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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13350 del 28 marzo 2008
«I limiti di durata della sospensione dei termini della prescrizione del reato, quali previsti per il caso di rinvio del procedimento o del processo dall'art. 159, comma primo, n. 3, c.p., nella formulazione introdotta dall'art. 6 della legge 5...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34244 del 13 agosto 2003
«L'istituto del cosiddetto «patteggiamento in appello» di cui all'art. 599 c.p.p. non è ammissibile al giudizio speciale disciplinato dagli artt. 444 ss. c.p.p., che per la sua specificità, è caratterizzato da regole del tutto atipiche rispetto a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36687 del 10 settembre 2015
«In tema di sospensione del procedimento con messa alla prova dell'imputato, quando si procede per reati diversi da quelli nominativamente individuati per effetto del combinato disposto dagli artt. 168 bis, primo comma, c.p., e 550, comma secondo,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 80 del 10 marzo 1992
«La presentazione della querela e l'estinzione del reato per amnistia sono entrambi elementi di giudizio neutri, nel senso che dal secondo non è possibile inferire l'infondatezza dell'accusa e dal primo non è possibile far discendere la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4008 del 2 dicembre 1997
«In tema di confisca, l'appartenenza della cosa al terzo estraneo al reato la quale, ai sensi del terzo comma dell'art. 240 c.p., preclude l'applicazione della misura di sicurezza, deve sussistere al momento dell'applicazione della confisca e non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23176 del 17 maggio 2004
«Il divieto della reformatio in peius della sentenza quando impugnante sia il solo imputato è di portata generale e, quindi, per quanto espressamente previsto solo per il giudizio di appello, opera anche in quello di rinvio e anche con riferimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40836 del 18 novembre 2010
«A seguito della declaratoria di illegittimità costituzionale dell'art. 61, n. 11 bis, c.p., introdotto dalla L. 24 luglio 2008, n. 125, che ha previsto la nuova circostanza aggravante della commissione del fatto da parte di una persona che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6308 del 20 gennaio 2010
«Per il delitto di riduzione in schiavitù la cui permanenza sia cessata anteriormente alla data di entrata in vigore della L. 8 agosto 2003 n. 228 (misure contro la tratta di persone) la quale ne ha devoluto la cognizione al giudizio del tribunale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7655 del 14 giugno 1999
«In tema di falso ideologico, quando al pubblico ufficiale che deve redigere l'atto è richiesta dalla norma extrapenale l'affermazione di un risultato, e cioè una manifestazione di giudizio secondo parametri prestabiliti, oggetto dell'attestazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2379 del 25 maggio 1994
«In virtù dell'art. 60 c.p.p. la qualità di imputato si assume nel momento in cui a taluno viene attribuito un reato nella richiesta di rinvio a giudizio o in altri atti tassativamente indicati da tale norma. Pertanto, la persona nei cui confronti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19427 del 18 maggio 2007
«In materia di diffamazione a mezzo stampa sussiste l'esimente del diritto di critica nel caso in cui il portavoce di una organizzazione sindacale — nel caso di specie, del settore sanitario — riferisca in una conferenza stampa la notizia del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12859 del 6 aprile 2005
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, non sussiste l'esimente, anche putativa, del diritto di cronaca giudiziaria allorché manchi la necessaria correlazione tra il fatto narrato e quello accaduto, il quale implica l'assolvimento dell'obbligo di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2899 del 3 marzo 1999
«In tema di diritto di cronaca giornalistica, il principio di verità — sul quale il suddetto diritto si fonda — è rispettato anche nel caso in cui il giornalista, pur senza fare riferimento esplicito alla archiviazione, intervenuta in relazione ad...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4000 del 12 aprile 1995
«La S.C. ha ritenuto che correttamente la corte d'appello aveva affermato l'esistenza della scriminante, benché nell'ordinanza di rinvio a giudizio la condotta del querelante fosse attribuita non a collusione o a collateralità con le cosche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2329 del 24 febbraio 1994
«Pertanto, una volta stabilito che l'attività scientifica non può soffrire limiti, consegue che non può essere ritenuta mezzo o modalità della violazione della sfera morale altrui, in termini di lesione del bene tutelato dall'art. 595 c.p. (Nella...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32322 del 5 febbraio 2015
«In tema di competenza, allorquando due o più procedimenti, alcuni appartenenti alla cognizione della Corte di Assise ed altri a quella del Tribunale, sono stati riuniti (anche per mere ragioni di connessione probatoria) in sede di giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8266 del 31 marzo 2008
«È inammissibile il regolamento preventivo di giurisdizione proposto nell'ambito del giudizio di rinvio conseguente alla cassazione della sentenza di merito per incompletezza del contraddittorio; poiché, infatti, l'art. 41 c.p.c. consente tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13752 del 20 settembre 2002
«Nel caso di riforma o annullamento della sentenza, costituente titolo esecutivo, di condanna al pagamento delle spese e degli onorari in favore del difensore della parte già vittoriosa, il quale abbia reso la dichiarazione di cui all'art. 93...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2728 del 17 aprile 1986
«Nel giudizio di rinvio a seguito di cassazione della sentenza con la quale sia stata disposta la condanna del soccombente — in favore del difensore dichiaratosi antistatario — al pagamento delle spese e degli onorari, facendo in tal modo sorgere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1580 del 8 marzo 1986
«Il difensore munito di procura, che abbia chiesto ed ottenuto il provvedimento di distrazione, è titolare di un diritto autonomo nei confronti della parte a cui carico sono state poste le spese del giudizio. Egli, è, pertanto, personalmente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 388 del 17 gennaio 1984
«Sebbene il difensore distrattario non sia parte in sede di impugnazione allorché non sorge specifica controversia sul diritto all'avvenuta distrazione delle spese giudiziali, tuttavia, ove la sentenza del merito, che abbia pronunciato quella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 327 del 12 gennaio 2010
«L'accertamento, ai fini della condanna al risarcimento dei danni da responsabilità aggravata ex art. 96 c.p.c., dei requisiti dell'aver agito o resistito in giudizio con mala fede o colpa grave (comma primo) ovvero del difetto della normale...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 10057 del 15 maggio 2015
«Il principio di cui all'art. 111, primo comma, cod. proc. civ., secondo cui, se nel corso del processo si trasferisce il diritto controverso per atto tra vivi a titolo particolare, il processo prosegue tra le parti originarie, non opera qualora...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 19563 del 17 settembre 2014
«In tema di notificazione a mezzo del servizio postale, costituendo la relata momento fondamentale del procedimento notificatorio, sia ai sensi del codice di rito che delle norme speciali del processo tributario, la mancata apposizione della stessa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 740 del 17 gennaio 2005
«Qualora l'attore si sia costituito in giudizio ma non sia comparso nè alla prima udienza nè a quella di rinvio, l'art. 181, secondo comma, c.p.c. attribuisce al convenuto la facoltà di chiedere o meno che si proceda in assenza di lui. In...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22618 del 11 dicembre 2012
«L'omissione dell'invito alla precisazione delle conclusioni integra una semplice irregolarità, che non invalida l'ulteriore fase del giudizio, poiché tale invito non è prescritto a pena di nullità e la sua mancanza non importa una lesione del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8958 del 14 ottobre 1996
«Pertanto, ai fini del giudizio sulla liceità disciplinare del comportamento del magistrato, tale indicazione (che, pur non essendo vincolante per il collegio, è sicuramente opportuna) non può in alcun caso considerarsi espressione di un intento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 948 del 11 febbraio 1980
«In base agli artt. 189, primo comma, e 187, secondo e terzo comma, applicabili anche nel procedimento di appello in forza del rinvio operato dall'art. 359 c.p.c., il collegio è investito dell'intera controversia anche quando la rimessione della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7072 del 24 marzo 2010
«È nulla la sentenza emessa dal giudice prima della scadenza dei termini dal medesimo fissati ai sensi dell'articolo 190 c.p.c. per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di replica, risultando in tal modo impedito ai difensori...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3787 del 15 marzo 2001
«Qualora nel corso del giudizio di merito vengano espletate più consulenze in tempi diversi con risultati difformi, il giudice può seguire il parere che ritiene più congruo o discostarsene, dando adeguata e specifica giustificazione del suo...»