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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12310 del 13 dicembre 1995
«La norma dell'art. 135 c.p. non ha natura né sostanziale, né processuale, giacché, per quanto sia inserita nel codice penale, in base alla sua stessa formulazione, ha valore «per qualsiasi effetto giuridico» e, conseguentemente, ha natura...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1817 del 14 agosto 1996
«Il tribunale, nell'escludere la decorrenza dei termini di custodia cautelare in carcere dall'esecuzione della prima ordinanza aveva rilevato che nella specie non era applicabile la novella 332 del 1995 perché la fase delle indagini si era esaurita...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38078 del 19 ottobre 2005
«In tema di sospensione e interruzione della prescrizione, l'estensione dell'effetto al reato connesso si produce a condizione che la causa della interruzione o sospensione del termine si sia verificata dopo la riunione dei procedimenti. (Nella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1877 del 22 giugno 1994
«Poiché, ai sensi dell'art. 183, comma 1, c.p., la causa estintiva opera al momento del suo intervento, la fruizione del beneficio dell'indulto, ancorché necessariamente oggetto di successiva ricognizione giudiziale, deve ritenersi avvenuta già...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13039 del 7 aprile 2005
«Il disposto dell'art. 200, comma primo, c.p. — secondo cui le misure di sicurezza sono regolate dalla legge in vigore al momento della loro applicazione — deve essere interpretato nel senso che, mentre non può applicarsi una misura di sicurezza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7045 del 14 giugno 2000
«Poiché, a norma dell'art. 200 c.p., le misure di sicurezza sono regolate dalla legge in vigore al tempo della loro applicazione, la modificazione, ad opera dell'art. 1 del decreto legislativo n. 113 del 1999, dell'art. 12, comma quarto, del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3651 del 6 marzo 1997
«In virtù del combinato disposto degli artt. 199 e 200 c.p. e dei principi affermati dall'art. 25 Cost., deve escludersi che in tema di applicazione delle misure di sicurezza operi il principio di irretroattività della legge di cui all'art. 2 c.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 775 del 26 gennaio 1996
«La confisca, come tutte le misure di sicurezza, è regolata dalla legge in vigore al tempo della sua applicazione (art. 200 c.p.), cioè al tempo nel quale il presupposto della sua applicazione è divenuto apprezzabile o è stato apprezzato dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29700 del 16 luglio 2003
«A seguito dell'intervenuta abrogazione degli articoli 341 e 344 c.p., disposta dall'articolo 18 L. 25 giugno 1999, n. 205, per i fatti commessi prima della sua entrata in vigore e già contestati come oltraggio, non può trovare applicazione la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3946 del 13 gennaio 2000
«A seguito della entrata in vigore dell'art. 18 della L. 25 giugno 1999, n. 205, che ha espressamente abrogato l'art. 341 c.p., qualora il procedimento penda davanti alla Corte di cassazione, deve essere annullata la sentenza di condanna per tale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1751 del 16 gennaio 2003
«In tema di successione di norme penali nel tempo, qualora trattisi di norme penali «in bianco» (fra le quali rientra l'art. 348 c.p., che punisce l'esercizio abusivo di professioni richiedenti una speciale abilitazione dello Stato), la disciplina...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7224 del 17 giugno 1998
«Con l'entrata in vigore della legge 8 agosto 1992, n. 359, che ha trasformato l'Enel da ente pubblico economico in società per azioni non è stata abrogata la normativa di cui al D.M. 8 luglio 1924, il cui art. 20, comma secondo, consente al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44733 del 20 novembre 2003
«In tema di assegni bancari, la nuova disciplina relativa all'inosservanza delle sanzioni amministrative accessorie, introdotta dal D.L.vo 30 dicembre 1999, n. 507, non ha depenalizzato le violazioni dei divieti commesse nella vigenza della...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 33409 del 17 agosto 2009
«La confisca "per equivalente" prevista dall'art. 648 quater c.p. non può essere applicata al delitto di riciclaggio commesso anteriormente all'entrata in vigore del D.L.vo 21 novembre 2007 n. 231 che ha introdotto detta misura patrimoniale. (In...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9739 del 13 ottobre 1992
«Dopo l'entrata in vigore della nuova legislazione in materia di sostanze stupefacenti (L. 26 giugno 1990, n. 162), non è più configurabile, per i reati previsti dagli artt. 73 e 74 d.p.r. 9 ottobre 1990, n. 309, l'attenuante di cui all'art. 62 n....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21263 del 4 giugno 2010
«La disciplina prevista dall'art. 69, comma quarto c.p., che ha sottratto al giudice la facoltà di ritenere prevalenti circostanze attenuanti sulla recidiva reiterata, è applicabile ai reati commessi dopo l'entrata in vigore della L. 5 dicembre...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28006 del 22 giugno 2004
«In base al principio dell'applicazione della legge sopravvenuta più favorevole (art. 2, comma terzo, c.p.), nel caso di reati attribuiti, in assenza di aggravanti, alla competenza del giudice di pace, ai sensi dell'art. 4 del D.L.vo 28 agosto 2000...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 432 del 5 aprile 1995
«L'amnistia impropria fa cessare l'esecuzione della condanna e le pene accessorie, ma non estingue gli altri effetti penali, tra cui quello della condanna ai fini della recidiva, della dichiarazione di abitualità a delinquere, e della revoca...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9685 del 7 settembre 1994
«L'effetto abolitivo delle pene accessorie si produce contemporaneamente all'effetto estintivo del reato, in coincidenza con l'entrata in vigore del provvedimento col quale è concessa l'amnistia, mentre la declaratoria di applicazione di questa ha...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43343 del 6 dicembre 2010
«In tema di prescrizione, non è consentita l'applicazione simultanea di disposizioni introdotte dalla L. 5 dicembre 2005, n. 251 e di quelle precedenti, secondo il criterio della maggiore convenienza per l'imputato, occorrendo applicare...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 48042 del 16 dicembre 2009
«In tema di prescrizione dei reati è consentita la simultanea applicazione della disciplina del termine di prescrizione anteriore alla L. 5 dicembre 2005, n. 251, se più favorevole all'imputato, e della disciplina relativa alla durata massima della...»
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Cassazione penale, Sez. VII, sentenza n. 41965 del 14 novembre 2007
«In tema di prescrizione del reato, la sentenza della Corte costituzionale n. 393 del 2006 non comporta un'applicazione indistinta della previsione di cui all'art. 6 L. n. 251 del 2005, avendola limitata ai procedimenti pendenti in primo grado alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26312 del 9 luglio 2010
«La disciplina della prescrizione più favorevole in riferimento ai reati di usura commessi prima dell'entrata in vigore della L. n. 251 del 2005, la quale ha contestualmente modificato i termini di prescrizione dei reati in generale ed ha aumentato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38558 del 10 ottobre 2008
«Il termine di prescrizione applicabile ai reati di guida in stato d'ebbrezza commessi prima dell'entrata in vigore della L. n. 251 del 2005 in relazione a fatti sussumibili nella più favorevole fattispecie incriminatrice di cui all'art. 186, comma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 34915 del 17 settembre 2007
«In tema di prescrizione, qualora sia stato contestato un reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti di contrabbando di tabacchi lavorati esteri, punibile ai sensi dell'art. 416 c.p., in quanto costituito da...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 42043 del 26 novembre 2010
«In tema di prescrizione, la più favorevole disciplina contenuta nella L. n. 251 del 2005 non trova applicazione nei procedimenti nei quali, al momento di entrata in vigore della legge, è già stata pronunciata la sentenza conclusiva del primo grado...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5565 del 20 febbraio 1995
«Ai fini della revoca dell'indulto, ai sensi dell'art. 4, D.P.R. 22 dicembre 1990, n. 394, nel caso di condanna per delitto commesso entro i cinque anni dall'entrata in vigore del medesimo decreto del Presidente della Repubblica, deve ritenersi —...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38540 del 21 settembre 2007
«In tema di oblazione, l'imputato originariamente condannato con decreto a pena illegale per una contravvenzione originariamente punibile con pena congiunta, ma divenuta nel frattempo punibile con pena alternativa in forza dell'attribuzione del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27744 del 13 luglio 2007
«Il reato di guida in stato di ebbrezza commesso in data successiva all'entrata in vigore del D.L. 27 giugno 2003, n. 151 e anteriore all'entrata in vigore della L. di conversione 1 agosto 2003, n. 214 può essere estinto con l'oblazione di cui...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 17421 del 14 aprile 2003
«A seguito dell'entrata in vigore del D.L.vo 28 agosto 2000, n. 274, che ha reso possibile l'oblazione di cui all'art. 162 bis c.p. anche per il reato di guida in stato di ebbrezza (art. 186, comma 1 e 2 cod. strada), nel periodo transitorio è...»