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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3708 del 20 aprile 1985
«In applicazione dell'art. 72 c.p. deve infliggersi l'ergastolo con isolamento diurno quando la pena per i delitti concorrenti supera egualmente la misura di cinque anni di reclusione, calcolando nel minimo edittale la pena che si sarebbe dovuta...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7380 del 11 luglio 1986
«...di azioni giudiziarie, che si traduce in un male ingiusto nel caso di pretestuosità della richiesta, o come quella della denunzia penale, che si rivela ingiusta quando la utilità in cui si concreta non sia dovuta e di ciò l'agente sia consapevole.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10693 del 27 luglio 1989
«...subordinata dell'analizzato, avendo il primo minacciato di recedere dal contratto, interrompendo il rapporto di analisi, al fine di ottenere l'erogazione non dovuta e non voluta di capitali imponendo all'analizzato l'acquisto di quote sociali).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4284 del 28 marzo 1989
«...quindi subito una maggiore intimidazione, considerato che la ratio dell'aggravante consiste anche — eventualmente in via esclusiva — nella maggiore pericolosità del fatto, dovuta all'apporto causale del correo al momento e sul luogo del delitto.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3509 del 21 ottobre 1993
«Ne consegue che, una volta applicato l'indulto al condannato in misura ritenuta inferiore a quella dovuta, il provvedimento diviene irrevocabile se non impugnato tempestivamente dalla parte interessata con i normali mezzi apprestati dalla legge e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4815 del 11 maggio 1993
«...e, quindi, chiedendo ed ottenendo di essere sostituito, ovvero, qualora non abbia avuto il tempo e la possibilità di farlo, fornendo la prova del caso fortuito o della forza maggiore che gli abbiano impedito di esercitare la dovuta vigilanza.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5020 del 19 gennaio 1993
«L'annullamento, in sede di legittimità, della sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti (nella specie per erronea determinazione della pena concordata, dovuta a violazione delle norme in materia di esecuzione), implicando la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8897 del 28 settembre 1993
«La volontà di commettere più reati per scelta delinquenziale, dovuta alla generica deliberazione di persistere nella condotta delittuosa, non ha nulla a che vedere con l'unicità del disegno criminoso tra due o più reati. Questa, consistendo in un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10378 del 4 ottobre 1994
«...colposo. Conseguentemente, ove il giudice di appello, investito della questione ometta la dovuta considerazione di tale interesse, la relativa pronuncia è suscettibile di ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 606, lett. b) ed e) c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1180 del 26 aprile 1994
«...pena pecuniaria dovuta, rende opportuno che anche nel caso di irreperibilità si proceda comunque alla formazione del titolo relativo alla conversione, onde porre l'onere al condannato di attivarsi al pagamento per evitare la pena sostitutiva).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3955 del 3 agosto 1995
«L'avviso al difensore per la partecipazione all'udienza, per cui vi è diritto di assistenza difensiva, è dovuto a chi riveste la qualità di difensore nel momento in cui l'udienza è stabilita dall'ufficio giudiziario, e non anche a chi tale qualità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1687 del 11 febbraio 1999
«...all'altro, la Corte ha negato che l'incriminato provvedimento del giudice fosse incontestabilmente contra ius, proprio in quanto non sussistevano i presupposti giuridici per ritenere incontestabilmente dovuta la assegnazione all'altro coniuge).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9132 del 16 luglio 1999
«Deve infatti risultare certo che il soggetto passivo si stia spostando dalla sua abituale dimora per recarsi in luogo predeterminato e che il suo trattenersi all'interno di una struttura solitamente destinata ad accogliere viaggiatori non sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8594 del 1 marzo 2001
«In tema di impedimento dell'imputato a comparire, la disposizione prevista dal previgente art. 486, comma 3, c.p.p. (riprodotta nel vigente art. 420, comma 3 dello stesso codice) in virtù della quale il giudice deve sospendere o rinviare il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20688 del 9 maggio 2003
«In tema di abuso di ufficio nella formulazione introdotta dalla legge 14 luglio 1997, n. 234, l'elemento soggettivo del reato consiste nella consapevolezza dell'ingiustizia del vantaggio patrimoniale e nella volontà di agire per procurarlo, e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26848 del 15 giugno 2004
«...dell'evento può essere giustificato solo fornendo la prova che l'omessa vigilanza è stata dovuta a caso fortuito o forza maggiore, e non già adducendo di aver affidato i propri compiti di custodia ad altra persona (nel caso di specie, al coniuge).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10542 del 10 marzo 2009
«...possesso dell'immobile alla conclusione di un accordo in forza del quale, previa rinuncia all'immediata reintegra nel possesso, l'assegnatario si assicurava il pagamento di una somma di denaro, non dovuta, a titolo di indennità di occupazione).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28539 del 20 luglio 2010
«Integra il reato di estorsione (art. 629 c.p.) - e non quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni - la condotta di colui che consegni effetti cambiari rimasti insoluti ad esponenti di organizzazioni mafiose, le quali, avvalendosi della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39222 del 24 settembre 2014
«In tema di reato continuato, la mera inclinazione a reiterare violazioni della stessa specie, anche se dovuta ad una determinata scelta di vita, o ad un programma generico di attività delittuosa da sviluppare nel tempo secondo contingenti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 39895 del 5 ottobre 2015
«...mediante la presentazione di documenti materialmente falsi comprovanti l'avvenuto pagamento dell'imposta, ovvero di dichiarazioni ideologicamente false attestanti il fatto che l'IVA non era dovuta, in quanto già precedentemente versata).»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1299 del 2 marzo 2018
«...gravità dell'illecito, non la conseguenza dell'esclusione, che è dovuta se l'illecito è considerato grave) e dovrà previamente fornire la dimostrazione della sussistenza e della gravità dell'illecito professionale contestato con «mezzi adeguati».»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 92 del 16 gennaio 2017
«Deve ritenersi che l'art. 83, comma 9, del d.lgs. 18 aprile 2016 n. 50 (secondo cui "la sanzione è dovuta esclusivamente in caso di regolarizzazione") abbia natura interpretativa e non innovativa e che, pertanto, la disciplina previgente (art. 38...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4004 del 2 luglio 2018
«L'Amministrazione non è dovuta a motivare specificatamente ciascun apporto inoltrato dagli interessati in ordine al tracciato ed alle caratteristiche di un'opera pubblica, essendo sufficiente una motivazione succinta anche non riferita a tutte le...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 9296 del 31 dicembre 2009
«...elusione del giudicato che, attesa la natura oggettiva del vizio de quo, tale pedissequa riproposizione dei vizi già denunciati sia dovuta a consapevole volontà di violare o eludere il giudicato ovvero a mero fraintendimento dei suoi contenuti.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4821 del 26 settembre 2013
«...trattasi alla sola fase di pendenza del procedimento tributario. Infatti, non si rilevano esigenze di segretezza nella fase che segue la conclusione del procedimento con l'adozione del procedimento definitivo di accertamento dell'imposta dovuta.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 53 del 13 gennaio 2010
«In sede di interpretazione del divieto di accesso agli atti del procedimento tributario, sancito dall'art. 24, L. 7 agosto 1990 n. 241, occorre procedere ad una lettura costituzionalmente orientata della disposizione anzidetta, alla stregua della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9873 del 8 ottobre 1990
«...limitare il versamento del corrispettivo, per tutta la durata del giudizio stesso, alla misura che reputa dovuta, anche se - al fine di evitare la sanzione risolutoria per inadempienza da morosità - ragionevole, non temeraria e, comunque, congrua.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4598 del 16 luglio 1986
«Con l’art. 5 della legge n. 392 del 1978 cosiddetta dell’«equo canone» il legislatore ha effettuato una valutazione dell’importanza dell’inadempimento del conduttore nel pagamento del canone locatizio (o degli oneri accessori) ai fini della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7257 del 2 luglio 1991
«Ove il servizio di portierato non venga svolto dal relativo incaricato in maniera conforme alle prescrizioni e con la diligenza dovuta, il conduttore di un appartamento sito nell’edificio, cui quel servizio si riferisce, può eccepire, nei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 587 del 22 gennaio 1999
«L’art. 7 del D.L. 30 dicembre 1988, n. 551, convertito, con modificazioni, nella legge 21 febbraio 1989, n. 61, che dispone, nel primo comma, la sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio per finita locazione alla scadenza del...»