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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10684 del 13 ottobre 1995
«Pertanto, nel caso in cui il giudice dell'esecuzione abbia dichiarata inammissibile l'offerta di aumento del sesto fatto da un terzo ed il relativo provvedimento sia stato comunicato al debitore esecutato, quest'ultimo, se vuole sostenere la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10028 del 9 ottobre 1998
«Quando, invece, il giudice dell'esecuzione si limita ad adottare i provvedimenti in cui il processo esecutivo si articola, ancorché in ipotesi sia stato sollecitato a pronunziarsi sulla mancanza del diritto della parte istante a procedere ad...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10713 del 14 dicembre 1994
«Ai fini dell'esecuzione forzata degli obblighi di fare o di non fare, il verbale di conciliazione giudiziale non costituisce titolo esecutivo — e la questione può essere rilevata d'ufficio anche in cassazione — ai sensi dell'art. 612 c.p.c., il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6381 del 14 luglio 1997
«Alla dichiarazione di illegittimità del provvedimento di assegnazione del lavoratore a mansioni non equivalenti a quelle precedentemente svolte consegue la condanna del datore di lavoro ad adibire nuovamente il dipendente alle precedenti mansioni,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18761 del 7 agosto 2013
«Ne consegue, pertanto, che il motivo di opposizione agli atti esecutivi proposto nel corso del processo è inammissibile, a prescindere dal fatto che attenga ad un vizio dello stesso atto opposto e che comporti identico "petitum" di annullamento (o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5636 del 24 giugno 1997
«Pertanto, qualora la prova per testi, nel giudizio di rinvio conseguente all'annullamento della pronuncia di merito da parte della S.C., risulti non più ammissibile per effetto delle preclusioni già verificatesi ed accertate nel corso del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8043 del 22 maggio 2003
«Ne consegue che la parte opponente che abbia visto accogliere l'opposizione e revocare il decreto senza, peraltro, che il primo giudice abbia emesso il conseguente provvedimento restitutorio, ha l'onere non già di gravare in via incidentale la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2387 del 19 aprile 1982
«L'inammissibilità od improponibilità dell'opposizione avverso il decreto ingiuntivo non osta a che l'opposizione medesima produca gli effetti di un ordinario atto di citazione, nel concorso dei requisiti previsti dagli artt. 163 e 163 bis c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10687 del 20 maggio 2005
«L'ordinanza con la quale il giudice dell'opposizione a decreto ingiuntivo, senza dichiararlo nullo, prendendo atto dell'adesione dell'opposto all'eccezione dell'opponente di incompetenza territoriale del giudice che lo ha emesso, dispone la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5626 del 17 ottobre 1988
«Con riguardo alle azioni di nunciazione nei confronti della pubblica amministrazione, sussiste la giurisdizione del giudice ordinario, qualora, in relazione al petitum sostanziale della sottostante pretesa di merito, la domanda risulti diretta a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40823 del 20 ottobre 2004
«Allorché, nelle more tra la pronuncia della sentenza di condanna oggetto di ricorso per cassazione e la trattazione di quest'ultimo, sia intervenuta una modificazione legislativa che abbia condotto alla parziale abolizione del reato al quale la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4861 del 21 aprile 1988
«Il grado d'incidenza della malattia sulla capacità d'intendere e di volere deve essere valutato in concreto e non con richiami a classificazioni scientifiche enunciate in astratto, poiché le malattie mentali hanno portata diversa sui singoli...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5416 del 17 maggio 1991
«Con riferimento alla dichiarazione di abitualità nel reato, l'applicazione dell'art. 103 c.p., in sostituzione del contestato art. 102 stesso codice, determina mancanza di correlazione tra la contestazione e la pronuncia, che impone l'annullamento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9575 del 8 novembre 1996
«Pertanto l'imputato, tratto a giudizio per rispondere di un reato punibile con pena — solo o anche — pecuniaria, deve svolgere ogni difesa anche in relazione al possibile aumento fino al triplo del massimo della pena edittale, mentre alla accusa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4066 del 7 aprile 1994
«In tema di impugnazioni, il semplice riferimento, nell'atto di appello, all'art. 133 bis c.p., senza indicazioni né generiche né specifiche degli elementi dai quali il giudice dell'appello dovrebbe desumere che la pena pecuniaria inflitta dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9349 del 19 ottobre 1985
«In tema di pagamento rateale della multa o dell'ammenda, di cui all'art. 133 ter c.p., introdotto dall'art. 100, L. 24 novembre 1981, n. 689, sulle modifiche al sistema penale, il giudice di merito, nel concedere o negare tale agevolazione nel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11856 del 4 dicembre 1995
«La morte dell'imputato, intervenuta successivamente alla proposizione del ricorso per cassazione, impone l'annullamento senza rinvio della sentenza, per estinzione del reato, con l'enunciazione della relativa causale nel dispositivo, risultando...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 133 del 8 gennaio 2003
«In caso di unificazione di più misure di sicurezza, l'assorbimento della misura meno grave in quella più grave non ne comporta l'estinzione, ma ne determina soltanto una diversa durata o la trasformazione in un'altra di specie diversa in base ai...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3946 del 13 gennaio 2000
«Peraltro, considerata la natura di reato composto in senso lato del reato di oltraggio, il fatto residuo va qualificato come minaccia aggravata dalla qualità di pubblico ufficiale — ex art. 61, n. 10, c.p. — della persona offesa dal reato, e, così...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9074 del 6 marzo 2010
«Integra il reato di cui all'art. 340 c.p. l'interruzione delle operazioni elettorali presso i seggi in modo da turbarne la regolarità, atteso che il servizio elettorale è servizio pubblico nel senso inteso dalla norma incriminatrice citata....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1789 del 18 settembre 1998
«Qualora, invece, l'utilizzazione giudiziaria non emerga dall'atto in ragione del suo contenuto espresso, ma abbia costituito comunque la finalità che l'autore consapevolmente abbia inteso dare al documento, allo scopo di stabilire se ricorra la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1289 del 8 febbraio 1985
«...adeguata motivazione, in base all'accertamento di un grado qualificato di pericolosità sociale, più intenso di quello presunto dalla legge. L'omissione di tale motivazione costituisce vizio della sentenza che ne determina l'annullamento sul punto.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11675 del 24 novembre 1994
«In tal modo sono delineati gli estremi della ipotesi di reato permanente, perdurando la condotta antigiuridica per tutto il tempo in cui la stessa si pone come ostacolo all'accertamento fiscale a norma dell'art. 43 citato, D.P.R. n. 600 del 1973....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3434 del 8 aprile 1993
«Il presupposto della non persistenza delle conseguenze dannose e pericolose del reato eliminabili dal contravventore è richiesto per essere ammessi all'oblazione discrezionale prevista dall'art. 162 bis c.p. per le contravvenzioni punite con pena...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17480 del 19 maggio 2006
«Pertanto, nel caso in cui la modifica intervenuta renda possibile l'applicazione del beneficio, il giudice di legittimità, investito della questione, deve disporre l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata per consentire la necessaria...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7467 del 6 luglio 1995
«Tale riconoscimento si ottiene, per i marchi esteri, attraverso la registrazione presso l'ufficio internazionale per la proprietà industriale, che comporta l'equiparazione a quelli registrati direttamente in Italia. (Fattispecie relativa ad...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16010 del 28 aprile 2005
«In tema di falsità ideologica, l'incompetenza relativa del pubblico ufficiale — ravvisabile allorché l'atto sia compiuto da un pubblico ufficiale facente parte dell'organo cui la norma attribuisce il relativo potere, ma privo di specifiche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4532 del 20 aprile 1994
«...mancanza di luce dall'esterno e la chiusura della porta d'ingresso dell'appartamento attraverso il portone a vetri dello stabile. La Suprema Corte ha proceduto all'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna, perché il fatto non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10653 del 22 maggio 2015
«L'art. 184, secondo comma, cod. civ., il quale prevede, senza deroga alcuna, la prescrizione annuale dell'azione di annullamento degli atti di disposizione di beni immobili o mobili registrati compiuti da un coniuge senza il necessario consenso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17977 del 1 settembre 2011
«Ai fini della sussistenza della incapacità di intendere e di volere, costituente causa di annullamento del negozio (nella specie, dimissioni), non occorre la totale privazione delle facoltà intellettive e volitive, essendo sufficiente la...»