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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7217 del 25 marzo 2009
«In tema di iscrizione di ipoteca e di successiva annotazione della surrogazione, qualora l'adempimento dell'obbligazione sia avvenuto con surrogazione per volontà del debitore, è legittima la sottoscrizione della nota di iscrizione dell'ipoteca da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7978 del 7 aprile 2011
«In tema di effetti del concordato preventivo, alla realizzazione dell'oggetto di una garanzia reale - nella specie, la vendita, successiva all'ammissione alla procedura, dei titoli costituiti in pegno da un terzo a garanzia delle obbligazioni del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 29216 del 12 dicembre 2008
«In tema di surrogazione legale, il fideiussore che intenda surrogarsi al creditore garantito nei diritti vantati verso il debitore subentra ai sensi dell'art. 1204 cod. civ anche nelle garanzie concesse da terzi in favore del creditore originario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10052 del 29 aprile 2006
«Anche nell'appalto di opere pubbliche, stante la natura privatistica del contratto, è configurabile, in capo all'amministrazione committente, creditrice dell' opus, un dovere — discendente dall'espresso riferimento contenuto nell'art. 1206 c.c....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5518 del 18 marzo 2004
«Il lavoratore che, ottenuta una pronunzia di conversione in un unico rapporto di lavoro a tempo indeterminato di una pluralità di rapporti di lavoro a termine, contrastanti con le previsioni della legge 18 aprile 1962 n. 230, non venga riammesso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3362 del 7 aprile 1987
«Il diritto di ritenzione attribuito dall'art. 2756, terzo comma. c.c. al creditore per le prestazioni e per le spese relative alla conservazione ed al miglioramento di beni mobili all'uopo affidatigli e da realizzare mediante riparazioni,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4281 del 14 aprile 1995
«In tema di offerta reale l'art. 1210 c.c. richiede il passaggio in giudicato della sentenza di accertamento della validità dell'offerta e del deposito della somma rifiutata dal debitore solo per il prodursi degli effetti estintivi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15827 del 22 ottobre 2003
«L'estromissione di un lavoratore dall'organizzazione aziendale per scadenza di un termine illegittimamente apposto al contratto di lavoro non è da equiparare al licenziamento ingiustificato e non configura una fattispecie di recesso, e l'azione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3900 del 7 settembre 1977
«...considerazione del fatto che il venditore già aveva arbitrariamente preteso di subordinare la sua prestazione a modifiche dei patti inerenti al pagamento del prezzo. La S.C., premesso il principio di cui sopra ha ritenuto corretta la statuizione).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3700 del 10 agosto 1977
«Il risarcimento del danno è dovuto non per effetto del (solo) mero inadempimento, ma del pregiudizio patrimoniale da esso provocato. Se, pertanto, i predetti elementi perfezionativi della fattispecie si verificano a distanza di tempo, il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6537 del 23 marzo 2006
«La responsabilità del prestatore di opera intellettuale nei confronti del proprio cliente per negligente svolgimento dell'attività professionale presuppone la prova del danno e del nesso causale tra la condotta del professionista ed il danno del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4044 del 28 aprile 1994
«Il semplice, ancorché prolungato, silenzio del mandante non comporta l'estinzione del mandato, né la revoca tacita dello stesso a norma dell'art. 1724 c.c., comportando bensì, per l'incertezza circa la prosecuzione o non del mandato, il dovere del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16394 del 13 luglio 2010
«Il medico è tenuto al risarcimento del danno lamentato dal paziente non ogni qual volta si sia discostato dalle regole della buona pratica clinica od abbia omesso di informare adeguatamente il paziente stesso, ma soltanto allorché la violazione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 975 del 16 gennaio 2009
«In tema di responsabilità civile nell'attività medico-chirurgica, ove sia dedotta una responsabilità contrattuale della struttura sanitaria e/o del medico per l'inesatto adempimento della prestazione sanitaria, il danneggiato deve fornire la prova...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19133 del 23 settembre 2004
«In tema di responsabilità contrattuale del professionista medico, l'errore o l'omissione di diagnosi integrano di per sé l'inadempimento del professionista e, anche in presenza di un quadro clinico complesso per la gravità della patologia e le...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21973 del 19 ottobre 2007
«In relazione all'atto dell'autorità che costituisca impedimento della prestazione contrattuale, incidendo su un momento strumentale o finale della relativa esecuzione - cosiddetta factum principis deve escludersi, nel caso in cui si tratti di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3294 del 19 febbraio 2004
«L'art. 1218 c.c. pone espressamente a carico del debitore la prova che l'inadempimento è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile, prova che esige la dimostrazione dello specifico impedimento,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10261 del 4 agosto 2000
«In tema di inadempimento nelle obbligazioni, quando il creditore si sia contrattualmente impegnato a prestare la propria cooperazione al debitore affinché questi esegua la sua obbligazione nei tempi e nei modi pattuiti, sul debitore grava soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1024 del 10 febbraio 1984
«Il debitore, che non possa eseguire la prestazione dovuta a causa del comportamento di un soggetto estraneo al rapporto obbligatorio, può invocare la conseguente impossibilità della prestazione come motivo di esclusione della sua responsabilità,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3380 del 16 maggio 1983
«Consegue che, nell'interpretazione di detta intimazione, mentre va esclusa l'applicazione analogica dell'art. 1362 c.c., stante l'irrilevanza dell'intento perseguito dall'autore dell'atto, è invece ammissibile il ricorso (in via analogica) alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1019 del 19 febbraio 1986
«Pertanto, ove si tratti di notificazione a società munita di personalità giuridica, che venga invalidamente eseguita, a mani di persona diversa dal legale rappresentante, in un ufficio della destinataria che non sia qualificabile come sede, né...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 185 del 22 gennaio 1976
«Il principio secondo cui gli interessi sulle somme liquidate a titolo di risarcimento decorrono dalla data del verificarsi del danno trova applicazione soltanto in materia di responsabilità extracontrattuale, in quanto, ai sensi dell'art. 1219...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 95 del 12 gennaio 1972
«L'art. 1219 c.c., dopo aver nel primo comma premesso che il «debitore è costituito in mora mediante intimazione o richiesta fatta per iscritto», nel secondo comma stabilisce che «non è necessaria la costituzione in mora» tra l'altro «quando il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 535 del 21 gennaio 1999
«Ne consegue che in tali casi, alla scadenza del termine in cui il pagamento deve essere eseguito, si verifica la mora del debitore senza bisogno di intimazione ( mora ex re ), a norma dell'art. 1219, comma secondo, n. 3, c.c., e per effetto della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1734 del 12 aprile 1978
«L'art. 1219, n. 3 c.c., che esclude la necessità della costituzione in mora quando è scaduto il termine e la prestazione dev'essere eseguita nel domicilio del creditore, si applica soltanto quando l'adempimento non richieda alcuna collaborazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10184 del 16 maggio 2005
«L'offerta non formale può consistere in qualsiasi attività del debitore che costituisca manifestazione concreta di una seria volontà di pronto ed esatto adempimento, con conseguente esclusione della mora ai sensi dell'art. 1220 c.c. (nella specie,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7051 del 28 luglio 1997
«L'offerta di pagamento mediante assegno circolare da parte del debitore deve ritenersi eseguita secondo gli usi, non sussistendo alcun pericolo di mancanza della relativa provvista presso la banca obbligata al pagamento (che è autorizzata alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9374 del 21 aprile 2006
«Il principio della perpetuatio obligationis di cui all'art. 1221 c.c. riguarda solo la prestazione dedotta nel rapporto, nei limiti di quanto maturato e dovuto nel tempo di vigenza dell'obbligazione e non quest'ultima in quanto tale, poiché la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4791 del 1 marzo 2007
«A norma dell'art. 2043 c.c., ai prossimi congiunti di un soggetto in giovane età, deceduto in conseguenza del fatto illecito addebitabile ad un terzo (come nel caso di morte conseguente a sinistro stradale fondato su responsabilità altrui),...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14488 del 29 luglio 2004
«E come emerge ulteriormente: a ) dalla considerazione che il diritto di «non nascere » sarebbe un diritto adespota (in quanto ai sensi dell'art. 1 c.c. la capacità giuridica si acquista solamente al momento della nascita e i diritti che la legge...»