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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2284 del 3 febbraio 2014
«...di presunzione della responsabilità del costruttore contemplato dall'art. 1669 cod. civ., atteso che spetta a chi agisce in giudizio l'onere di provare tutti gli elementi richiesti dall'art. 2043 cod. civ., compresa la colpa del costruttore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7708 del 2 aprile 2014
«Nella vendita forzata l'aggiudicatario del bene pignorato, in quanto parte del processo di esecuzione, ha l'onere di far valere l'ipotesi di "aliud pro alio" con il solo rimedio dell'opposizione agli atti esecutivi, che va esperita - nel limite...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 9373 del 28 aprile 2014
«Ai fini della determinazione del giudice territorialmente competente, la certificazione anagrafica in ordine al luogo di residenza di un soggetto ha valore meramente presuntivo circa il luogo dell'effettiva dimora abituale, il quale è accertabile...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 896 del 17 gennaio 2014
«In applicazione dell'art. 164, quinto comma, cod. proc. civ., estensibile anche al rito del lavoro, se il giudice di primo grado, stante la costituzione del convenuto, omette di fissare un termine per l'integrazione dell'atto introduttivo del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6332 del 19 marzo 2014
«Le norme poste dal codice civile in materia d'onere della prova e di ammissibilità ed efficacia dei vari mezzi probatori attengono al diritto sostanziale, sicché la loro violazione integra un "error in iudicando", e non "in procedendo"; da ciò...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4731 del 31 gennaio 2000
«In tema di condizioni per la riabilitazione, mentre, da un lato, la impossibilità di adempiere le obbligazioni civili derivanti dal reato non va intesa in senso restrittivo e cioè come conseguenza della sola impossidenza economica (ma ricomprende...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22693 del 5 giugno 2008
«In tema di ricettazione, l'affermazione di responsabilità per l'acquisto o la ricezione di beni con marchi contraffatti o alterati non richiede che sia provata l'avvenuta registrazione dei marchi, condizione essenziale per affermare l'esistenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 672 del 5 settembre 1995
«Se la data di comunicazione della sentenza non sia comprovata, i trenta giorni di cui all'art. 47 c.p.c., non possono che farsi decorrere dalla data di pubblicazione, nella quale viene, peraltro, individuato il dies a quo ai fini dell'impugnazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13127 del 8 settembre 2003
«Al ricorso per regolamento di competenza è applicabile il termine annuale di decadenza di cui all'art. 327 c.p.c., decorrente dalla data del deposito della sentenza, nel caso in cui la comunicazione ai sensi dell'art. 47 c.p.c. non sia avvenuta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12462 del 7 luglio 2004
«Ne consegue che, qualora il ricorrente non offra la prova della data della comunicazione prevista dall'art. 133, secondo comma c.p.c. ed avente ad oggetto l'avvenuto deposito della sentenza, ovvero dell'eventuale mancanza di rituale comunicazione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6239 del 9 luglio 1996
«Qualora la parte, nel proporre regolamento di competenza, assuma che l'impugnazione non è preclusa dal decorso del termine di cui all'art. 47, secondo comma, c.p.c., avendo la cancelleria omesso di comunicare l'avvenuto deposito della sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17281 del 23 luglio 2010
«In tema di procedimento per la dichiarazione di fallimento, l'art. 1, secondo comma, legge fall., nel testo modificato dal d.l.vo 12 settembre 2007, n. 169, pone a carico del debitore l'onere di provare di essere esente dal fallimento, così...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 961 del 16 gennaio 2009
«In tema di rappresentanza in giudizio delle persone giuridiche, trattandosi di uno dei presupposti della capacità di stare in giudizio, è onere della parte che ha conferito la procura - in caso di contestazione della controparte specifica e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24298 del 15 novembre 2006
«Premesso che la persona fisica che si costituisce in giudizio per conto di una società dotata di personalità giuridica ha l'onere di allegare la qualità di legale rappresentante della società — assumendo rilevanza la prova di tale qualità solo nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9199 del 14 maggio 2004
«In tema di rappresentanza processuale delle persone giuridiche che, ai sensi dell'art. 75 c.p.c., spetta al soggetto al quale è conferita a norma di legge o dello statuto, la capacita di agire o resistere in giudizio in nome e per conto delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11848 del 21 maggio 2009
«Nel nuovo sistema istituzionale e costituzionale degli enti locali, il riconoscimento in capo al Presidente della Provincia della rappresentanza dell'ente, ai sensi dell'art. 50 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8211 del 27 luglio 1995
«Gli accertamenti eseguiti dai funzionari degli enti di previdenza ed assistenza costituiscono, ai sensi dell'art. 635, secondo comma, c.p.c., prova idonea ai fini della concessione di decreto ingiuntivo per i crediti derivanti da omesso versamento...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 20596 del 1 ottobre 2007
«Solo nel caso in cui il potere rappresentativo abbia origine da un atto della persona giuridica non soggetto a pubblicità legale, incombe a chi agisce l'onere di riscontrare l'esistenza di tale potere a condizione, però, che la contestazione della...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18090 del 8 settembre 2004
«Premesso che la persona fisica che si costituisce in giudizio per conto di una società dotata di personalità giuridica ha l'onere di allegare la sua qualità di legale rappresentante della società — assumendo rilevanza la prova di tale qualità solo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14813 del 3 ottobre 2003
«Qualora sia parte del processo una società, la persona fisica che, a norma di legge o di statuto, rappresenta la società ha conferito il mandato al difensore, ha l'onere di allegare ma non di provare tale sua qualità, spettando, invece, alla parte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8327 del 11 giugno 2002
«In relazione alla rappresentanza in giudizio delle persone giuridiche, il principio che il giudice ha l'obbligo di accertare, anche d'ufficio e in sede di impugnazione, la legittimazione processuale, comporta che egli deve verificare se il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3867 del 17 marzo 2001
«In ordine alla documentazione del potere di rappresentanza, è necessario che la controparte sia posta in grado di conoscere la fonte del potere e di contestarlo; a tal fine il rappresentante, che agisca come organo della persona giuridica, non ha...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 279 del 15 gennaio 1996
«La persona fisica che, nella sua qualità di organo della persona giuridica, ha conferito il mandato al difensore, non ha l'onere di dimostrare tale sua qualità, spettando invece alla parte che contesta la sussistenza di detta qualità fornire la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6929 del 8 luglio 1996
«La disposizione di cui all'art. 707 c.p. (possesso ingiustificato di chiavi false o grimaldelli) pone a carico del detentore - per le sue qualità personali - l'onere di dare la prova che gli oggetti rinvenuti in suo possesso sono destinati ad un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22546 del 5 novembre 2010
«Nel giudizio di impugnazione avverso la sentenza dichiarativa di fallimento, quanto ai procedimenti in cui trova applicazione la riforma di cui al d.l.vo n. 169 del 2007, che ha modificato l'art. 18 legge fall., ridenominando tale mezzo come...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16356 del 20 agosto 2004
«In tema di giudizio di opposizione alla sentenza di fallimento, l'eccezione di non assoggettabilità a fallimento dell'impresa in ragione della sua natura artigiana non è suscettibile di essere rilevata d'ufficio. Infatti, un tale giudizio, se...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13738 del 27 giugno 2005
«In tema di legitimatio ad causam colui che promuove l'azione (o specularmente vi contraddica) nell'asserita qualità di erede di altro soggetto indicato come originario titolare del diritto (nella specie rivendicazione della proprietà) deve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27648 del 20 dicembre 2011
«Non viola il disposto dell'art. 112 c.p.c. la qualificazione, da parte del giudice di merito, della domanda proposta dall'attore come di responsabilità precontrattuale, ancorché nella citazione il medesimo abbia chiesto il pagamento del compenso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21397 del 18 settembre 2013
«...di convenzione sul corrispettivo, al pari del difetto sulla relativa prova, non già il rigetto della domanda, ma l'accoglimento di questa per un importo minore del preteso, previa determinazione "officio iudicis" in base all'art. 2225 c.c..»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16017 del 13 giugno 2008
«Mentre l'effetto estensivo della nullità della singola clausola o del singolo patto all'intero contratto, avendo carattere eccezionale rispetto alla regola della conservazione, non può essere dichiarato d'ufficio dal giudice con la conseguenza che...»