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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3596 del 16 aprile 1996
«...che trattasi di provvedimenti che sono sottratti all'iniziativa e alla disponibilità delle parti, in quanto rivolti a soddisfare esigenze e finalità pubblicistiche, e possono essere adottati d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio di merito.»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 17620 del 18 luglio 2013
«...in tale momento; tale principio non è condizionato dall'osservanza delle norme italiane relative alla trascrizione, atteso che questa non ha natura costitutiva, ma meramente certificativa e scopo di pubblicità di un atto già di per sé valido.»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 17175 del 14 agosto 2020
«La procura "ad nubendum" costituisce uno strumento sostitutivo della simultanea presenza degli sposi avanti all'Ufficiale dello stato civile e di manifestazione del consenso alle nozze, che interviene tramite la volontà manifestata dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5411 del 25 febbraio 2019
«...fondamento pubblicistico e dà luogo ad una causa di esclusione dalla successione; pertanto, essendo effetto di una pronuncia di natura costitutiva, può aversi per verificata soltanto al momento del passaggio in giudicato della relativa sentenza.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3694 del 13 febbraio 2020
«Ne consegue la responsabilità professionale del notaio che, ancorché abbia autenticato le firme della dichiarazione di vendita di una vettura, non comunichi al venditore, che li abbia richiesti, i dati anagrafici dell'acquirente, pur avendo il...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 9318 del 4 aprile 2019
«Né è di ostacolo il disposto dell'art. 34 del d.lgs. n. 80 del 1998, come sostituito dall'art. 7 della l. n. 205 del 2000 - che devolve al giudice amministrativo le controversie in materia di urbanistica ed edilizia - giacché, a seguito della...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 10959 del 14 maggio 2007
«In materia di imposte sui redditi, rientrano tra le spese di rappresentanza di cui all'articolo 74 del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, i costi sostenuti per accrescere il prestigio della società senza dar luogo ad una aspettativa di incremento...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 4925 del 27 febbraio 2013
«I canoni percepiti dalle Autorità portuali per la concessione di aree demaniali marittime non sono soggetti ad Irpeg, in quanto le attività degli enti pubblici non economici, pur avendo natura commerciale, non sono assoggettabili ad imposizione...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 28695 del 30 novembre 2017
«In tema di detrazione IVA, ai sensi dell'art. 7 del d.lgs. n. 541 del 1992 (applicabile "ratione temporis"), attuativo della direttiva n. 92/28/CEE, ferma la distinzione tra spese di rappresentanza, relative ad iniziative volte ad accrescere il...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 34601 del 30 dicembre 2019
«In tema d'imposta comunale sugli immobili (ICI), l'esenzione riconosciuta dall'art. 7, comma 1, lett. a), del d.lgs. n. 504 del 1992, per gli immobili utilizzati dai soggetti di cui all'art. 87, comma 1, lett. c), del d.P.R. n. 917 del 1986 (enti...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 721 del 15 gennaio 2007
«In tema di IVA, la società incorporante può computare in detrazione nella dichiarazione annuale l'imposta dichiarata in eccedenza dalla società incorporata con la dichiarazione presentata per l'anno precedente, considerata la possibilità di far...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16055 del 17 agosto 2004
«Ai fini di accertare l'intervenuta violazione, da parte del datore di lavoro, degli obblighi di comunicazione agli Uffici di collocamento degli eventi relativi alla costituzione e alla cessazione dei rapporti di lavoro, possono essere utilizzate...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 157 del 9 gennaio 2020
«Il divieto di proporre domande nuove in appello, previsto dall'art. 345, comma 1, c.p.c., è posto a tutela di un interesse di natura pubblicistica, sicchè la relativa violazione è rilevabile in sede di legittimità anche d'ufficio, senza che possa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21718 del 9 novembre 2005
«Il procedimento di interdizione, pur presentando numerose peculiarità, essendo caratterizzato dalla coesistenza di diritti soggettivi privati e di profili pubblicistici, dalla natura e non disponibilità degli interessi coinvolti, dalla posizione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18256 del 25 febbraio 2015
«...dai pubblici uffici, conseguente alla condanna in primo grado per il delitto di abuso d'ufficio, per effetto della dichiarazione di estinzione dello stesso per intervenuta prescrizione all'esito del giudizio d'appello). (Rigetta, App.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4300 del 10 gennaio 2013
«...dall'art. 619 cod. proc. pen. (Nella specie, la Corte, a seguito di impugnazione del P.M., ha rettificato una sentenza di "patteggiamento allargato", aggiungendo la condanna all'interdizione dai pubblici uffici). (Corregge errore materiale, Trib.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39004 del 6 ottobre 2021
«L'esecuzione della pena accessoria della interdizione temporanea dai pubblici uffici non decorre, in via automatica, dal passaggio in giudicato della sentenza di condanna, ma richiede un atto di impulso del pubblico ministero ai sensi dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28584 del 14 marzo 2017
«Ai fini dell'applicazione della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici, in caso di più reati unificati sotto il vincolo della continuazione, occorre fare riferimento alla misura della pena base stabilita in concreto per il reato più...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11940 del 13 febbraio 2020
«Il giudice di appello, in caso di accoglimento dell'accordo delle parti sui motivi con rideterminazione della pena, è tenuto alla sostituzione della pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici, applicata con la sentenza di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35785 del 30 settembre 2020
«La pena accessoria dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici è applicabile anche se non sia stata contestata la circostanza aggravante dell'abuso di pubblica funzione di cui all'art. 61, n. 9, cod. pen., trattandosi di pena accessoria...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32682 del 27 maggio 2021
«La pena accessoria dell'interdizione temporanea dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese, prevista ex art. 32-bis cod. pen., si riferisce esclusivamente alle persone giuridiche di diritto privato e non anche agli enti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31835 del 19 ottobre 2020
«...si configura il diverso reato di cui agli artt. 48 e 480 cod. pen. nella successiva condotta di induzione del pubblico ufficiale al rilascio del certificato di morte, perché atto meramente riproduttivo di quanto risultante dai pubblici registri.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45245 del 25 ottobre 2021
«...quando, pur essendo sostanzialmente legittimo, sia incongruente rispetto alle modalità impiegate e alle finalità da perseguire, a causa della violazione dei doveri minimi di correttezza che devono caratterizzare l'agire dei pubblici ufficiali.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4457 del 16 ottobre 2018
«L'art. 393-bis cod. pen. prevede una causa di giustificazione fondata sul diritto del cittadino di reagire all'aggressione arbitraria dei propri diritti, che può essere applicata anche nelle ipotesi putative di cui all'art. 59, comma quarto, cod....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29898 del 10 gennaio 2019
«E' deducibile con il ricorso per cassazione l'applicazione illegale della pena accessoria contenuta nella sentenza di patteggiamento in appello ex art. 599 cod. proc. pen., trattandosi di statuizione sottratta all'accordo delle parti e perciò...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9456 del 25 febbraio 2005
«Il principio di legalità della pena e quello di applicazione, in caso di successione di leggi penali, della legge più favorevole, operano anche con riguardo alle pene accessorie, per cui anche l'eventuale applicazione illegale di tali pene...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16508 del 27 maggio 2020
«In tema di pene accessorie, il giudice è tenuto a determinare la durata dell'interdizione dai pubblici uffici, in caso di condanna per uno dei delitti di cui all'art. 317-bis cod. pen., modulandola in correlazione al disvalore del fatto di reato e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27910 del 23 settembre 2020
«L'utilizzo di denaro pubblico per finalità diverse da quelle previste integra il reato di abuso d'ufficio qualora l'atto di destinazione avvenga in violazione delle regole contabili, sebbene sia funzionale alla realizzazione, oltre che di indebiti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24560 del 4 giugno 2021
«...aggravato dall'abuso di pubblici poteri, della condotta di un carabiniere che aveva minacciato la persona offesa di ritirarle la patente ove non avesse provveduto a pagare gli stipendi e il trattamento di fine rapporto dovuti a sua moglie).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19108 del 16 febbraio 2021
«In tema di pene accessorie, la durata dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici ex art. 317-bis cod. pen., va determinata in concreto, in base ai criteri di cui all'art. 133 cod. pen. e non mediante il ricorso alla perequazione automatica...»