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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 1 del 10 gennaio 2013
«L'errore di fatto, idoneo a fondare la domanda di revocazione (ai sensi dell'art. 81 n. 4 del R.D. 17 agosto 1907, n. 642, ora dell'art. 106 c.p.a., e dell'art. 395, comma 4, c.p.c.) deve essere caratterizzato: a) dal derivare da una pura e...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3415 del 12 giugno 2012
«Il contrasto di giudicati ipotizzato dall'art. 395 n. 5, c.p.c. ricorre quando si tratti di decisioni intervenute fra le stesse parti ed aventi lo stesso oggetto, così da sussistere un'ontologica e strutturale concordanza - per identità di...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 5999 del 27 agosto 2010
«Nelle ipotesi di mancata notifica della sentenza oggetto di revocazione, per effetto del rinvio operato dall'art. 36 L. Tar, all'art. 396 c.p.c., anche il termine per la proposizione della revocazione ordinaria - decorrente dalla pubblicazione...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4465 del 18 settembre 2008
«Il ricorso per revocazione, proposto entro l'anno dall'emanazione della decisione revocanda, deve essere ritualmente notificato presso il difensore costituito, in quanto, ai sensi dell'art. 330, c.p.c., gli effetti dell'elezione di domicilio...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 4 del 24 gennaio 2014
«L'art. 51 n. 4 Cod. proc. civ. - che fa obbligo al giudice di astenersi quando abbia già conosciuto della causa in altro grado del processo - trova applicazione anche nel giudizio amministrativo di rinvio, tenendo presente che l'alterità del...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 871 del 12 febbraio 2018
«Il divieto di impugnare per revocazione una decisione che si è pronunciata su un ricorso per revocazione, ex art. 107, comma 2, c.p.a., si giustifica perché l'ordinamento intende evitare che la definizione di una lite sia oggetto di ripetute...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 861 del 4 febbraio 2019
«La legittimazione a proporre opposizione di terzo nei confronti della decisione del giudice amministrativo resa tra altri soggetti va, dunque, riconosciuta: a) ai controinteressati pretermessi; b) ai controinteressati sopravvenuti; c) ai...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4991 del 2 novembre 2015
«Nel giudizio amministrativo, la legittimazione a proporre opposizione di terzo nei confronti della decisione del giudice resa tra altri soggetti va riconosciuta: a) ai controinteressati pretermessi; b) ai controinteressati sopravvenuti; c) ai...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4942 del 18 settembre 2012
«In tema di collocazione della segnaletica lungo le strade il ricorso contro i relativi provvedimenti previsto dall'alt. 37 comma 3 D.L.vo 30 aprile 1992 n. 285 ha natura di ricorso amministrativo "improprio" e rientra nel genus dei ricorsi...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3414 del 28 luglio 2016
«La legittimazione a proporre opposizione di terzo nei confronti della decisione del Giudice Amministrativo resa tra altri soggetti va riconosciuta non a qualsiasi terzo, ma a coloro che rivestano qualità di controinteressati pretermessi, di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13699 del 30 maggio 2018
«Al fine di distinguere le fattispecie, nelle quali il sindacato della S.C. sulle decisioni del Consiglio di Stato in sede di giudizio di ottemperanza è consentito, da quelle nelle quali tale sindacato è da ritenersi inammissibile, è decisivo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10438 del 2 maggio 2018
«La decisione del Consiglio di Stato che abbia ritenuto non indennizzabile il vincolo imposto nell'ambito di una procedura sostanzialmente espropriativa non può essere impugnata per motivi attinenti alla giurisdizione, ove sulla relativa questione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24373 del 30 novembre 2016
«Le decisioni del giudice amministrativo sono viziate da eccesso di potere giurisdizionale (e, quindi, sindacabili in Cassazione per motivi inerenti alla giurisdizione) laddove detto giudice, eccedendo i limiti del riscontro di legittimità del...»
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Consiglio di Stato, Sez. Unite, sentenza n. 19913 del 5 ottobre 2016
«La decisione del Consiglio di Stato o del C.G.A., emessa in sede di giudizio di ottemperanza per l'esecuzione di un giudicato, non è sindacabile dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione per pretesi errori d'interpretazione del giudicato...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 11 del 9 giugno 2016
«L'esecuzione del giudicato amministrativo (sebbene quest'ultimo abbia un contenuto poliforme), non può essere il luogo per tornare a mettere ripetutamente in discussione la situazione oggetto del ricorso introduttivo di primo grado, su cui il...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 5394 del 27 novembre 2015
«Non può ritenersi inammissibile un ricorso per l'esecuzione del giudicato formatosi su di un decreto ingiuntivo per mancanza di prova documentale da parte del ricorrente del fatto che il debito oggetto del decreto ingiuntivo è tuttora insoluto...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 9 del 6 maggio 2013
«Il decreto decisorio che definisce la procedura innescata dalla proposizione del ricorso straordinario è una decisione di giustizia avente natura sostanzialmente giurisdizionale e caratterizzata, nel regime generale di alternatività, dalla...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 18 del 5 giugno 2012
«È ammissibile il ricorso per ottemperanza del decreto di accoglimento di un ricorso straordinario al Capo dello Stato, adottato a seguito del parere obbligatorio e vincolante del Consiglio di Stato. Detto decreto integra provvedimento esecutivo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2065 del 28 gennaio 2011
«Il giudizio di ottemperanza è ammissibile in relazione al decreto del Presidente della Regione, che abbia accolto il ricorso straordinario. La decisione su ricorso straordinario è un provvedimento che, pur non essendo formalmente giurisdizionale,...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1415 del 4 marzo 2011
«In tema di ottemperanza al giudicato, l'amministrazione è tenuta non solo a uniformarsi alle indicazioni rese dal giudice e a determinarsi secondo i limiti imposti dalla rilevanza sostanziale della posizione soggettiva azionata e consolidata in...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5813 del 25 novembre 2008
«Il ricorso gerarchico avverso un atto emesso da un ufficio sede di dirigente generale (quale appunto si configura l'ordinanza opposta in via amministrativa dall'odierna appellante), nel regime generale delle competenze stabilito dalla nuova...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 2 del 27 gennaio 1978
«La proposizione del ricorso gerarchico non preclude la possibilità di esperire il ricorso giurisdizionale, nei termini di legge, se il ricorrente rinunzi al ricorso gerarchico prima dell'emanazione della decisione del ricorso stesso o prima della...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 17 del 4 dicembre 1989
«La decisione tardiva di accoglimento del ricorso gerarchico, se è totalmente satisfattiva dell'interesse del ricorrente, determina la cessazione della materia del contendere nel giudizio intentato contro il provvedimento originario, e comunque è...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 16 del 27 novembre 1989
«Il decorso del termine breve di legge (90 giorni) per la formazione del silenzio-rigetto ai sensi dell'art. 6 D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199, non tra effetti sostanziali, non concreta cioè alcun provvedimento amministrativo fittizio, ma produce...»
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Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 2383 del 17 dicembre 2014
«In tema di indennizzi a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati, il ministro della salute, investito del ricorso gerarchico avverso il...»
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Tribunale Superiore delle acque pubbliche, sentenza n. 35 del 25 maggio 1994
«Il fatto che a norma dell'art. 4 D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199 l'organo decidente il ricorso amministrativo abbia l'obbligo di comunicarlo ai controinteressati, i quali sono abilitati a presentare deduzioni e documenti nei venti giorni...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4150 del 16 luglio 2012
«Si deve riconoscere che - pur non trovando diretta applicazione per il ricorso gerarchico l'art. 112 c.p.c. (principio di corrispondenza fra chiesto e pronunciato) - siano applicabili regole analoghe, in considerazione della funzione giustiziale,...»
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Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 1331 del 10 gennaio 1990
«La decisione gerarchica che non sia stata comunicata al controinteressato nelle forme stabilite dall'art. 5, D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199 è illegittima.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4231 del 5 settembre 2008
«L'autorità, che decide sul ricorso gerarchico, non ha l'obbligo di confutare in modo analitico le censure sottoposte, potendo limitarsi a rappresentare sinteticamente le ragioni in base alle quali le stesse sono da ritenersi infondate.»
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Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 133 del 10 gennaio 1990
«È illegittima la decisione gerarchica che non sia stata comunicata al controinteressato nelle forme stabilite dall'art. 5 D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199.»