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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14818 del 28 marzo 2003
«È nulla la notificazione della citazione in giudizio dell'imputato effettuata ai sensi dell'art. 157, comma 8, c.p.p., qualora non sussista in atti l'avviso di ricevimento della lettera raccomandata spedita dall'ufficiale giudiziario, in quanto,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13682 del 28 dicembre 1998
«Atteso il disposto di cui all'art. 162 c.p.p., secondo cui la dichiarazione e l'elezione di domicilio, come pure ogni loro successivo mutamento, debbono essere comunicati dall'imputato all'autorità procedente «con dichiarazione raccolta a verbale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 645 del 7 aprile 1992
«Principio generale in materia di notificazione di atti ed avvisi al difensore è che la stessa sia effettuata, ai sensi degli artt. 167 e 157 c.p.p., mediante consegna di copia alla persona e, nei casi di urgenza, ai sensi dell'art. 149 stesso codice.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5276 del 4 maggio 2000
«In tema di notificazioni, qualora la copia di un atto notificato (nella specie, decreto di citazione a giudizio) sia rappresentata da uno stampato privo di qualsiasi indicazione, diversamente dall'originale, completo in ogni parte, sussiste...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3215 del 11 febbraio 1998
«In tema di notificazioni in materia penale, l'omissione della indicazione, nella relazione di notifica, delle ricerche effettuate dall'ufficiale incaricato, così come la stessa omissione delle ricerche, non dà luogo ad alcuna nullità della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4548 del 4 maggio 1996
«Per la validità della notifica eseguita a mezzo del servizio postale, in caso di assenza del destinatario o di altra persona idonea alla ricezione del piego raccomandato, occorre che sull'avviso di ricevimento, depositato con il piego nell'ufficio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1176 del 18 giugno 1997
«Qualora l'ordinanza applicativa della misura cautelare (nella specie, custodia cautelare in carcere) sia notificata all'imputato detenuto in maniera incompleta per casuale e visibile errore di trasmissione, la nullità della notificazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32678 del 3 ottobre 2006
«In tema di restituzione nel termine per proporre impugnazione contro una sentenza contumaciale, il giudice è tenuto a conformarsi alla decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo che, in accoglimento del ricorso proposto dal condannato,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 14991 del 28 aprile 2006
«Nel procedimento per la restituzione in termini, sulla relativa istanza il giudice competente provvede de plano, a meno che non sia in corso un procedimento principale con rito camerale, nel qual caso sulla predetta istanza decide nelle medesime...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5064 del 9 febbraio 2006
«In materia di misure cautelari personali, nella fase del giudizio, la richiesta di adozione, modifica o revoca di una misura coercitiva deve essere esaminata e decisa dal giudice, in composizione monocratica o collegiale, investito della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11214 del 28 dicembre 1994
«In relazione all'art. 389 c.p.c., il principio secondo cui (in sede di rinvio) la risoluzione della lite principale non deve ritardare la pronuncia sulla domanda di restituzione di quanto versato in esecuzione della sentenza cassata va correlato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44657 del 13 dicembre 2001
«In tema di requisiti della sentenza, la mancata sottoscrizione del presidente del collegio, ove sia presente quella dell'estensore, non integra una ipotesi di nullità - che si configura soltanto quando la mancanza di sottoscrizione sia completa,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3927 del 1 febbraio 2002
«In tema di interrogatorio di garanzia conseguente ad applicazione di custodia cautelare, la mancata presentazione da parte dell'imputato dell'eccezione relativa all'omesso avviso dovuto al suo difensore di fiducia non produce l'effetto di sanare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 116 del 19 aprile 1993
«Alla declaratoria di nullità del decreto di citazione a giudizio da parte del pretore per omessa citazione della persona offesa deve far seguito la rinnovazione del decreto di citazione ad opera dello stesso pretore del dibattimento e non già la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1079 del 1 febbraio 1995
«Eventuali irregolarità nella conduzione dell'interrogatorio dell'imputato devono essere immediatamente eccepite, al fine di fare valere nullità a norma dell'art. 182, comma secondo, c.p.p. (Nella fattispecie, è stato dedotto nel ricorso per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11837 del 11 dicembre 1992
«L'art. 197 c.p.p., che disciplina l'incompatibilità con l'ufficio di testimone ha natura di norma eccezionale finché il suo contenuto pone specifiche eccezioni al dovere generale di rendere testimonianza, fissato dalla legge, e reso, vieppiù,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24711 del 26 giugno 2002
«In tema di dichiarazioni provenienti da collaboratore di giustizia che abbia militato all'interno di un'associazione mafiosa, occorre tenere distinte le informazioni che lo stesso sia in grado di rendere in quanto riconducibili ad un patrimonio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13648 del 30 novembre 1999
«In tema di esame di persona imputata in procedimento connesso, mentre il divieto di cui all'art. 63 c.p.p. (che comporta la inutilizzabilità delle dichiarazioni di chi, sin dall'inizio, avrebbe dovuto essere ascoltato quale indagato) inerisce alle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3252 del 14 febbraio 1994
«La disciplina prevista dall'art. 468 c.p.p. (deposito, a pena di inammissibilità, della lista dei testimoni, periti e consulenti tecnici, con l'indicazione delle circostanze su cui deve vertere l'esame) non può estendersi alle persone imputate in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12081 del 23 novembre 2000
«Il prossimo congiunto dell'imputato ha sempre la possibilità di avvalersi della facoltà di non deporre prevista dall'art. 199 c.p.p., nulla rilevando che in precedenza egli vi abbia rinunciato. Detta possibilità sussiste quindi anche nel caso in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24743 del 22 giugno 2007
«La dichiarazione liberatoria di un coimputato, o comunque di un soggetto che va esaminato ai sensi dell'art. 197 bis c.p.p., deve essere valutata «unitamente agli altri elementi che ne confermano l'attendibilità» (art. 192, comma terzo, c.p.p.), e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1856 del 2 maggio 1995
«La perizia, acquisita in un processo ancora in corso, non può essere considerata «prova» ma solamente «mezzo di prova» soggetto a valutazione per divenire tale: conseguentemente essa non può, allo stato, essere utilizzata, in conformità al dettato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2088 del 17 giugno 1996
«Attesa l'ampia formulazione dell'art. 299, comma 4 ter, c.p.p., in base alla quale è attribuito al giudice «in ogni stato e grado del procedimento», il potere di disporre accertamenti sulle condizioni di salute dell'imputato, non è censurabile il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9320 del 5 settembre 1995
«Le dichiarazioni rese da coimputati o da imputati di reato connesso o collegato nel corso delle indagini preliminari sono utilizzabili a fini di decisione, e non soltanto per le contestazioni a norma degli artt. 503, quarto comma, e 500, terzo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12595 del 1 dicembre 1998
«Il giudicato penale formatosi nei confronti di taluno per un certo fatto non vincola il giudice chiamato a rivalutare lo stesso fatto in relazione alla posizione di altri soggetti imputati quali concorrenti nel medesimo reato; il che comporta, tra...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2344 del 1 marzo 1995
«Il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo dinanzi al pretore o al conciliatore è governato dalle ordinarie norme del procedimento dinnanzi a questo giudice (artt. 311 e ss. c.p.c.) e non da quelle relative al giudizio dinnanzi al tribunale,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 23 del 14 luglio 1995
«È ammissibile il sequestro preventivo di cosa già soggetta a sequestro probatorio, purché sussista un pericolo concreto e attuale della cessazione del vincolo di indisponibilità impresso da quest'ultimo, che renda reale e non solo presunta la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 60 del 17 marzo 1994
«La previsione della ricorribilità per cassazione dell'ordinanza che dispone la restituzione delle cose sequestrate, esclude la revocabilità del provvedimento ad opera dello stesso giudice che lo ha emesso.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20296 del 28 luglio 1995
«Avverso il provvedimento di rigetto dell'istanza di restituzione delle cose sequestrate emesso dal giudice nel corso del giudizio di cognizione ai sensi dell'art. 263, n. 1, c.p.p., è possibile esperire l'opposizione prevista per gli incidenti di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 524 del 1 marzo 1990
«Nel procedimento penale che debba proseguire con nuovo rito, il ricorso per cassazione avverso provvedimento de plano, col quale sia stata rigettata l'istanza di dissequestro, non può più essere convertito in incidente di esecuzione, non più...»