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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5136 del 23 novembre 1998
«Qualora il pubblico ministero, nella formazione di un provvedimento di unificazione di pene concorrenti, inserisca fra le pene da eseguire anche una pena ancora coperta da condono, chiedendo nel contempo la revoca di tale beneficio al giudice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4042 del 4 dicembre 1991
«Il principio della equipollenza degli atti processuali, di reazione giurisprudenziale, in base al quale si è affermato che la notifica prevista dall'art. 500 c.p.p. del 1930 può essere sostituita, qualora venga omessa o sia irritualmente eseguita,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2800 del 25 gennaio 2007
«Il giudice dell'esecuzione deve dichiarare, a norma dell'art. 670 c.p.p., l'ineseguibilità del giudicato quando la Corte europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali abbia accertato che la condanna sia stata...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3213 del 13 agosto 1999
«Quando, viceversa, il giudice di cognizione abbia egli stesso già ritenuto operante la continuazione tra fatti oggetto di diverse pronunzie, non è consentito, in sede di esecuzione, estendere il beneficio ex art. 163 c.p. ai fatti precedentemente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1286 del 27 maggio 1995
«La pena condizionalmente sospesa (o condonata) non può essere posta in esecuzione dal pubblico ministero mediante ordine di carcerazione (o ingiunzione al condannato di costituirsi in carcere) in base alla sussistenza di una causa di revoca, prima...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7338 del 25 febbraio 2002
«Ne consegue, quindi, che in detta ipotesi il pubblico ministero, quale organo dell'esecuzione, è legittimato a porre direttamente in esecuzione la pena già coperta dal beneficio caducato, sempre che, nel contempo, chieda al competente giudice...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1817 del 14 agosto 1996
«Nessuna delle esigenze cautelari indicate dall'art. 274 c.p.p., come presupposto inderogabile per disporre la custodia cautelare in carcere, riveste carattere punitivo ed emendativo, rispondendo tutte a necessità di ordine processuale o preventivo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1152 del 12 ottobre 1981
«Tale disposizione, peraltro, pur recando la rubrica «pena e carcerazione preventiva per reati commessi all'estero» deve essere ritenuta, stante la sua formulazione generica e non ostandovi ostacoli di ordine razionale riferibile non solo alla pena...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9936 del 4 marzo 2003
«Ne consegue che non è responsabile del reato chi, pur consapevole della condizione di condannato che si sottrae all'ordine di carcerazione, non svolge alcuna specifica attività di copertura del latitante rispetto alle ricerche degli organi di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1189 del 17 maggio 1990
«Il differimento della pena per grave infermità fisica può esser chiesto da condannato non ancora assoggettato all'esecuzione della pena ed anche se non si sia ancora provveduto all'emissione dell'ordine di carcerazione; è, infatti, interesse del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1037 del 25 gennaio 1986
«In riferimento alla circostanza aggravante speciale prevista dall'art. 576, n. 3 c.p., l'evaso deve considerarsi equiparato al latitante sia perché, come questi, costituisce un grave e costante pericolo sociale per le stesse condizioni di vita,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3047 del 27 gennaio 2011
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, la sussistenza dell'esimente del diritto di critica presuppone, per sua stessa natura, la manifestazione di espressioni oggettivamente offensive della reputazione altrui, la cui offensività possa, tuttavia,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4152 del 28 gennaio 2015
«In tema di sospensione della esecuzione di misure cautelari, il principio per cui uno stesso periodo di detenzione non può essere imputato a più titoli opera nel senso che, ove venga emesso ordine di esecuzione nei confronti di un soggetto in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2538 del 13 giugno 1998
«Ne consegue che l'eccezionale deroga prevista dal citato art. 666, comma settimo, non si applica ai decreti di inammissibilità pronunciati a norma del precedente secondo comma. (Fattispecie relativa a ricorso per cassazione avverso decreto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4457 del 30 gennaio 2017
«In tema di mandato di arresto europeo, il principio di specialità previsto dall'art. 32 della l. 22 aprile 2005, n. 69, non osta a che l'autorità giudiziaria italiana proceda nei confronti della persona consegnata per fatti anteriori e diversi da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1595 del 8 giugno 1993
«La disposizione dell'art. 47, quarto comma, dell'ordinamento penitenziario, che prevede la sospensione dell'emissione o dell'esecuzione dell'ordine di carcerazione nei confronti del condannato che abbia presentato istanza di affidamento in prova...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1739 del 18 maggio 1999
«Poiché l'ordine di carcerazione non deve essere notificato al condannato, ma deve essere eseguito, sono inammissibili tanto censure di nullità della notifica dell'ordine stesso, quanto quelle relative alla violazione dell'art. 656 comma 2 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 440 del 6 maggio 2000
«La disciplina dettata dall'art. 656, comma 10, c.p.p. (secondo cui, sussistendo le condizioni indicate nel precedente comma 5, qualora il condannato si trovi agli arresti domiciliari per il fatto oggetto della condanna da eseguire, il pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4372 del 29 gennaio 2015
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, la condizione ostativa al riconoscimento del diritto all'indennizzo, rappresentata dall'avere il richiedente dato causa all'ingiusta carcerazione, deve concretarsi in comportamenti, non esclusi dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25483 del 22 maggio 2017
«Ai fini dell'esecutività di una condanna a pena detentiva, il P.M. è tenuto ad emettere immediatamente ordine di carcerazione e, quando esistano o sopravvengano più condanne per reati diversi, è tenuto altresì a determinare la pena complessiva. Ne...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11916 del 15 marzo 2018
«In tema di esecuzione di pene detentive brevi, ai fini della sospensione dell'ordine di esecuzione correlata ad un'istanza di affidamento in prova ai servizi sociali ai sensi dell'art. 47, comma 3-bis, ord. pen., il limite edittale cui il pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10733 del 9 marzo 2018
«In tema di esecuzione di pene detentive brevi, ai fini della sospensione dell'ordine di esecuzione correlata ad un'istanza di affidamento in prova ai servizi sociali ai sensi dell'art. 47, comma 3-bis, ord. pen., il limite edittale cui il pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3169 del 5 agosto 1992
«Avverso il provvedimento con il quale il pubblico ministero nega la sospensione dell'emissione dell'ordine di carcerazione o della sua esecuzione, chiesta ai sensi dell'art. 47, quarto comma, L. n. 354 del 1975 e successive modificazioni,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1099 del 23 giugno 1993
«Avverso l'ordine di carcerazione di cui si deduce l'illegittimità è possibile proporre incidente di esecuzione innanzi al giudice all'uopo competente e non avanti al tribunale di sorveglianza, al quale è attribuita in modo tassativo la trattazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1426 del 1 giugno 1995
«Gli effetti delle sentenze irrevocabili e dei decreti esecutivi, concernenti fatti rientranti nella previsione della L. 28 dicembre 1993, n. 561 — che ha trasformato in illeciti amministrativi alcuni reati minori, tra cui quello, nella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 852 del 4 aprile 1998
«Ove, pur essendovi tenuto, il P.M. non provveda a sospendere o far cessare l'esecuzione dell'ordine di carcerazione a seguito dell'istanza di affidamento in prova terapeutico, il richiedente può far valere eventuali doglianze mediante incidente di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2658 del 22 ottobre 1999
«La disciplina relativa alla sospensione dell'ordine di carcerazione di cui all'art. 656, comma 5, c.p.p., nella formulazione introdotta con la L. 27 maggio 1998 n. 165, può trovare applicazione esclusivamente nei confronti di condannati che non si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7061 del 13 gennaio 2000
«La legge 27 maggio 1998 n. 165, nel modificare l'art. 656 c.p.p. e l'art. 47 dell'ordinamento penitenziario, con contestuale abrogazione dell'art. 47 bis del medesimo ordinamento, non ha tuttavia abrogato, né esplicitamente né implicitamente, la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16000 del 6 aprile 2006
«In tema di rapporti giurisdizionali con autorità straniere, costituisce violazione del principio di specialità (art. 14 lett. b) della Convenzione europea di estradizione, firmata a Parigi il 3 dicembre 1957 e resa esecutiva in Italia con legge 30...»