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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4983 del 8 febbraio 2010
«Il delitto di simulazione di reato non è configurabile se la condotta non è idonea a determinare il pericolo che venga iniziato un procedimento penale e, quindi, se il contenuto della denuncia appaia palesemente inverosimile ovvero la complessiva...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13109 del 25 marzo 2009
«Non è configurabile il delitto di simulazione di reato quando la perseguibilità d'ufficio del reato oggetto della denuncia simulata sia stata esclusa e la querela non sia stata presentata. (Fattispecie in cui è stato escluso il carattere di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5786 del 18 maggio 2000
«Ai fini della configurabilità della simulazione di reato, di cui all'art. 367 c.p., che, essendo un reato di pericolo, risulta integrato allorché la falsa denuncia di reato determini l'astratta possibilità di un'attività degli organi inquirenti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6156 del 19 giugno 1996
«Deve ritenersi integrato il presupposto oggettivo del reato di simulazione di reato quando la differenza tra il reato denunciato e quello realmente avvenuto investe non un certo numero di cose indiscriminatamente considerate, bensì cose la cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5364 del 28 maggio 1985
«Ai fini della sussistenza del delitto di simulazione di reato, di cui all'art. 367 c.p., non si richiede che sia stato concretamente instaurato un procedimento penale, ovvero siano state iniziate indagini di polizia giudiziaria aventi ad oggetto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9056 del 12 ottobre 1985
«È configurabile la simulazione di reato, ai sensi dell'art. 367 c.p., in caso di denuncia di un furto il quale sia stato realmente consumato, ma in ordine a beni in tutto o in parte diversi, sotto il profilo qualitativo, dagli oggetti di cui è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3374 del 8 marzo 1990
«È ammissibile il concorso tra i reati di autocalunnia e falsa testimonianza ex artt. 369 e 372 c.p., avendo essi una diversa obiettività giuridica, in quanto lesivi di interessi dell'attività giudiziaria di specie diversa.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44737 del 20 novembre 2003
«Commette autocalunnia e non favoreggiamento personale chi, pur di giovare al vero autore di un delitto che è stato già commesso, si addebita elementi, sia pure esclusivamente materiali del fatto, che lo espongono alla instaurazione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4934 del 18 aprile 1980
«Commette autocalunnia e non favoreggiamento personale chi, pur di giovare al vero autore di un delitto che è stato già commesso, si addebita elementi, sia pure esclusivamente materiali del fatto, che lo espongono all'instaurazione del procedimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3394 del 8 marzo 1990
«Il delitto di falso giuramento (spergiuro) della parte tutela l'interesse concernente il normale funzionamento dell'attività giudiziaria, che viene leso allorché le dichiarazioni giurate concernenti il fatto principale o le circostanze essenziali...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5306 del 5 maggio 1992
«In tema di falso giuramento della parte, la speciale causa di non punibilità prevista, per il caso di falso giuramento deferito d'ufficio, dall'art. 371, secondo comma, c.p. (la ritrattazione del falso prima che sulla domanda giudiziale venga...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15545 del 11 novembre 1989
«In tema di falso giuramento della parte, non è sostenibile dall'imputato la mancanza di dolo per essere stato indotto in errore dalla formula del giuramento, poiché, se egli riteneva che la formula presentava punti ambigui od oscuri o comunque non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 696 del 24 aprile 1993
«Soggetto attivo del delitto di false informazioni al pubblico ministero può essere soltanto colui che sia stato richiesto personalmente dal pubblico ministero di fornire informazioni ai fini delle indagini. Non è quindi, punibile a norma dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23767 del 29 maggio 2003
«Nel delitto di falsa perizia (art. 373 c.p.) che tutela il bene giuridico dell'ordinato svolgimento dell'attività giudiziaria, persona offesa è esclusivamente lo Stato-collettività in quanto il privato danneggiato della falsa perizia non è, sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 1109 del 1 giugno 1999
«Nei delitti contro l'amministrazione della giustizia, la persona offesa dal reato è lo Stato, e a questo può aggiungersi un'altra vittima quando nella struttura della fattispecie astratta vi sia anche la descrizione dell'aggressione alla sfera...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1096 del 21 aprile 1999
«Nei delitti contro l'amministrazione della giustizia deve essere considerata quale persona offesa del reato sia lo Stato, al quale la Costituzione attribuisce la funzione giurisdizionale come indefettibile componente della sovranità, sia quel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1438 del 14 febbraio 1986
«L'ipotesi delittuosa della immutazione artificiosa dello stato delle cose anteriormente all'inizio di un procedimento penale, di cui all'art. 374 c.p., richiede, sotto il profilo oggettivo, che venga apportata allo stato delle cose una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20454 del 15 maggio 2009
«In caso di favoreggiamento, l'esimente di cui all'art. 384 c.p. è applicabile anche quando lo stato di pericolo - per la libertà o per l'onore - sia stato cagionato volontariamente dall'agente. (Fattispecie in cui, dopo un incidente sul lavoro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41931 del 4 novembre 2003
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 374, primo comma c.p. (frode processuale), nella nozione di procedimento civile vanno compresi non solo il procedimento di cognizione e quello di esecuzione, ma anche i procedimenti cautelari...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9075 del 12 ottobre 1985
«In tema di reati previsti dall'art. 374 c.p., l'assoluta inidoneità dell'immutazione dei luoghi a generare la frode processuale si verifica solo quando la condotta è talmente grossolana da rivelare ictu oculi l'artificio, sì da togliere qualsiasi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10386 del 14 luglio 1989
«Qualora, invece, il pubblico funzionario prelevi il denaro o la cosa mobile e contestualmente li sostituisca con denaro dello stesso valore nominale o con cose aventi la medesima attitudine funzionale, viene a mancare l'elemento materiale del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15200 del 14 aprile 2011
«Nel delitto di falsa testimonianza il bene giuridico protetto è quello del normale svolgimento dell'attività giudiziaria, sicché il soggetto passivo del reato è soltanto lo Stato-collettività e non la persona che subisca eventuali danni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34595 del 7 settembre 2009
«Non è invocabile l'esimente dello stato di necessità nell'ipotesi in cui l'imputato abbia reso una falsa testimonianza in presenza di un pericolo non incombente, ma solo genericamente temuto, di un danno grave alla persona. (Nel caso di specie, in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 223 del 17 febbraio 1998
«Nei delitti contro l'amministrazione della giustizia persona offesa dal reato è lo Stato, e a questo può poi aggiungersi un'altra vittima, quando nella struttura della fattispecie astratta vi sia anche la descrizione dell'aggressione alla sfera...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2285 del 8 ottobre 1997
«Il delitto di falsa testimonianza è reato contro l'amministrazione della giustizia e pertanto parte offesa principale va considerato innanzitutto lo Stato. La norma contenuta nell'art. 372 c.p. tutela però anche l'interesse del privato leso dalla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2853 del 30 luglio 1997
«Poiché la persona offesa dal delitto di falsa testimonianza va individuata esclusivamente nello Stato, titolare dell'interesse cui la norma è finalizzata, e non anche nel privato che si ritenga danneggiato dalla falsità, quest'ultimo non è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19802 del 9 maggio 2009
«Integra il reato di false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria non solo la falsa diagnosi di patologie inesistenti, ma anche la falsa diagnosi di una maggiore gravità di patologie esistenti. (Fattispecie in cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42928 del 2 dicembre 2010
«Sussiste la causa di giustificazione dello stato di necessità nell'ipotesi in cui il soggetto che abbia reso alla polizia giudiziaria sommarie informazioni, in ordine agli autori di un reato oggetto di investigazioni, successivamente le ritratti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14964 del 27 marzo 2004
«La falsità della dichiarazione sostitutiva di notorietà allegata all'istanza per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato, per comprovare lo stato di non abbienza, integra il delitto di falsità ideologica commessa dal privato in atto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1789 del 18 settembre 1998
«Nella fattispecie criminosa di cui all'art. 374 bis c.p., l'elemento oggettivo si riferisce all'attività di documentazione, risultante da certificati o da atti, di circostanze non rispondenti al vero e richiede che la suddetta attività...»