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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2428 del 17 marzo 1999
«...di alcuni dipendenti dall'Ufficio tecnico presso il quale erano utilizzati con la qualifica di assistenti disegnatori di V categoria al Centro Meccanizzazione Postale, preceduto dall'allontanamento di un rilevante numero di dipendenti dal CMP).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17251 del 5 dicembre 2002
«Ne consegue che il riferimento al solo ciclo biologico del prodotto (pur se esatto dal punto di vista tecnico) non esaurisce il tema d'indagine devoluto al giudice di merito per l'accertamento, ai fini della soggezione al fallimento, della natura...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9090 del 6 giugno 2003
«Ne, mancando l'assolvimento di tale onere, la prova dell'esistenza della delibera assembleare può dirsi raggiunta per effetto della menzione che di essa abbia fatto consulente tecnico d'ufficio nella sua relazione, attraverso l'indicazione degli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15219 del 5 luglio 2007
«...e logica motivazione, la superfluità di un accertamento tecnico grafologico, in mancanza di alcun elemento probatorio che supportasse l'assunto della mancata insorgenza del rapporto obbligatorio per essere stato il documento firmato in bianco.).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8600 del 22 giugno 2001
«Gli eventi descritti in sede di accertamento tecnico preventivo — cioè lo stato dei luoghi, la qualità e le condizioni delle cose — possono essere considerati dal giudice come fonte di prova delle loro cause, allorché consentono logicamente di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 282 del 9 gennaio 2009
«In tema di indagini compiute dal consulente tecnico d'ufficio ai fini della dichiarazione giudiziale di paternità, ai sensi dell'art. 269 cod. civ., non ogni ipotesi prospettata dalle parti deve essere dal medesimo esaminata per pervenire al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10007 del 16 aprile 2008
«...accertamento tecnico, rigettando la domanda non già per totale mancanza di prove, bensì per non univocità e discordanza degli elementi acquisiti attraverso le prove storiche, costituisce vizio di motivazione sindacabile in sede di legittimità.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4950 del 16 maggio 1996
«Ed infatti, il termine proscioglimento di cui all'art. 576 c.p.p. deve essere interpretato non già in senso restrittivamente tecnico, vale a dire limitato a casi d'improcedibilità dell'azione penale o di estinzione del reato, ma, per il principio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3392 del 29 ottobre 1992
«L'ordinamento processuale non prevede alcun dovere di procedere a perizia o ad accertamento tecnico per stabilire la qualità e quantità del principio attivo di una sostanza drogante. Infatti, da un lato, il giudice può attingere tale conoscenza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37402 del 13 novembre 2006
«...critico sugli elementi acquisiti e la valutazione circa la opportunità e/o necessità di un accertamento peritale che, senza demandare al perito la verifica dell'attendibilità del testimone, apporti specifiche competenze tecnico-scientifiche).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7385 del 24 giugno 1992
«L'intervento e l'assistenza alle operazioni peritali, anche per mezzo di un consulente tecnico di parte, è un diritto riservato all'imputato sottoposto a perizia, e non già a coimputati interessati non tanto all'accertamento della capacità di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3352 del 28 marzo 1995
«In tema di perizia, la discrezionale presenza dei consulenti delle parti, consentita in virtù del disposto di cui al comma 2 dell'art. 226 c.p.p., pone le parti stesse in condizione di un immediato dialogo tecnico col perito, sicché è del tutto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2103 del 14 febbraio 2012
«La valutazione del requisito dell'urgenza e della rilevanza dell'accertamento tecnico preventivo è riservata al giudice del merito, il cui apprezzamento, concretandosi in una indagine di fatto, non è censurabile in sede di legittimità se...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6604 del 13 giugno 1991
«I risultati di un accertamento tecnico non differibile disposto dal P.M. (nella specie perizia su sostanza stupefacente) ed espletato senza l'espressa riserva dell'imputato di promuovere l'incidente probatorio, possono essere legittimamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2812 del 29 luglio 1993
«Pertanto, tutta l'attività di prelievo delle urine, di sottoposizione ad analisi del liquido prelevato, di trasmissione eventuale dell'esito della medesima da parte del giudice di sorveglianza al tribunale di sorveglianza competente deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11503 del 25 febbraio 2009
«Non dà luogo ad accertamento tecnico irripetibile la lettura dell' "hard disk" di un computer sequestrato, che è attività di polizia giudiziaria volta, anche con urgenza, all'assicurazione delle fonti di prova.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5808 del 12 febbraio 2001
«La consulenza disposta dal pubblico ministero su un campione di materiale vegetale proveniente da una piantagione di canapa indiana selezionato nell'ambito degli accertamenti urgenti dalla polizia giudiziaria, non costituisce accertamento tecnico...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 758 del 26 gennaio 1994
«I risultati di un accertamento tecnico, non indifferibile, disposto dal P.M., possono essere legittimamente utilizzati dal giudice di merito, ove l'accertamento stesso sia stato espletato senza l'espressa riserva della persona sottoposta alle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10688 del 12 dicembre 1996
«Qualora il pubblico ministero proceda ad un accertamento tecnico irripetibile senza dare il previsto avviso alla persona indagata ed al suo difensore, non si realizza un'ipotesi di inutilizzabilità del mezzo, ma di nullità ai sensi dell'art. 178...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10590 del 9 dicembre 1996
«...la questione di inutilizzabilità della consulenza disposta dal P.M. ai sensi del menzionato art. 360 c.p.p. per mancanza del presupposto della non ripetibilità dell'accertamento tecnico, dovendosi considerare decaduto dalla relativa eccezione.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 360 del 18 gennaio 1995
«Qualora il P.M. abbia proceduto ad accertamento tecnico irripetibile ex art. 360 c.p.p. senza dare avviso alla persona sottoposta alle indagini, sussiste un'ipotesi di nullità di cui all'art. 178, lett. c), c.p.p. Se però vi sia stata richiesta di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 33404 del 12 agosto 2008
«Il pubblico ministero che procede ad un accertamento tecnico non ripetibile deve darne avviso non solo alla persona il cui nominativo è già iscritto nel registro degli indagati, ma anche a quella che risulta nello stesso momento raggiunta da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23319 del 19 maggio 2004
«La comparazione delle impronte digitali prelevate con quelle già in possesso della polizia giudiziaria non richiede particolari cognizioni tecnico-scientifiche, risolvendosi in un mero accertamento di dati obiettivi ai sensi dell'art. 354 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11886 del 23 marzo 2002
«L'accertamento tecnico sul DNA eseguito dalla polizia giudiziaria nel corso delle indagini preliminari, ai sensi dell'art. 348 c.p.p., non può essere utilizzato per la decisione a norma dell'art. 512 c.p.p., qualora l'analisi comporti una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7324 del 27 giugno 1995
«Un atto qualificato come «accertamento tecnico non ripetibile» trova disciplina nell'art. 360 c.p.p. e, in assenza della riserva dell'indagato, di promuovere incidente probatorio, prevista dal quarto comma di detto articolo, deve essere inserito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15571 del 10 dicembre 2001
«In caso di proposizione cumulativa delle domande di risarcimento del danno e di rimborso delle spese relative all'accertamento tecnico preventivo senza indicazione di valore, non si ha superamento della competenza del giudice adito, ai sensi del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3248 del 6 marzo 2001
«Più in particolare, in tema di questioni pregiudiziali, occorre distinguere quelle che sono tali soltanto in senso logico in quanto investono circostanze che rientrano nel fatto costitutivo del diritto dedotto in causa e devono essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 462 del 19 gennaio 1999
«Con riguardo, invece, alla questione pregiudiziale in senso tecnico disciplinata dall'art. 34 c.p.c. ed indicante una situazione che pur rappresentando un presupposto dell'effetto dedotto in giudizio è tuttavia distinta ed indipendente dal fatto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10356 del 7 agosto 2000
«In caso di opposizione all'esecuzione, la domanda diretta all'accertamento dell'importo del credito ulteriore rispetto a quello contenuto nella sentenza fatta valere come titolo esecutivo è idonea a determinare lo spostamento della competenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22959 del 4 novembre 2011
«Ai fini della determinazione del compenso spettante al consulente tecnico d'ufficio (nella specie, incaricato di espletare un accertamento di natura contabile in una procedura fallimentare circa gli interessi relativi ad un mutuo bancario) deve...»