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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3056 del 19 febbraio 1996
«Pertanto, non viola il principio del tantum devolutum il giudice che, annullando il provvedimento di sospensione dei termini di custodia cautelare, in quanto già scaduti, disponga, con la scarcerazione, altre misure cautelari, ai sensi dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1740 del 16 giugno 1992
«...non possono riproporsi, neppure tramite lo strumentale ricorso all'istituto della revoca previsto all'art. 299 dello stesso codice, le medesime deduzioni avverso il provvedimento generico di custodia cautelare già rigettate in sede di riesame.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1613 del 24 aprile 1995
«Gli elementi in base ai quali il tribunale deve decidere sull'appello proposto, ex art. 310 c.p.p., avverso il rigetto della richiesta di revoca della misura cautelare, devono essere quelli già entrati nella sfera di disponibilità del giudice che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 617 del 29 marzo 1994
«...del pubblico ministero nell'esercizio dell'azione penale) può assumere l'eventuale erronea provenienza di richiesta di proroga dei termini di custodia cautelare da parte di magistrato facente parte della direzione distrettuale antimafia.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 743 del 25 marzo 1995
«Qualora venga proposto un mezzo d'impugnazione avverso un provvedimento che incide sulla libertà personale di più coindagati, e tale impugnazione venga proposta solo da alcuni di questi, l'eventuale accoglimento del gravame, con il conseguente...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11420 del 11 marzo 2003
«...con cui il Gip abbia disposto una misura coercitiva meno afflittiva di quella richiesta dallo stesso P.M. (Nella specie è stata applicata la misura cautelare dell'obbligo di dimora anziché quella della custodia in carcere, richiesta dal P.M.).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3677 del 16 luglio 1998
«...pretesa da sanzionare con l'inammissibilità. (Fattispecie in cui era stato proposto ricorso per cassazione ex art. 311 c.p.p. avverso provvedimento del Gip di reiezione di istanza di scarcerazione per decorrenza dei termini di custodia cautelare).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1739 del 27 marzo 1997
«Il provvedimento con cui il giudice (nella specie, dell'udienza preliminare) revoca la precedente ordinanza cautelare ed applica la misura dell'obbligo di dimora non può qualificarsi come provvedimento che applica una misura coercitiva, ma come...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2794 del 5 giugno 1996
«In tema di sequestro conservativo, poiché deve ritenersi che l'ordinamento processuale vigente non prevede la revoca di tale misura cautelare reale, è abnorme l'ordinanza con la quale il tribunale si pronuncia nel merito sull'appello avverso il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3698 del 23 agosto 1994
«Non è ammesso il ricorso immediato per cassazione avverso il rigetto della richiesta del pubblico ministero di emissione di ordine di custodia cautelare, poiché l'art. 311, comma 2, c.p.p. limita tale impugnazione a favore dell'imputato e nei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4379 del 26 novembre 1993
«L'ordinanza in tema di sostituzione della misura cautelare personale (nella specie, di diniego di sostituzione con gli arresti domiciliari della custodia cautelare in carcere) è soggetta ad appello a norma dell'art. 310 c.p.p., e non a ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3310 del 26 gennaio 2012
«La richiesta di giudizio immediato può essere presentata dal pubblico ministero nei confronti dell'imputato in stato di custodia cautelare dopo la conclusione del procedimento dinanzi al tribunale del riesame e prima ancora che la relativa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3968 del 19 novembre 1994
«...situazione denunciata come illegittima o pregiudizievole della parte. (Nella fattispecie si trattava di ricorso per cassazione proposto avverso ordinanza del tribunale del riesame in tema di misure coercitive alternative alla custodia cautelare.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2411 del 29 agosto 1994
«Se è vero che il principio secondo cui la revoca (e — a fortiori — pure la cessazione) della misura cautelare personale, intervenuta nel corso del procedimento incidentale di riesame o, comunque, di impugnazione del provvedimento con il quale la...»
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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 4348 del 21 novembre 1996
«È inammissibile il ricorso per saltum avverso un'ordinanza applicativa della custodia cautelare per carenza di motivazione in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari. Nel ricorso ex art. 611 c.p.p. la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20300 del 27 maggio 2010
«In tema di riesame, l'illegittima compressione del diritto di difesa, derivante dal rifiuto o dall'ingiustificato ritardo del pubblico ministero nel consentire al difensore, prima del loro deposito ai sensi del quarto comma dell'art. 268 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 333 del 28 febbraio 1998
«Qualora nei confronti di soggetto sottoposto in via provvisoria alla misura di sicurezza del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario, ai sensi degli artt. 312 e 313 c.p.p., venga disposta la proroga dei termini di custodia cautelare ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1274 del 11 aprile 1997
«Il diniego della sostituzione della custodia cautelare in carcere con quella in luogo di cura, prevista dall'art. 286 c.p.p., nei confronti di soggetto ritenuto affetto da infermità di mente non può essere giustificato sulla base della ritenuta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1730 del 21 febbraio 1995
«A norma dell'art. 313, comma 3, c.p.p., il rimedio esperibile avverso la provvisoria esecuzione della misura di sicurezza del ricovero in casa di cura e custodia disposta ai sensi dell'art. 206 c.p., è quello previsto in materia di custodia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3976 del 15 dicembre 1992
«...misure di sicurezza, richiama soltanto l'art. 294 e non anche l'art. 302 e, per un altro verso, l'equiparazione della misura di sicurezza alla custodia cautelare, stabilita dall'art. 313, terzo comma, vale unicamente ai fini dell'impugnazione.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2509 del 20 gennaio 2010
«Non può dar luogo al riconoscimento della riparazione per ingiusta detenzione il fatto che il soggetto che ha subito custodia cautelare sia stato poi condannato, in esito al giudizio di merito, ad una pena condizionalmente sospesa, atteso che...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1577 del 14 gennaio 2008
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, ai fini dell'accertamento circa la sussistenza della condizione ostativa (art. 314 comma secondo c.p.p.) per aver l'indagato dato causa per colpa grave alla custodia cautelare, il giudice deve...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26368 del 9 luglio 2007
«...riqualificazione del fatto all'esito del dibattimento, con conseguente derubricazione del reato contestato nell'incidente cautelare in altro meno grave, i cui limiti edittali di pena non avrebbero consentito l'applicazione della misura custodiale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26873 del 20 luglio 2005
«...se non dipendente dalla mancanza delle condizioni previste dagli artt. 273 e 280 c.p.p., deve ritenersi suscettibile di dar luogo al suddetto diritto anche la riscontrata tardività del provvedimento di proroga della custodia cautelare. (Mass.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2 del 28 febbraio 1992
«...limiti previsti dall'art. 245, comma 2 lett. g) disp. trans. Esso, pertanto, non si applica quando, al momento dell'entrata in vigore del nuovo codice, sia stato esaurito il procedimento nell'ambito del quale è stata sofferta la custodia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36907 del 8 ottobre 2007
«...e non già nel corso del giudizio cautelare. (Fattispecie relativa alla derubricazione del reato contestato in altro per il quale, in ragione della pena edittale massima, non era consentita l'adozione della misura custodiale carceraria).»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 25084 del 19 luglio 2006
«Non è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 314, commi primo e quarto, c.p.p. — per contrasto con gli artt. 76 e 77 Cost. in relazione alla non fedele attuazione della direttiva di cui all'art. 2, comma...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 19305 del 24 aprile 2003
«Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione ai sensi dell'art. 314, comma 2 c.p.p., conseguente all'emissione o al mantenimento della custodia cautelare in violazione degli artt. 273 e 280 del codice di rito, non viene meno se il processo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4149 del 28 gennaio 2002
«...dalla sopravvivenza del procedimento in relazione alle prime e dalla possibilità, per esse, del sopravvenire di condanna con il conseguente meccanismo di imputazione del periodo di custodia cautelare sofferto alla pena definitiva inflitta.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3488 del 29 novembre 1999
«Dall'art. 314, comma 4, c.p.p., in base al quale il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione è escluso per quella parte della custodia cautelare che sia computata ai fini della determinazione della pena, può dedursi anche il principio...»