-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2566 del 21 luglio 1992
«Poiché, per espressa formulazione del quinto comma dell'art. 127 c.p.p., la disposizione concernente l'audizione, da parte del magistrato di sorveglianza, del detenuto che ne faccia richiesta, non è prevista a pena di nullità assoluta, ma a pena...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24077 del 13 giugno 2001
«In tema di perizia, costituisce nullità relativa la violazione delle disposizioni circa l'incompatibilità del perito nominato dal giudice, così che le relative questioni non possono essere avanzate oltre i termini fissati dall'art. 182, comma 2,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2793 del 27 dicembre 1995
«Il divieto posto dall'art. 197, lett. d), c.p.p. di assumere come testimoni coloro che nello stesso procedimento hanno svolto l'attività di ausiliari del giudice o del P.M. riguarda, per quanto attiene gli agenti di P.G., soltanto le deposizioni...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10399 del 16 marzo 2010
«L'eccezione di incompetenza territoriale, poiché suscettibile di rinuncia da parte dell'interessato, non è più proponibile, anche se in precedenza proposta e decisa in senso negativo, una volta che sia stato chiesto e ammesso il giudizio abbreviato.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1048 del 1 febbraio 1992
«Appartiene alla competenza funzionale della Corte di cassazione la decisione in ordine alla sussistenza dei requisiti di ammissibilità dell'impugnazione, comunque qualificata dalla parte, proposta contro un provvedimento che sia unicamente...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3799 del 28 gennaio 1997
«In caso di istanza di revoca o sostituzione della custodia cautelare in cercere proposta dall'imputato o dall'indagato e fondata sulle sue gravi condizioni di salute, se il giudice non ritiene di accogliere la stessa sulla base degli atti, anche a...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5618 del 12 maggio 2000
«Il principio di prova, contenuto nel giudicato penale acquisito ai sensi dell'art. 238 bis c.p.p., va considerato alla stregua del criterio valutativo fissato dall'art. 192 comma 3 c.p.p., ma ha come oggetto non solo il “fatto” direttamente...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1009 del 22 aprile 1994
«Anche la richiesta di riesame di misure cautelari, sia reali che personali, può essere proposta con telegramma o con atto trasmesso a mezzo di raccomandata ex art. 583 c.p.p.: in tal caso l'impugnazione si considera proposta nella data di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2941 del 29 luglio 1994
«Il decreto contenente l'ordine di esibizione di atti e documenti, previsto dall'art. 256 c.p.p., pur assimilabile per il suo effetto acquisitivo, al provvedimento di sequestro, si differenzia da questo per la mancanza di carattere autoritativo....»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18079 del 16 aprile 2003
«È abnorme, e come tale impugnabile con ricorso per cassazione, il provvedimento con cui il P.M. - richiesto, da parte della pubblica amministrazione, di disporre il dissequestro di un fabbricato abusivo al fine di procedere alla sua demolizione -...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2544 del 28 ottobre 1999
«Nella fase delle indagini preliminari, sulla istanza di restituzione dei beni, ai sensi dell'art. 263, quarto comma, c.p.p., è competente a pronunciarsi il pubblico ministero con decreto avverso il quale può essere proposta opposizione davanti al...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4468 del 1 dicembre 1994
«In caso di sequestro probatorio l'istanza di dissequestro deve essere proposta al P.M. al diniego del quale deve seguire opposizione al Gip la cui decisione è ricorribile per cassazione; la competenza del tribunale del riesame è esclusa posto che...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3143 del 19 aprile 1993
«In tema di sequestro probatorio, appartiene al P.M. la competenza a provvedere, nella fase delle indagini preliminari, in ordine alle istanze di restituzione delle cose in sequestro. Contro il decreto del P.M. va proposta opposizione, ex art. 263...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7946 del 20 febbraio 2008
«È ammissibile il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza con la quale, ai sensi dell'art. 263, comma quinto, c.p.p., il giudice per le indagini preliminari decide sull'opposizione proposta dall'interessato avverso il decreto di rigetto, da...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11189 del 22 marzo 2012
«In sede di legittimità è possibile prospettare una interpretazione del significato di una intercettazione diversa da quella proposta dal giudice di merito solo in presenza del travisamento della prova, ovvero nel caso in cui il giudice di merito...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 718 del 27 gennaio 1999
«Nel caso di esecuzione forzata intrapresa dal creditore particolare di uno solo dei coniugi, su beni oggetto di comunione legale fra gli stessi, non può procedersi alla vendita della quota del singolo bene di spettanza del coniuge debitore se non...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3437 del 2 febbraio 2005
«Quando si prospetta davanti al giudice di legittimità l'inutilizzabilità dei risultati delle intercettazioni telefoniche, l'eccezione, per i limiti intrinseci del giudizio di legittimità, può essere esaminata solo se l'atto inutilizzabile, o dal...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29082 del 18 luglio 2001
«In tema di impugnazioni de libertate, allorché sia accolta l'impugnazione proposta dal pubblico ministero avverso il diniego del giudice per le indagini preliminari di emissione dell'ordinanza cautelare per l'insussistenza dei gravi indizi di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3900 del 12 novembre 1997
«In tema di applicazione delle misure cautelari, l'esigenza di salvaguardia da inquinamento l'acquisizione e la genuinità della prova non si esaurisce con la chiusura delle indagini preliminari o con la conclusione del giudizio di primo grado....»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 10 marzo 1999
«In tema di misure coercitive, ove il giudice non ritenga di accogliere, sulla base degli atti, la richiesta di revoca o di sostituzione della custodia cautelare in carcere basata sulla prospettazione di condizioni di salute incompatibili con lo...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2412 del 6 ottobre 2000
«Prima di decidere sulla richiesta del pubblico ministero di applicazione di una misura personale cautelare interdittiva il Gip ha l'obbligo, a norma dell'art. 289 c.p.p., come modificato dall'art. 2 L. 234 del 1997, di procedere all'interrogatorio...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12816 del 11 aprile 2006
«Qualora, proposta impugnazione avverso ordinanza applicativa di una misura cautelare interdittiva (nella specie, sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio) sopravvenga la perdita di efficacia di detta misura, deve escludersi che permanga...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 895 del 13 marzo 1998
«La mancata trasmissione, da parte del pubblico ministero, in violazione del disposto di cui all'art. 291, comma 1, ultima parte, c.p.p., delle eventuali memorie difensive già depositate (anche se riferibili, come nella specie, a precedenti...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1420 del 21 giugno 1996
«In tema di impugnazione di provvedimenti dispositivi di misure cautelari, la cessazione dell'efficacia di queste ultime consegue alla mancata trasmissione da parte dell'Autorità procedente di tutti gli atti presentati a norma dell'art. 291, comma...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3475 del 14 aprile 1994
«Il mero silenzio serbato dalla parte in ordine alla domanda riconvenzionale irritualmente proposta non implica accettazione del contraddittorio, con la conseguenza che esso non preclude la successiva deduzione dell'inammissibilità della domanda...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1083 del 14 marzo 1998
«Il divieto per il giudice di applicare, nel corso delle indagini preliminari, una misura cautelare meno grave di quella indicata dal P.M., sussiste in presenza di una richiesta di provvedere soltanto sulla più grave misura proposta, la quale sia...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1923 del 21 ottobre 1993
«La motivazione dei provvedimenti che impongono la misura cautelare della custodia in carcere, necessariamente sommaria, non può trasformarsi in una pronuncia anticipatoria del conclusivo giudizio finale, anche se deve, comunque, sempre fondarsi su...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6760 del 5 maggio 2003
«Qualora il giudice del merito ritenga sussistere un insanabile contrasto tra le deposizioni rese dai testimoni in ordine ai fatti costitutivi della domanda, fondando siffatto convincimento non sul rapporto strettamente numerico dei testi, bensì...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5153 del 24 febbraio 1998
«In tema di applicazione di misure cautelari personali, il mancato avviso al difensore del deposito degli atti presentati con la richiesta della misura perde di rilevanza qualora sia proposta richiesta di riesame. Infatti alla richiesta di riesame...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 976 del 2 maggio 1997
«Il disposto di cui all'art. 293, comma 3, c.p.p., nella parte in cui, a seguito dell'innovazione introdotta dall'art. 10 della legge 8 agosto 1995, n. 332, prevede che nella cancelleria del giudice che ha emesso l'ordinanza applicativa di misura...»