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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14644 del 23 giugno 2009
«Il termine di prescrizione applicabile al diritto al risarcimento del danno, derivato da un fatto astrattamente previsto dalla legge come reato, è sempre quello previsto dall'art. 2947 c.c., a nulla rilevando che l'azione penale sia o meno...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6941 del 5 giugno 1992
«In materia di locazione di immobili urbani il diritto del conduttore di ottenere la restituzione del deposito cauzionale si prescrive nel termine ordinario decennale, atteso che la funzione di mera garanzia del suddetto deposito ne esclude...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1717 del 23 gennaio 2009
«La prescrizione dei crediti del lavoratore non decorre in costanza di un rapporto di lavoro formalmente autonomo, del quale sia stata successivamente riconosciuta la natura subordinata con garanzia di stabilità reale in relazione alle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23472 del 12 novembre 2007
«Atteso che, ai sensi dell'art. 2948, n. 4, c.c. (nel testo risultante dalle sentenze della Corte costituzionale), la prescrizione quinquennale resta sospesa durante l'esecuzione del rapporto di lavoro non assistito da garanzia di stabilità, e che...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1084 del 13 febbraio 1984
«Al fine dell'applicazione del principio che la prescrizione dei crediti di lavoro non decorre durante il rapporto solo quando questo non sia assistito da garanzia di stabilità, tale stabilità deve essere ravvisata ogni qual volta il rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3082 del 11 febbraio 2010
«In tema di trasporto di merci su strada per conto terzi assoggettato alla disciplina delle c.d. tariffe "a forcella", ai contratti relativi a tale forma di trasporto, sorti sulla base dei decreti legge n. 463 del 1992 e n. 19 del 1993, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6769 del 17 maggio 2001
«La prescrizione annuale del diritto di rivalsa dell'assicuratore nei confronti dell'assicurato per il danno risarcito al terzo, ove, per contratto, non operi la garanzia assicurativa, inizia a decorrere, in caso di pluralità di pagamenti parziali...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4363 del 16 maggio 1997
«La prescrizione (annuale ai sensi dell'art. 2952, secondo comma c.c.) del diritto di rivalsa dell'assicuratore nei confronti dell'assicurato - nel caso in cui, per contratto, non operi la garanzia assicurativa - decorre da quando tale diritto può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4735 del 17 aprile 1992
«Nel contratto di assicurazione privata contro gli infortuni da cui sia derivato un evento produttivo di lesioni corporali che abbiano determinato ricoveri ospedalieri, invalidità temporanea totale o parziale, postumi invalidanti di carattere...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 3494 del 6 marzo 2012
«Ai fini della collocazione di tutti gli interessi contemplati nell'art. 2855 c.c. nello stesso grado del capitale, è possibile che il creditore indichi nella nota d' iscrizione una somma riferita agli interessi stessi, sia limitandola a quelli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5805 del 12 aprile 2012
«L'azione surrogatoria, consentendo al creditore di prevenire e neutralizzare gli effetti negativi che possano derivare alle sue ragioni dall'inerzia del debitore, il quale ometta di esercitare le opportune azioni dirette ad incrementare il suo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1896 del 9 febbraio 2012
«A fondamento dell'azione revocatoria ordinaria non è richiesta la totale compromissione della consistenza patrimoniale del debitore, ma soltanto il compimento di un atto che renda più incerto o difficile il soddisfacimento del credito, che può...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3784 del 7 aprile 1995
«Considerata la natura permanente del reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti non è censurabile l'affermazione di competenza ratione loci del giudice del luogo in cui ha avuto inizio la consumazione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2794 del 4 marzo 1998
«Il nuovo testo dell'art. 289, comma secondo, c.p.p., introdotto dalla legge 16 luglio 1997 n. 234, che impone, nel corso delle indagini preliminari, al giudice di procedere all'interrogatorio dell'imputato prima di decidere sulla richiesta di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 781 del 27 agosto 1991
«Il giudice che emetta un provvedimento di custodia cautelare deve procedere all'interrogatorio ancorché per gli stessi fatti altro giudice lo abbia effettuato a seguito di propria ordinanza di custodia. Infatti, l'interrogatorio, quando è condotto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13251 del 18 marzo 2004
«In tema di misure cautelari personali disposte a norma dell'art. 27 c.p.p. da un giudice dichiaratosi contestualmente o successivamente incompetente, per fatti nuovi necessitanti un ulteriore interrogatorio di garanzia da parte del giudice...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3752 del 24 agosto 2000
«Il termine di venti giorni entro il quale, ai sensi dell'art. 27 c.p.p., dev'essere emessa la nuova ordinanza cautelare in sostituzione di quella emessa dal giudice dichiaratosi incompetente decorre, in base al testuale tenore di detta norma, dal...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11530 del 21 marzo 2002
«In tema di misura cautelare emessa da giudice dichiaratosi incompetente ai sensi dell'art. 27 c.p.p., la tardività dell'interrogatorio di garanzia dev'essere fatta valere esclusivamente nell'ambito del procedimento applicativo di quella misura e...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 39618 del 8 novembre 2001
«Le misure cautelari disposte, a norma dell'art. 27 c.p.p., da un giudice, dichiaratosi contestualmente o successivamente incompetente, non perdono efficacia per il mancato espletamento di un nuovo interrogatorio di garanzia da parte del giudice...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 531 del 6 maggio 1999
«Attesa l'imprescindibile necessità, cui è finalizzato l'interrogatorio di garanzia previsto dall'art. 294 c.p.p., di assicurare un contatto diretto e immediato fra il giudice competente ed il soggetto privato della libertà personale, deve...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2867 del 15 aprile 1999
«La mancata trasmissione al giudice competente del verbale dell'interrogatorio di garanzia dell'imputato effettuato dal giudice incompetente non costituisce di per sè causa di nullità dell'ordinanza applicativa della misura cautelare emessa dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19512 del 24 maggio 2010
«Il giudice monocratico il quale rilevi che il reato appartiene alla competenza del collegio deve disporre la trasmissione degli atti al pubblico ministero solo quando l'imputato sia rimasto privo dell'udienza preliminare, a causa di una erronea...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31758 del 27 settembre 2006
«Il giudice monocratico, qualora rilevi che il reato appartiene alla competenza del collegio, deve disporre la trasmissione degli atti al pubblico ministero, ai sensi dell'art. 33 septies, comma secondo, c.p.p., solo qualora ciò risponda alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1003 del 11 giugno 1999
«Atteso che, come ripetutamente affermato dalla Corte costituzionale, l'udienza preliminare, per la sua natura essenzialmente processuale, non è pregiudicata, in termini di incompatibilità, dalla circostanza che a celebrarla sia lo stesso giudice...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7798 del 27 febbraio 2002
«La partecipazione ad una seduta della Camera di appartenenza - anche alla luce di quanto stabilito dalla sentenza della Corte costituzionale n. 225 del 2001 - ben può costituire legittimo impedimento tale da determinare il rinvio dell'udienza, sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7297 del 25 febbraio 2002
«In tema di ricusazione, l'avviso dell'udienza camerale, fissata a norma dell'art. 41, terzo comma, c.p.p., è dovuto al difensore di fiducia del ricusante, da lui nominato nel procedimento principale, atteso che, per principio generale, la nomina...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5189 del 4 maggio 1994
«Alla sostituzione del giudice, la cui dichiarazione di astensione sia stata accolta, può provvedersi delegando un vice pretore onorario della stessa sede giudiziaria il quale, in quanto legittimato alla supplenza, deve considerarsi magistrato del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5723 del 29 novembre 1994
«Ai fini dell'ammissibilità della richiesta di rimessione, il presupposto dell'inerenza della richiesta alla fase del processo di merito deve obbligatoriamente sussistere al momento della decisione della Corte di cassazione.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18765 del 18 aprile 2003
«Il principio sancito dagli artt. 62 e 63, comma 2, c.p.p., della inutilizzabilità erga omnes delle dichiarazioni rese dall'indagato, ancorché di reato connesso o collegato, deve essere inteso in relazione alla sua ratio, che è ispirata alla...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5052 del 9 febbraio 2004
«L'omessa traduzione del provvedimento custodiale nel momento in cui è emesso, ove ne ricorra il presupposto, o la mancata nomina dell'interprete per la traduzione in sede di interrogatorio di garanzia, quando non si sia già provveduto ai sensi...»