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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 36196 del 23 novembre 2021
«La sussistenza delle condizioni che, ai sensi dell'art. 647 c.p.c., legittimano la dichiarazione di esecutorietà del decreto ingiuntivo, è sindacabile esclusivamente nel giudizio di opposizione ex art. 645 ovvero ex art. 650 c.p.c. ovvero, ancora,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6918 del 1 aprile 2005
«Nella ipotesi di dichiarazione di fallimento intervenuta nelle more del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo proposto dal debitore ingiunto poi fallito, il creditore opposto deve partecipare al concorso con gli altri creditori previa...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 8299 del 24 marzo 2021
«L'efficacia di giudicato del decreto ingiuntivo non opposto non viene meno di per sé a seguito dell'opposizione tardivamente proposta, così come il passaggio in giudicato dello stesso non è impedito - o revocato - dalla sua impugnazione con la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13775 del 12 giugno 2007
«Ai fini dell'osservanza del termine perentorio di trenta giorni, stabilito nell'art. 675 cod. proc. civ. entro il quale deve essere iniziata l'esecuzione del sequestro giudiziario di bene immobile, non può ritenersi primo atto esecutivo la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6591 del 5 aprile 2016
«L'acquisizione della relazione di accertamento tecnico preventivo tra le fonti che il giudice di merito utilizza per l'accertamento dei fatti di causa non deve necessariamente avvenire a mezzo di un provvedimento formale, bastando anche la sua...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 30111 del 26 ottobre 2021
«Il ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione proposto avverso l'ordinanza conclusiva del giudizio sommario di cognizione emessa dal giudice di primo grado ai sensi dell'art. 702 ter c.p.c. è inammissibile, anche se tale ordinanza si...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 21553 del 27 luglio 2021
«I provvedimenti "de potestate" adottati ai sensi dell'art. 709 ter c.p.c. dalla corte d'appello in sede di reclamo, al fine di risolvere l'intervenuto contrasto genitoriale, hanno natura stabile e carattere decisorio, pertanto nei loro confronti è...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 11636 del 16 giugno 2020
«Deve escludersi che il procedimento di modifica delle condizioni di separazione dei coniugi, il cui "thema decidendum" è rappresentato dall'esistenza di rilevanti mutamenti di fatto delle condizioni poste a base della decisione, comporti anche un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21718 del 9 novembre 2005
«Il procedimento di interdizione, pur presentando numerose peculiarità, essendo caratterizzato dalla coesistenza di diritti soggettivi privati e di profili pubblicistici, dalla natura e non disponibilità degli interessi coinvolti, dalla posizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10886 del 9 giugno 2004
«Non essendo configurabile un intervento necessario o un parere obbligatorio del Pubblico Ministero nel procedimento, che si svolge nei modi di cui agli artt. 737 c.c. e ss., conseguente al ricorso dello straniero, titolare di permesso di...»
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Cassazione civile, ordinanza n. 400 del 28 luglio 2000
«Manifesta infondatezza, in riferimento agli artt. 2, 24 e 101 della Costituzione, della questione di legittimità costituzionale del combinato disposto degli artt. 752, 755, 757 e 759 del codice di procedura civile, nella parte in cui prevede che...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 8345 del 10 aprile 2006
«In tema d'imposta di successione, la presunzione di cui all'art. 9, secondo comma, del d.lgs. 31 ottobre 1990, n. 346, trovando fondamento nella facile occultabilità di denaro contante, gioielli e mobilia, normalmente presenti nel patrimonio di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15532 del 7 luglio 2006
«In tema di imposta di successione, l'osservanza delle forme e dei termini per la redazione dell'inventario prescritto dall'art. 9, comma secondo, del d.lgs. 31 ottobre 1990, n. 346, non risponde alla finalità di limitare la responsabilità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2983 del 6 luglio 1977
«Sia nel sistema processuale vigente, che in quello anteriore, il giudizio di divisione ereditaria, pur potendo presentare una molteplicità di fasi per la risoluzione delle varie controversie che possono sorgere via via tra i condividenti, presenta...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 19823 del 22 settembre 2020
«In tema di arbitrato, anche nel regime previgente al d.lgs. n. 40 del 2006, configurandosi la devoluzione della controversia agli arbitri come rinuncia alla giurisdizione dello Stato, attraverso la scelta di una soluzione della controversia con...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 23418 del 26 ottobre 2020
«L'attività degli arbitri rituali, anche alla stregua della disciplina complessivamente ricavabile dalla l. n.25 del 1994 e dal d.lgs. n.40 del 2006, ha natura giurisdizionale e sostitutiva della funzione del giudice ordinario, sicché lo stabilire...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5540 del 19 marzo 2004
«In tema di arbitrato rituale, il requisito della forma scritta richiesto dall'art. 807 c.p.c. è soddisfatto quando la volontà negoziale di compromettere la causa è contenuta in un atto scritto, ciò che è ravvisabile, per un contratto di appalto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13830 del 23 luglio 2004
«Poiché il deferimento di una controversia al giudizio degli arbitri comporta una deroga alla giurisdizione del giudice naturale dello Stato, in caso di dubbio in ordine all'interpretazione della portata della clausola compromissoria, deve...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8575 del 26 aprile 2005
«Poiché il deferimento di una controversia al giudizio degli arbitri comporta una deroga alla giurisdizione ordinaria, in caso di dubbio in ordine all'interpretazione della portata della clausola compromissoria, deve preferirsi un'interpretazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15474 del 14 luglio 2011
«In tema di arbitrato, configurandosi la devoluzione della controversia agli arbitri come rinuncia all'esperimento dell'azione giudiziaria ed alla giurisdizione dello Stato, attraverso la scelta di una soluzione della controversia con uno strumento...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 1439 del 22 gennaio 2020
«La clausola compromissoria contenuta in un preliminare di compravendita sopravvive alla sua mancata riproduzione nel contratto definitivo, trattandosi di negozio autonomo ad effetti processuali, avente funzione distinta dal contratto preliminare...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 29332 del 22 dicembre 2020
«La deroga convenzionale alla competenza del giudice ordinario non può essere affermata, quale effetto della clausola compromissoria contenuta in un determinato contratto, ove si tratti di controversie relative ad altri contratti, ancorché...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 37266 del 29 novembre 2021
«Il principio secondo il quale la clausola compromissoria non costituisce un accessorio del contratto nel quale è inserita, ma ha propria individualità ed autonomia nettamente distinta da quella del contratto cui accede, per cui ad essa non si...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 39437 del 13 dicembre 2021
«In tema d'interpretazione di una clausola arbitrale, l'accertamento della volontà degli stipulanti in relazione al contenuto del negozio si traduce in un'indagine di fatto affidata in via esclusiva al giudice di merito. Ne consegue che detto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18643 del 5 dicembre 2003
«Nella proposizione della domanda diretta al giudice ordinario, contenuta nella citazione introduttiva ovvero nella comparsa di risposta (e, pertanto, proposta in via riconvenzionale), per la soluzione della stessa controversia compromessa in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28497 del 22 dicembre 2005
«La cessione del contratto, per la sua autonomia, non comporta automaticamente la successione nella clausola compromissoria in esso inserita, ma nemmeno esclude in via di principio tale successione, la quale può seguire o ad una manifestazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9839 del 5 maggio 2011
«In considerazione della natura privatistica dell'arbitrato - che rinviene il suo fondamento nel potere delle parti di disporre liberamente dei propri diritti e che, perciò, non è riconducibile alla giurisdizione - deve ritenersi che la disciplina...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8296 del 29 aprile 2004
«Per il combinato disposto del secondo comma dell'art. 814 c.p.c. e del secondo comma, prima ipotesi, dell'art. 810 c.p.c., la competenza in ordine alla liquidazione degli onorari e delle spese spettanti agli arbitri è attribuita al presidente del...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 27937 del 31 ottobre 2010
«In tema di impugnazione di lodo arbitrale che riguardi una pluralità di parti vincolate dalla medesima convenzione, è escluso che possa dichiararsi l'improcedibilità dell'arbitrato limitatamente ad alcune delle domande laddove vi sia dipendenza di...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 3840 del 15 febbraio 2021
«In tema di arbitrato rituale affinché l'eccezione di incompetenza degli arbitri possa ritenersi tempestivamente sollevata, come richiesto dall'art. 817, c. 2, c.p.c., occorre l'illustrazione delle ragioni poste a fondamento della ridetta...»