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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6743 del 13 marzo 2008
«Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto e della pensione aziendale - che il datore di lavoro ha equiparato al trattamento pensionistico dei dipendenti degli enti locali - vanno inclusi nella base di calcolo anche gli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16234 del 29 ottobre 2003
«Nel contratto di colonia parziaria, come anche nella mezzadria, l'impresa di coltivazione del fondo viene esercitata in forma associativa dal concedente e dal concessionario (così che, mentre il primo conferisce il godimento del fondo e delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3028 del 6 febbraio 2009
«Nel caso di comunione d'azienda, ove il godimento di questa si realizzi mediante il diretto sfruttamento della medesima da parte dei partecipanti alla comunione, è configurabile l'esercizio di un'impresa collettiva (nella forma della società...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6361 del 1 aprile 2004
«In tema di differenze tra società e comunione a scopo di godimento, mentre quest'ultima (espressamente disciplinata dall'art. 2248 c.c.) postula una situazione giuridica di contitolarità (presupponendo, pertanto, la comproprietà del bene in capo a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4053 del 3 aprile 1993
«L'acquisto da parte di un terzo di una quota ideale dell'azienda, già gestita, a scopo di profitto, dall'originario imprenditore individuale, determina fra le parti, in difetto di espressa pattuizione contraria, l'insorgere non già della comunione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4088 del 10 maggio 1997
«Quando una società per azioni in base ad un rapporto nascente da convenzione con l'acquirente delle proprie azioni, autonomo dal (seppur collegato al) rapporto sociale cui da vita tale acquisto, attribuisce al socio, verso un corrispettivo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5772 del 22 maggio 1991
«La disciplina in tema di assemblee speciali, prevista dall'art. 2376 c.c. con riguardo alle società per azioni, è applicabile anche alle società cooperative a r.l. nel caso in cui siano individuabili differenze categoriali tra gruppi di soci, le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1845 del 8 marzo 1990
«Poichè l'aumento di capitale di una società per azioni realizzato attraverso l'imputazione della parte disponibile delle riserve, ai sensi dell'art. 2442 c.c., importa l'assoggettamento del cespite alle limitazioni ed ai vincoli propri del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10602 del 25 settembre 1999
«Lo scopo mutualistico di una società cooperativa è caratteristica essenziale del suo costitutivo, ed anche presupposto indefettibile per il godimento della speciale disciplina «di favore», e dunque si traduce nell'indisponibilità, da parte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9393 del 18 maggio 2004
«Nelle cooperative edilizie aventi come scopo la costruzione di alloggi e l'assegnazione degli stessi in godimento e, successivamente, in proprietà individuale ai soci, i rapporti tra questi ultimi e la società sono di due specie: da un lato quelli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3079 del 29 marzo 1994
«Nelle cooperative, aventi come scopo la costruzione di alloggi e l'assegnazione degli stessi in godimento e successivamente in proprietà individuale ai soci, dai rapporti attinenti alla attività sociale, comportanti l'obbligo di contribuzione alle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1959 del 29 marzo 1982
«La norma dell'art. 2556, primo comma, c.c., circa la forma scritta ad probationem dei contratti aventi per oggetto il trasferimento della proprietà o il godimento dell'azienda non trova applicazione nel caso in cui il trasferimento della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10062 del 16 aprile 2008
«In tema di cessione d'azienda, il divieto di concorrenza, posto a carico dell'alienante dall'art. 2557, primo comma, c.c., non persegue un interesse pubblico, trattandosi di una norma di natura dispositiva che, prima dell'entrata in vigore della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27011 del 7 dicembre 2005
«In tema di trasferimento di azienda, la regola stabilita dall'art. 2558 c.c. — secondo cui si verifica il trasferimento ex lege al cessionario di tutti i rapporti contrattuali a prestazioni corrispettive non aventi carattere personale e, quindi,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3045 del 2 marzo 2002
«Nel caso di trasferimento di azienda la regola di cui all'art. 2558 c.c. dell'automatico subentro del cessionario in tutti i rapporti contrattuali a prestazioni corrispettive non aventi carattere personale si applica soltanto ai cosiddetti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15210 del 19 luglio 2005
«La concessione del godimento di un locale adibito ad esercizio commerciale può integrare affitto di azienda, ovvero locazione di immobile munito di pertinenze, a seconda che, sulla scorta della effettiva e comune intenzione delle parti, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13689 del 6 novembre 2001
«Trattasi di locazione ad uso commerciale e non di affitto di azienda quando il locatore cede in godimento al conduttore i locali ove esercitare l'attività commerciale e non anche i beni strumentali per detto esercizio, giacché se è vero che la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8388 del 1 agosto 1995
«La differenza tra locazione di immobile con pertinenze ed affitto di azienda consiste nel fatto che, nella prima ipotesi, l'immobile concesso in godimento viene considerato specificamente, nella economia del contratto, come l'oggetto principale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4125 del 21 marzo 2003
«I consorzi di urbanizzazione (enti di diritto privato, costituiti da una pluralità di persone che, avendo in comune determinati bisogni o interessi, si aggregano fra loro allo scopo di soddisfarli mediante un'organizzazione sovraordinata),...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13523 del 12 giugno 2006
«La domanda diretta a denunziare la violazione della distanza legale da parte del proprietario del fondo vicino e ad ottenere l'arretramento della sua costruzione, tendendo a salvaguardare il diritto di proprietà dell'attore dalla costituzione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8066 del 27 giugno 1992
«Affinché la trascrizione delle domande giudiziali dirette a rivendicare la proprietà od altri diritti reali di godimento su beni immobili e delle domande dirette all'accertamento dei diritti stessi produca gli effetti indicati dall'art. 2653 n. 1...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2257 del 26 luglio 1974
«L'esistenza del privilegio speciale, previsto dall'art. 2764 c.c. a favore del locatore sulle cose che servono a fornire l'immobile, è collegata ad un rapporto di funzionalità e di inerenza economica fra tali cose e l'immobile locato e, cioè, ad...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2257 del 9 aprile 1984
«Il vincolo ipotecario su uno stabilimento industriale si estende ai macchinari in esso impiegati solo quando questi assumano la natura di accessioni dell'immobile (art. 2811 c.c.), nel senso che siano fisicamente connessi al fabbricato, non per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8515 del 5 maggio 2004
«ll giudicato implicito può ritenersi formato solo allorché tra la questione risolta espressamente e quella che si assume risolta implicitamente sussista un nesso di dipendenza così intenso da non consentire che l'una sia stata decisa senza aver...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5550 del 7 giugno 1999
«Le regole sui modi di acquisto della proprietà, sulla portata del principio consensualistico in materia di effetti reali del contratto e sulla conseguente considerazione della natura e della funzione della vendita ad efficacia reale immediata,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1720 del 27 febbraio 1985
«Con riguardo al preliminare di vendita di immobile da costruire, e per il caso in cui detto bene venga realizzato con vizi o difformità, che non lo rendano oggettivamente diverso, per struttura e funzione, ma incidano solo sul suo valore, ovvero...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12466 del 19 luglio 2012
«L'assegnazione al coniuge affidatario dei figli, in sede di separazione, del godimento dell'immobile di proprietà esclusiva dell'altro non impedisce al creditore di quest'ultimo di pignorarlo e di determinarne la vendita coattiva.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16398 del 24 luglio 2007
«In materia di separazione e divorzio, il disposto dell'art. 155 quater c.c., come introdotto dalla legge 8 febbraio 2006 n. 54, facendo riferimento all'«interesse dei figli» conferma che il godimento della casa familiare è finalizzato alla tutela...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9845 del 15 giugno 2012
«In materia di divisione giudiziale, la somma dovuta a conguaglio dal condividente assegnatario a quello non assegnatario ha natura di debito di valore, che sorge, dopo lo scioglimento della comunione, all'atto dell'assegnazione a uno soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14577 del 21 agosto 2012
«In materia di divisione giudiziale, la non comoda divisibilità di un immobile, integrando un'eccezione al diritto potestativo di ciascun partecipante alla comunione di conseguire i beni in natura, può ritenersi legittimamente praticabile solo...»