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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10816 del 21 ottobre 2000
«Ai fini della configurabilità del reato di esercizio abusivo di una professione, non rileva — considerata l'indisponibilità dell'interesse protetto dalla norma incriminatrice — l'assenza di scopo di lucro nell'autore o il movente di carattere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41692 del 9 ottobre 2013
«L'adesione del vice procuratore onorario all'astensione dalle udienze proclamata da un organo rappresentativo della magistratura onoraria sospende il decorso dei termini della prescrizione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6465 del 21 maggio 1980
«I permessi di colloqui di privati con detenuti rilasciati dal procuratore della Repubblica non sono atti pubblici, ma autorizzazioni amministrative, rimuovendo l'ostacolo che lo stato d'isolamento dal mondo esterno, in cui i detenuti si trovano,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24866 del 21 giugno 2011
«Integra il delitto di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.), la condotta di colui che, in sede di autocertificazione indirizzata al Consiglio superiore della magistratura e preordinata ad ottenere la nomina a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1557 del 5 aprile 1978
«L'esposizione o pubblicazione dell'immagine altrui è abusiva, ai sensi ed agli effetti degli artt. 10 c.c., 96 e 97 della L. 22 aprile 1941, n. 633 sul diritto d'autore, non soltanto quando avvenga senza il consenso della persona, o senza il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15888 del 11 luglio 2014
«L'accettazione tacita di eredità - pur potendo avvenire attraverso "negotiorum gestio", cui segua la successiva ratifica del chiamato, o per mezzo del conferimento di una delega o dello svolgimento di attività procuratoria - può tuttavia desumersi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4323 del 10 maggio 1997
«La Corte Suprema, in applicazione del principio di cui in massima, ed in accoglimento del ricorso proposto dal Procuratore generale territorialmente competente, ha annullato con rinvio la sentenza con la quale la Corte d'appello, ritenendo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29490 del 22 luglio 2011
«La riabilitazione presuppone che il soggetto abbia dato prova di effettivo e completo ravvedimento, dimostrando di avere tenuto un comportamento privo di qualsivoglia atteggiamento trasgressivo ed aver intrapreso uno stile di vita rispettoso dei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3588 del 27 ottobre 1993
«L'effetto dell'estinzione della pena — previsto dall'ultimo comma dell'art. 47 dell'ordinamento penitenziario quale conseguenza dell'effetto positivo del periodo di affidamento in prova al servizio sociale — deve essere rapportato alla sola pena...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10851 del 17 dicembre 1996
«Atteso il principio secondo il quale l'ufficio del procuratore della Repubblica si incarna in tutti i suoi componenti, senza che occorra, verso i terzi, una delega formale del titolare, è da escludere che costituisca causa di nullità del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 241 del 1 febbraio 2000
«Parte offesa del reato di omissione di atti di ufficio, di cui al primo comma dell'art. 328 c.p., è l'ente pubblico e non la persona fisica del titolare di un suo organo al momento del fatto: a quest'ultimo, pertanto, non compete l'avviso relativo...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 45 del 10 gennaio 1986
«In caso di truffa ai danni di un ente locale gestore diretto di una casa da gioco, pur avendo l'attività inerente alla gestione natura esclusivamente privatistica, è ravvisabile l'aggravante del fatto commesso a danno dello Stato o di un altro...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37435 del 23 settembre 2004
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, integra l'esimente putativa dell'esercizio del diritto di cronaca (art. 51 c.p.) il controllo della notizia attraverso il riferimento a fonti di sicura qualità ed affidabilità, che trova attuazione allorché...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18494 del 14 maggio 2010
«Integra il delitto di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice la condotta di colui che, per sottrarre i propri beni all'adempimento degli obblighi civili nascenti da una sentenza di condanna, cede gli stessi ad un fondo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21355 del 15 maggio 2003
«La bolletta doganale di importazione ha natura di atto pubblico e costituisce fattispecie documentale a formazione progressiva in quanto trae origine dalla dichiarazione di parte — formata dall'interessato e presentata nei modi e alle condizioni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22203 del 3 giugno 2008
«Integra il delitto di falsità ideologica in atto pubblico commessa dal pubblico ufficiale (art. 479 c.p. ), la condotta di colui che, in qualità di procuratore della Repubblica, ancorché sospeso da tali funzioni, appone una data anteriore a quella...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16195 del 3 maggio 2002
«In tema di diffamazione attribuita ad un parlamentare, non sussistono i presupposti di fatto per sollevare, da parte dell'A.G., conflitto di attribuzione a fronte di una delibera di insindacabilità emessa, ai sensi dell'art. 68 comma primo della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12747 del 3 dicembre 1998
«In tema di diffamazione (nella specie in danno del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, dott. Caselli), è corretto ritenere l'offensività, per un uomo prima che per un magistrato, di frasi che attribuiscono fatti specifici...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16274 del 31 luglio 2015
«In tema di rappresentanza processuale, il potere rappresentativo, con la correlativa facoltà di nomina dei difensori e conferimento di procura alla lite, può essere riconosciuto soltanto a colui che sia investito di potere rappresentativo di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21889 del 27 ottobre 2015
«In tema di rappresentanza sostanziale nel processo, va esclusa la sussistenza dei presupposti per la nomina di un curatore speciale in caso di domanda di pagamento proposta dall'unico procuratore speciale di una società in liquidazione e del...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 5343 del 18 marzo 2015
«Il difetto di legittimazione processuale della persona fisica, che agisca in giudizio in rappresentanza di un ente, può essere sanato, in qualunque stato e grado del giudizio (e, dunque, anche in appello), con efficacia retroattiva e con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27041 del 12 novembre 2008
«In virtù del provvedimento di distrazione delle spese processuali in favore del difensore con procura della parte vittoriosa (art. 93 c.p.c. ), si instaura, fra costui e la parte soccombente, un rapporto autonomo rispetto a quello fra i...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3249 del 19 aprile 1990
«Nel caso in cui il resistente, vittorioso nel giudizio di cassazione, abbia nel controricorso conferito la procura ad un avvocato e ad un procuratore legale, entrambi firmatari del controricorso, la richiesta distrazione delle spese (art. 93...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1907 del 22 marzo 1984
«Ai fini della pronuncia sulla distrazione delle spese, l'art. 93 c.p.c., ove la parte abbia avuto più difensori, non richiede necessariamente la concorrenza, quale cobeneficiario della distrazione stessa, del procuratore costituito con gli altri...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11370 del 17 giugno 2004
«La legittimazione a proporre impugnazione in relazione all'entità della liquidazione delle spese spetta unicamente alla parte rappresentata e non anche al difensore che ne abbia a suo tempo chiesto l'attribuzione, con la conseguenza che, in caso...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8458 del 2 agosto 1995
«Il procuratore distrattario è parte limitatamente al capo di pronuncia con il quale gli sono state attribuite le spese ed alle censure che investono specificamente e direttamente tale capo; egli pertanto è legittimato a partecipare in proprio al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11377 del 3 giugno 2015
«In tema di contratto stipulato da "falsus procurator", la deduzione del difetto o del superamento del potere rappresentativo e della conseguente inefficacia del contratto, da parte dello pseudo rappresentato, integra una mera difesa, atteso che la...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., sentenza n. 21428 del 10 ottobre 2014
«Le comunicazioni di cancelleria sono validamente eseguite anche in forme equipollenti a quelle previste dagli artt. 136 cod. proc. civ. e 45 disp. att. cod. purché sia certa l'avvenuta consegna e la precisa individuazione del destinatario, il cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10268 del 28 maggio 2004
«La legittimazione a presentare l'istanza di notificazione di un atto spetta, ai sensi dell'art. 137 c.p.c., alla parte, ad un suo procuratore, al difensore munito di mandato. Ne consegue che risulta affetta da inesistenza la notificazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 164 del 5 gennaio 2005
«L'attività di impulso del procedimento notificatorio, consistente essenzialmente nella consegna dell'atto da notificare all'ufficiale giudiziario, può dal soggetto legittimato (che l'art. 137 c.p.c. individua nella parte, alla quale peraltro si...»