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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1192 del 29 gennaio 1998
«...di interesse proprio o di un congiunto), sia perché la fattispecie è ora strutturata come un reato di evento, che si consuma solo con la realizzazione di un ingiusto vantaggio patrimoniale dell'agente o di altri o di un danno ingiusto di altri.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5820 del 15 maggio 1998
«Pur prescindendo la figura dell'innovato art. 323 c.p. dalle patologie dell'atto amministrativo e rimanendo la condotta integrata dall'ingiusto vantaggio patrimoniale o dal danno ingiusto procurato nello svolgimento delle funzioni in violazione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5966 del 20 maggio 1998
«In tema di abuso di ufficio, poiché, secondo la nuova formulazione recata dalla legge n. 234 del 1997, tale reato è strutturato come fattispecie di evento, essendo necessario che la condotta dell'agente, concretantesi in violazione di legge o di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6561 del 4 giugno 1998
«...elemento essenziale della fattispecie materiale non è più soltanto la condotta illegittima del pubblico ufficiale integrante l'abuso, ma altresì l'ingiusto vantaggio patrimoniale che quella condotta procura o l'ingiusto danno che essa arreca.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9983 del 22 settembre 1998
«Secondo la formulazione della norma dell'art. 323 c.p. introdotta con l'entrata in vigore della L. 16 luglio 1997, n. 234, la condotta criminosa si concreta nella violazione di norme di legge o di regolamento, con la conseguenza che sono...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3499 del 25 novembre 1999
«Il delitto di abuso di ufficio, presenta un'alternativa di eventi (conseguimento di ingiusto vantaggio patrimoniale-realizzazione di danno ingiusto per altri) tale che soltanto il secondo consente di qualificare il reato come plurioffensivo, nel...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3684 del 19 marzo 1999
«Sicché deve ritenersi che integri gli estremi del delitto la condotta del pubblico ufficiale il quale, dichiarando pretestuosamente di esercitare i poteri propri del suo ufficio, intenda avvalersene solo per sopraffare chi ostacoli i suoi scopi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8191 del 24 giugno 1999
«...n. 234 possono assumere rilevanza penale, anche se commessi in data anteriore, soltanto gli abusi consistenti in violazione di legge o di regolamento, ovvero quelli dai quali sia derivato un vantaggio patrimoniale o un danno (entrambi ingiusti).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10448 del 4 ottobre 2000
«Ai fini della configurabilità del reato di abuso d'ufficio non basta, trattandosi di ingiusto vantaggio patrimoniale, che questo sia la conseguenza naturale della condotta posta in essere dall'agente per un fine diverso, essendo invece...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10463 del 14 marzo 2001
«Nell'estorsione c.d. contrattuale o negoziale (nella quale il soggetto passivo viene costretto ad assumere un rapporto negoziale di tipo patrimoniale con lo stesso agente o con terzi) l'elemento dell'ingiusto profitto con altrui danno è in re ipsa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22539 del 10 giugno 2002
«...n. 349 ma stabilmente insediate in una zona determinata, atteso che tali associazioni possono subire, ex artt. 2043 c.c. e 185 c.p., sia un danno diretto patrimoniale sia un danno non patrimoniale in termini di lesione delle finalità statutarie.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42839 del 18 dicembre 2002
«...qualificare il dolo ha voluto limitare il sindacato del giudice penale a quelle condotte del pubblico ufficiale dirette, come conseguenza immediatamente perseguita, a procurare un ingiusto vantaggio patrimoniale o ad arrecare un ingiusto danno.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18360 del 17 aprile 2003
«...dall'art. 328 c.p., tutte le volte in cui l'abuso sia stato commesso al fine di procurare a sè o ad altri un vantaggio ingiusto patrimoniale, o comunque per arrecare ad altri un danno ingiusto, e tali eventi si siano realizzati effettivamente.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33068 del 5 agosto 2003
«...qualificare il dolo ha voluto limitare il sindacato del giudice penale a quelle condotte del pubblico ufficiale dirette, come conseguenza immediatamente perseguita, a procurare un ingiusto vantaggio patrimoniale o ad arrecare un ingiusto danno.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21091 del 5 maggio 2004
«...il dolo intenzionale, e cioè la rappresentazione e la volizione dell'evento di danno altrui o di vantaggio patrimoniale, proprio o altrui, come conseguenza diretta e immediata della condotta dell'agente e obiettivo primario da costui perseguito.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21677 del 7 maggio 2004
«La risarcibilità del danno non patrimoniale è concepibile anche a favore di un ente pubblico.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4304 del 4 febbraio 2004
«Le due ipotesi attenuatrici del reato (riparazione totale del danno e ravvedimento operoso), contenute nell'art. 62 n. 6 c.p., hanno sfere di applicazione di regola autonome: l'una è, infatti, correlata al danno inteso in senso civilistico, e cioè...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 729 del 15 gennaio 2004
«In tema di reato di abuso d'ufficio, l'attuale configurazione del delitto di abuso d'ufficio (art. 323 c.p.) come reato di danno richiede che venga procurato a sè o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arrecato un danno ingiusto,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39259 del 25 ottobre 2005
«In tema di abuso di ufficio, il vantaggio patrimoniale considerato tra gli elementi essenziali della fattispecie di cui all'art. 323 c.p., deve determinare di per sé un beneficio economicamente apprezzabile, nel senso che deve avere un connotato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14978 del 7 aprile 2009
«Integra il delitto di abuso d'ufficio l'indebito uso del bene che non comporti la perdita dello stesso e la conseguente lesione patrimoniale a danno dell'avente diritto. (Nella fattispecie, relativa al prelievo di somme dal fondo detenuti da parte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23776 del 9 giugno 2009
«La circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità non è applicabile al reato di corruzione, trattandosi di un reato bilaterale che non permette di identificare un soggetto danneggiato e un soggetto danneggiante. (Fattispecie in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15716 del 20 aprile 2011
«Si configura il delitto di violenza privata e non quello di estorsione se la coartazione da parte dell'agente è diretta a procurarsi un ingiusto profitto, anche di natura non patrimoniale, ma difetta il danno altrui. (In applicazione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 48461 del 4 dicembre 2013
«Nell'estorsione patrimoniale, che si realizza quando al soggetto passivo sia imposto di porsi in rapporto negoziale di natura patrimoniale con l'agente o con altri soggetti, l'elemento dell'ingiusto profitto con altrui danno è implicito nel fatto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 49787 del 10 dicembre 2013
«In tema di reati fallimentari, la previsione di cui all'art. 2634 c.c. - che esclude, relativamente alla fattispecie incriminatrice dell'infedeltà patrimoniale degli amministratori, la rilevanza penale dell'atto depauperatorio in presenza dei c.d....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36030 del 20 agosto 2014
«...tale qualità, in quanto l'atto compiuto non è volto al conseguimento di un ingiusto profitto o di un vantaggio che si ponga come "danno patrimoniale" cagionato alla società, bensì ad assicurare il soddisfacimento di un diritto soggettivo perfetto.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33001 del 28 luglio 2015
«Il danno da reato, patrimoniale e non patrimoniale, risarcibile ex art. 185 cod. pen. non può essere identificato nel mero fatto nell'avvenuta integrazione dell'illecito previsto dalla fattispecie incriminatrice, con la conseguenza che il giudice...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1271 del 28 febbraio 2011
«Il danno biologico costituisce quell'aspetto del danno non patrimoniale che afferisce all'integrità fisica della persona, derivante nella specie dalla patologia «disturbo ansioso-depressivo reattivo con somatizzazioni, quali l'alopecia», tenuto...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1554 del 17 marzo 2010
«Sussiste la giurisdizione esclusiva del g.a. sia in ordine alla domanda di indennizzo per revoca dell'atto di aggiudicazione e delio stesso bando di gara ai sensi dell'art. 21 quinquies comma 1 ultima parte L. n. 241 del 1990, sia con riguardo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6450 del 4 aprile 2016
«In tal caso, infatti, sussiste la giurisdizione del giudice ordinario, poiché l'attore lamenta una lesione della sua integrità patrimoniale ex art. 2043 c.c., rispetto alla quale l'esercizio del potere amministrativo non rileva in sé, ma per...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1672 del 18 marzo 2011
«...in re ipsa, né è consentito l'automatico ricorso alla liquidazione equitativa. Va esclusa la risarcibilità del danno non patrimoniale consistito in meri disagi e fastidi, non scaturenti da lesioni di diritti costituzionalmente garantiti.»