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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 807 del 7 aprile 1999
«In tema di gravi indizi di colpevolezza necessari per l'adozione di misura cautelare, deve ritenersi viziata la motivazione del provvedimento che, nell'apprezzamento della attendibilità intrinseca di chiamante in correità, ritenga la credibilità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1736 del 24 giugno 1992
«La suddetta norma non prevede, dunque, che il tribunale del riesame possa, per qualsiasi motivo, rinviare gli atti per nuovo esame al Gip che ha pronunciato l'ordinanza e poiché nell'ampio concetto di riforma dell'ordinanza rientra anche quello di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 16 febbraio 1995
«...proposizione prima della notificazione al difensore dell'avviso di deposito dell'ordinanza di custodia cautelare -e richieda, insieme, la trasmissione degli atti occorrenti per la decisione sull'istanza medesima, non è ricorribile per cassazione.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1006 del 30 aprile 1997
«...reato per il quale sia consentita dall'ordinamento la compressione del bene primario della libertà personale. (Fattispecie di contravvenzione di scommesse clandestine relative al gioco del calcio, per cui non è consentita la custodia cautelare).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40473 del 13 novembre 2001
«...l'effettiva conoscenza del provvedimento cautelare ed a dare luogo, quindi, al decorso del termine di dieci giorni entro il quale lo stesso difensore, ai sensi dell'art. 309, comma 3, c.p.p., può autonomamente avanzare altra richiesta di riesame.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7614 del 2 marzo 2006
«L'omessa o tardiva trasmissione al Tribunale del riesame dei verbali di sommarie informazioni testimoniali, espressamente menzionati nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.i.p., determina la perdita di efficacia del provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1720 del 5 agosto 1999
«L'inosservanza dei termini stabiliti per lo svolgimento e la conclusione del procedimento di riesame, se non dedotta o rilevata prima che la decisione adottata all'esito di detto procedimento sia divenuta definitiva, non può essere più dedotta o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41256 del 27 ottobre 2009
«Il mancato rilascio al difensore dell'indagato delle registrazioni di conversazioni o comunicazioni intercettate utilizzate ai fini dell'adozione di ordinanza di custodia cautelare, anche se non depositate, non rientra tra le cause di inefficacia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4986 del 14 dicembre 1998
«In sede di impugnazione della ordinanza cautelare, la sanzione della inefficacia della misura non scaturisce in ogni caso di incompleta trasmissione degli atti al tribunale del riesame (o dell'appello), ma solo quando i detti atti, comprensivi dei...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2393 del 30 dicembre 1997
«La mancata trasmissione al tribunale del riesame, da parte dell'autorità giudiziaria procedente, nel termine di cui al comma quinto dell'art. 309 c.p.p., dell'ordinanza applicativa della custodia cautelare non comporta la perdita di efficacia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2119 del 9 ottobre 1998
«L'art. 302 c.p.p. fissa la regola secondo cui in tutti i casi di sopravvenuta inefficacia della misura cautelare per motivi formali (come nelle ipotesi di mancato interrogatorio di cui all'art. 294 c.p.p., o di mancata adozione della decisione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3861 del 17 dicembre 1999
«Poiché non può essere disposta una misura restrittiva nei confronti di una persona già in stato di custodia cautelare per lo stesso fatto, la possibilità di applicare nuovamente detta misura divenuta inefficace per motivi di forma (ex art. 309,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5589 del 5 febbraio 2008
«Avverso il provvedimento adottato dal giudice per le indagini preliminari sulla richiesta di revoca dell'isolamento continuo quale modalità esecutiva della custodia cautelare in carcere è ammissibile l'appello ai sensi dell'art. 310 c.p.p., ma non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1067 del 16 maggio 2000
«Il soggetto sottoposto a custodia cautelare ha interesse a ricorrere avverso un provvedimento restrittivo della libertà personale anche nel caso in cui il gravame sia limitato a una sola delle imputazioni, poiché il venir meno del titolo della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4763 del 22 gennaio 2000
«È inammissibile, per difetto di interesse, il ricorso avverso ordinanza di custodia cautelare già revocata, allorché con lo stesso si deduca la destinazione all'uso personale dello stupefacente, atteso che l'interesse ad impugnare un provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4639 del 2 dicembre 1999
«Poiché le impugnazioni avverso i provvedimenti in materia di libertà personale non hanno di regola effetto sospensivo (artt. 588, comma 2, e 310, comma 3, c.p.p.) deve considerarsi legittimamente adottata l'ordinanza de libertate emessa dal...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3638 del 25 agosto 1997
«L'art. 89, comma 4, D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, nel prevedere la inapplicabilità delle disposizioni di favore di cui ai precedenti commi 1 e 2 (divieto di custodia cautelare ed obbligo di revoca della medesima nei confronti di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3367 del 15 settembre 1995
«Avverso il provvedimento di proroga della custodia cautelare non è ammesso il ricorso per saltum in Cassazione, ma è esperibile l'appello di cui all'art. 310 c.p.p. dinanzi al tribunale della libertà, che può provvedere alla motivazione della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3089 del 15 settembre 1995
«Qualora il Gip accolga la richiesta del pubblico ministero di proroga dei termini di custodia cautelare prima della scadenza del termine concesso al difensore per il deposito di note scritte, si realizza una nullità a regime intermedio che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2490 del 21 agosto 1995
«Ciò vale a maggior ragione per l'appello avverso la proroga dei termini di custodia cautelare previsto dall'art. 305, c. 2, c.p.p. che, prevedendo non un rito camerale con l'intervento della parte, ma l'obbligo di «sentire il P.M. e il difensore»,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43566 del 23 dicembre 2002
«In tema di termini di durata massima della custodia cautelare, poiché a norma dell'art. 304, commi 1 e 4, c.p.p. è consentita l'immediata appellabilità dell'ordinanza che ne dispone la sospensione, la mancata presentazione, da parte...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6520 del 18 gennaio 2000
«...libertatis, il provvedimento con il quale il giudice respinge la richiesta di revoca del divieto di incontro con i coimputati imposto per ragioni di giustizia nei confronti di persona sottoposta alla misura della custodia cautelare in carcere.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1507 del 13 maggio 1996
«La nullità dell'interrogatorio previsto dall'art. 294 c.p.p., come atto successivo alla adozione di un provvedimento cautelare — derivi essa dalla omissione del prescritto avviso al difensore o da qualsiasi altra ragione — non incide sulla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3104 del 26 ottobre 1995
«Mentre l'art. 254 quinquies del codice abrogato consentiva di impugnare le ordinanze che decidevano in ordine alla «misura» degli arresti domiciliari, e, di conseguenza, in ordine all'applicazione ed alla revoca della misura stessa, con esclusione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1013 del 8 maggio 1999
«...dall'art. 299 dello stesso codice, possono riproporsi le medesime deduzioni avverso il provvedimento di custodia cautelare già rigettate in sede di riesame, senza elementi di novità che possano giustificare il superamento di quella preclusione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 506 del 4 maggio 1999
«Per i provvedimenti in materia cautelare, diversi da quelli genetici e soggetti, come tali ad appello ex articolo 310 c.p.p., la preclusione del c.d. giudicato cautelare vale, relativamente alle censure che ne potevano formare oggetto, anche in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30 del 22 febbraio 1999
«...proroga della custodia cautelare, disponga con la scarcerazione l'applicazione di altra misura cautelare di cui ricorrano i presupposti; anche indipendentemente da specifiche richieste del P.M. perché implicitamente insite in quelle originarie).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8 del 8 gennaio 1997
«...di rigetto di istanza di scarcerazione per decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare per asserita contestazione a catena, fondata, tra l'altro, sull'esistenza di vincolo di continuazione o di connessione tra i reati contestati.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1724 del 30 maggio 1996
«In tema di sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare per particolare complessità del dibattimento, ai sensi dell'art. 304, comma 2, c.p.p., il tribunale avanti al quale venga impugnato, ai sensi dell'art. 310 c.p.p., il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1596 del 20 aprile 1996
«...alla corte d'assise d'appello la scarcerazione per decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare e, in sede di appello avverso il provvedimento reiettivo della relativa istanza, era stata chiesta la concessione degli arresti domiciliari).»