 1985
«Il reato di cui all'art. 674 c.p. (getto pericoloso di cose) e quello previsto dall'art. 20, L. 13 luglio 1966, n. 615 (cosiddetta legge antismog) possono concorrere, sussistendo fra di essi compatibilità. Infatti il contenuto precettivo dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37992 del 1 ottobre 2012
«In tema di omicidio colposo, allorquando l'obbligo di impedire l'evento ricada su più persone che debbano intervenire o intervengano in tempi diversi, il nesso di causalità tra la condotta omissiva o commissiva del titolare di una posizione di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28782 del 19 luglio 2011
«In tema di causalità nei reati colposi, l'agente risponde dell'evento provocato con la sua condotta colposa e non di un altro evento ipotizzato, anche se destinato a prodursi ugualmente, escludendosi la responsabilità soltanto per il caso in cui...»