-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3180 del 25 maggio 1985
«La promessa unilaterale di pagamento, che venga indirizzata ad una delle parti di un contratto da un terzo che sia rimasto ad esso estraneo, ove si riferisca ad un sottostante rapporto obbligatorio autonomo e distinto rispetto a quello costituito...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11391 del 4 settembre 2001
«Pur sottraendosi la fattispecie del cosiddetto contratto unilaterale allo schema generale di formazione contrattuale, derivante dall'incontro delle volontà delle parti, per il fatto di perfezionarsi in virtù del mancato rifiuto della proposta, il...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20784 del 25 settembre 2006
«L'atto unilaterale recettizio, i cui effetti si producono, ai sensi dell'art.1334 c.c., nel momento in cui il destinatario ne ha conoscenza, si reputa conosciuto quando, avuto riguardo alle previste modalità della sua comunicazione, consegna o...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15678 del 11 luglio 2006
«Alla stregua dell'art. 1334 c.c. — secondo cui gli atti unilaterali producono effetto dal momento in cui pervengono a conoscenza della persona alla quale sono destinati — la dichiarazione di volontà, espressa con l'atto unilaterale di recesso, si...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9485 del 13 giugno 2003
«...effetto dal momento in cui pervengono a conoscenza del destinatario, valendo, di regola, il principio opposto, secondo cui l'effetto innovativo dell'esercizio unilaterale del potere produce effetto senza bisogno di comunicazione al destinatario.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9943 del 7 ottobre 1993
«Quando le parti di un contratto (nella specie, apertura di credito regolata in conto corrente) convengono che una comunicazione debba avvenire mediante raccomandata, perché la comunicazione, che è atto unilaterale recettizio al quale, in difetto...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5144 del 17 settembre 1981
«La promessa unilaterale di vendita immobiliare deve rivestire la forma scritta (a pena di nullità) ai sensi dell'art. 1351 c.c., che la prevede per il contratto preliminare e trova applicazione analogica per la promessa.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4310 del 26 marzo 2002
«Peraltro, la trasmissione e la consegna di un atto unilaterale recettizio al destinatario può essere dimostrata anche mediante elementi presuntivi, mentre è a carico del destinatario la prova di non averne avuto tempestiva notizia senza sua colpa...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2612 del 22 febbraio 2001
«La trasmissione e consegna al destinatario di un atto unilaterale recettizio (quale, nella specie, una dichiarazione di volersi valere di un diritto di opzione) possono essere dimostrate anche mediante elementi presuntivi e ciò non osta a che...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2262 del 9 aprile 1984
«Per determinare nel destinatario la conoscenza di un atto unilaterale recettizio, negoziale o non, la legge non impone né la raccomandata con ricevuta di ritorno, né altro determinato mezzo particolare, sicché, salvi i casi in cui una forma...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8399 del 23 settembre 1996
«L’elezione di domicilio fatta dalla parte in sede di stipula del contratto (nella specie: locazione) deve ritenersi a carattere non esclusivo, in difetto di chiara ed espressa volontà contraria e, come tale, non ostativa a che l’atto unilaterale...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10751 del 12 ottobre 1991
«Per ritenere sussistente, secondo l'art. 1335 c.c., la presunzione (iuris tantum) di conoscenza, da parte del destinatario, di un atto unilaterale recettizio (nella specie di costituzione in mora) inviato con raccomandata ma senza avviso di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11142 del 5 novembre 1998
«Il bando di concorso indetto da un ente pubblico economico per l'assunzione, in regime privatistico, di personale — che costituisce un'offerta al pubblico — è un atto unilaterale incondizionatamente libero, salvo il rispetto di norme inderogabili...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2064 del 26 febbraio 1988
«Il bando di concorso per l'assunzione di lavoratori dipendenti non è riconducibile alla previsione dell'art. 1989 c.c. (che configura la promessa al pubblico come negozio unilaterale dotato di efficacia in deroga alla regola generale stabilita...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18991 del 10 luglio 2008
«L'uso aziendale, quale fonte di un obbligo unilaterale di carattere collettivo che agisce sul piano dei rapporti individuali con la stessa efficacia di un contratto collettivo aziendale, e la cui valutazione è rimessa al giudice di merito ed è...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15489 del 11 luglio 2007
«L'uso aziendale, quale fonte di un obbligo unilaterale di carattere collettivo che agisce sul piano dei rapporti individuali con la stessa efficacia di un contratto collettivo aziendale, presuppone non già una semplice reiterazione di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10150 del 2 agosto 2000
«La prassi aziendale, consistendo in un reiterato ed unilaterale comportamento mantenuto dal datore di lavoro nella sua azienda verso i dipendenti, in virtù dei poteri gerarchici e di organizzazione dell'impresa, in tanto può derogare al contratto...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8573 del 23 agosto 1990
«Infatti, la ripetitività dell'erogazione, pur inizialmente effettuata per unilaterale determinazione, priva l'erogazione stessa dell'originaria funzione di liberalità, attribuendole quella (diversa) di corrispettivo della prestazione lavorativa...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4638 del 27 aprile 1991
«Ai fini della predisposizione del contratto e dell'approvazione specifica per iscritto delle clausole cosiddette vessatorie, di cui all'art. 1341 comma secondo c.c., non ha rilievo la potenzialità economica delle parti, neppure intesa nel senso...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 249 del 13 gennaio 1997
«La ratifica del dominus, prevista dall'art. 1399 primo comma c.c., è una dichiarazione di volontà unilaterale, che deve osservare la forma prescritta per il contratto concluso dal falsus procurator, ed ha carattere recettizio; perciò, per produrre...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8983 del 5 giugno 2003
«...sottoscritta, realizza un equivalente della sottoscrizione essendo un atto unilaterale recettizio con effetti anche sostanziali, non opera allorché il soggetto di cui manchi la sottoscrizione non sia indicato nel negozio fra le parti contraenti.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3440 del 24 aprile 1990
«Anche l'atto di citazione, ove contenga la manifestazione della volontà di avvalersi della scrittura da parte del contraente che non l'ha sottoscritta, realizza un equivalente della sottoscrizione mancante, data la natura della citazione di atto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20623 del 24 settembre 2009
«Ne consegue che, per ricostruire la comune volontà delle parti in relazione all'individuazione del fondo del cessionario, destinatario dell'aumento di volumetria, può farsi riferimento al comportamento complessivo dei contraenti in sede esecutiva,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8937 del 29 ottobre 1994
«L'atto scritto, richiesto ad substantiam e non ad probationem per la validità dei contratti definitivi o preliminari di vendita di immobili, non può essere rappresentato da qualsiasi documento da cui risulti in precedenza concluso un contratto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4118 del 14 maggio 1990
«Pertanto, tale volontà non può identificarsi nel mero rilascio di un assegno a favore di una persona, ancorché la stessa abbia agito, senza averne i poteri, in rappresentanza di quell'altra, trattandosi di un atto unilaterale svincolato dalla...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 100 del 9 gennaio 1991
«Il patto che concerne l'adozione di una determinata forma per la futura conclusione di un contratto (o anche per porre validamente in essere un negozio unilaterale) non può estendersi in via analogica ad altre convenzioni non specificamente...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8009 del 8 agosto 1990
«Il principio per cui la condizione volontaria unilaterale, quale elemento accidentale del negozio giuridico finalizzato a tutela dell'interesse di una sola parte, può essere oggetto di rinuncia, espressa o tacita, ad opera di quest'ultima, non...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17859 del 24 novembre 2003
«...il diritto di recesso unilaterale dal contratto — il cui esercizio è ramoso a una valutazione ponderata degli interessi della stessa parte — non subordina l'efficacia del contratto a una scelta meramente arbitraria della parte medesima.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3936 del 8 giugno 1983
«Il carattere unilaterale o bilaterale della condizione contrattuale, rilevante al fine dell'applicabilità o meno dell'art. 1359 c.c. sulla finzione legale di avveramento della condizione medesima, va affermato a secondo che essa risulti rivolta a...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11089 del 13 agosto 2001
«In questa progressiva dilatazione degli elementi dell'interpretazione può assumere rilievo anche il comportamento delle parti posteriore alla conclusione del contratto, ma deve trattarsi di un comportamento convergente (e tale può essere anche un...»