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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24081 del 13 giugno 2001
«Dev'essere dichiarato inammissibile il ricorso avanti la Corte di cassazione presentato dalla parte civile avverso la sentenza con cui la corte di appello dichiara la nullità della sentenza di primo grado e individua il diverso giudice competente,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12613 del 5 novembre 1999
«Poiché l'art. 576 c.p.p. limita il potere di impugnazione della parte civile ai capi delle sentenze di condanna che riguardano l'azione civile nonché alle sentenze di proscioglimento pronunciate nel giudizio, è inammissibile — per il principio di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33093 del 4 ottobre 2006
«L'abrogazione dell'art. 577 c.p.p. disposta dall'art. 9 della L. n. 46 del 2006 non produce effetti sulla ammissibilità dell'appello avverso la sentenza relativa ai reati di ingiuria e diffamazione che, al momento della entrata in vigore della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5697 del 6 febbraio 2003
«Nel giudizio di cassazione, la soccombenza di tutte le parti private ricorrenti comporta la loro condanna solidale al pagamento delle spese processuali, a nulla rilevando che esse siano portatrici di interessi contrastanti, trattandosi di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2655 del 27 gennaio 2004
«La competenza funzionale del tribunale di sorveglianza stabilita dal combinato disposto degli artt. 579, comma 2, e 680, comma 2, c.p.p. per il caso di impugnazione contro le sole disposizioni della sentenza che riguardino misure di sicurezza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42810 del 18 dicembre 2002
«In tema di giudizio abbreviato, quando l'imputato propone appello contro la sentenza di condanna, l'eventuale ricorso per cassazione proposto dal pubblico ministero si converte in appello in applicazione dell'art. 580 c.p.p., ma conserva la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13294 del 18 novembre 1999
«In ipotesi di conversione del ricorso per cassazione in appello, prevista dall'art. 580 c.p.p., devono essere osservate le norme che disciplinano il giudizio di appello: non deve, pertanto, la corte di merito, limitarsi a effettuare il solo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10558 del 7 ottobre 1998
«Il principio sancito dall'art. 580 c.p.p. — secondo il quale se, contro la stessa sentenza sono proposti mezzi d'impugnazione diversi, il ricorso per cassazione si converte in appello — non può operare se l'appello sia stato dichiarato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7940 del 7 luglio 1998
«Il principio stabilito dall'art. 580 c.p.p., secondo cui quando contro la stessa sentenza sono proposti mezzi di impugnazione diversi, il ricorso per cassazione si converte nell'appello, non è derogato per quei procedimenti speciali per i quali il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5059 del 17 maggio 1996
«Il principio, fissato dall'art. 580 c.p.p., secondo il quale, quando siano proposti mezzi di impugnazione diversi contro la stessa sentenza, il ricorso per cassazione si converte nell'appello, trova applicazione anche nel caso in cui l'imputato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2446 del 16 gennaio 2008
«La conversione del ricorso per cassazione in appello opera anche con riferimento alla proposizione di rimedi eterogenei contro la sentenza relativa ad un unico capo di imputazione (In motivazione, la S.C., analizzando la portata dell'art. 580...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4074 del 4 dicembre 2002
«In seguito alla modifica dell'art. 593, comma 3, c.p.p. ad opera dell'art. 13 della legge 26 marzo 2001, n. 128 - che ha ripristinato l'appellabilità delle sentenze di condanna per tutti i delitti - nell'ipotesi in cui sia stato presentato ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4095 del 31 marzo 1999
«È manifestamente infondata l'eccezione di illegittimità costituzionale dell'art. 580 c.p.p. sollevata, in riferimento agli artt. 3 e 111 Cost., nella parte in cui, prevedendo la conversione del ricorso per cassazione in appello in caso di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2620 del 27 febbraio 1998
«La eventuale inammissibilità del ricorso per cassazione del pubblico ministero (nella specie, dedotta dall'imputato sotto il profilo che si sarebbe trattato di valutazioni di merito) avverso una sentenza pronunciata col rito abbreviato non è di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 968 del 8 gennaio 1996
«Quando, a seguito di giudizio abbreviato, il P.M. abbia proposto ricorso per cassazione e l'imputato appello, l'impugnazione del P.M. ai sensi dell'art. 580 c.p.p., si converte in appello, ma ciò non facoltizza il P.M. a proporre questioni non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9910 del 27 settembre 1995
«In tema di giudizio abbreviato, quando il pubblico ministero può proporre appello per alcuni capi e ricorso per cassazione per altri capi della sentenza, si impone la proposizione del primo mezzo di gravame anche in relazione ai capi suscettibili...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32668 del 2 ottobre 2006
«In tema di ricorso per cassazione, la mancata autenticazione, ad opera del difensore iscritto nell'apposito albo, della sottoscrizione del ricorso, proposto personalmente dalla parte e spedito tramite servizio postale, ne determina l'inammissibilità.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38141 del 6 ottobre 2008
«Alla declaratoria dell'inammissibilità del ricorso per cassazione, perché presentato personalmente dalla parte per posta, senza la autenticazione della sottoscrizione richiesta dall'art. 583, comma terzo c.p.p., non consegue la condanna al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 188 del 13 gennaio 1994
«Poiché l'autenticazione della sottoscrizione della parte privata che proponga personalmente ricorso per cassazione è, a tutti gli effetti, «funzione di difensore», per l'esercizio di essa è richiesta — a pena d'inammissibilità del ricorso proposto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7967 del 24 agosto 1993
«Per il combinato disposto degli artt. 583, terzo comma, 591, primo comma, lettera c), 613 c.p.p. e 39 att., nella fase di avvio del giudizio in cassazione per «difensore» non può che essere inteso l'avvocato legittimato ad esercitare l'attività...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30980 del 30 luglio 2007
«In materia di impugnazioni, l'omessa notificazione all'imputato del ricorso per cassazione proposto dalla parte civile non dà luogo all'inammissibilità del gravame, né impone di dare corso alla notifica non eseguita, quando risulti, in capo al...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4 del 8 febbraio 2001
«Ne discende che, non potendo essere considerata in alcun caso atto abnorme, la predetta ordinanza non è impugnabile autonomamente, ma solo congiuntamente alla sentenza, a norma dell'art. 586 c.p.p., e che, conseguentemente, il ricorso per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1453 del 5 maggio 2000
«È autonomamente ed immediatamente impugnabile con il ricorso per cassazione l'ordinanza con la quale la corte d'appello, nel corso dell'udienza e prima dell'apertura del dibattimento di secondo grado, abbia dichiarato l'inammissibilità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6316 del 25 maggio 1992
«È inammissibile il ricorso per cassazione proposto contro la sentenza, quando il ricorrente si limiti a denunciare l'illegittimità dell'ordinanza che lo ha dichiarato contumace, in quanto, a norma dell'art. 586, comma 1, c.p.p., l'impugnazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4821 del 28 aprile 1992
«Nel caso in cui i motivi prospettati dal ricorrente riguardino esclusivamente la dichiarazione di contumacia e non anche la sentenza di applicazione della pena richiesta, pure impugnata, la Corte di cassazione si trova di fronte non già a due...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30347 del 26 luglio 2007
«L'effetto estensivo dell'impugnazione, in caso di accoglimento di un motivo di ricorso per cassazione non esclusivamente personale perché relativo all'oggettiva inutilizzabilità degli esiti delle intercettazioni telefoniche, su cui la sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2349 del 19 gennaio 2006
«L'art. 587 comma primo c.p.p., che consente al coimputato non impugnante (o che abbia proposto impugnazione inammissibile) di partecipare al procedimento di impugnazione promosso da altro imputato, giovandosi della impugnazione di quest'ultimo,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21641 del 6 maggio 2004
«Avverso quest'ultima ordinanza, uno dei coindagati proponeva istanza di riesame, e successivamente ricorso per cassazione, in esito al quale la Corte annullava senza rinvio l'ordinanza del tribunale e dichiarava, conseguentemente, l'inefficacia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6810 del 12 luglio 1997
«L'effetto estensivo di cui all'art. 587 c.p.p. non opera nel senso di una riammissione nei termini prescritti per l'impugnazione, ma intende assicurare soltanto la par condicio degli imputati che si trovino in situazioni identiche; ne consegue che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 356 del 14 gennaio 2000
«In altri termini, essendo venuto meno l'oggetto sostanziale del rapporto processuale penale, e cioè il nesso tra un fatto penalmente rilevante e l'accusato (imputazione-imputato), tale declaratoria è necessariamente pregiudiziale rispetto ad ogni...»