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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13881 del 6 luglio 2015
«In tema di revocatoria fallimentare, la valutazione sulla "notevole sproporzione" tra le prestazioni eseguite e le obbligazioni assunte dal fallito e ciò che a lui è stato dato o promesso, necessaria per la dichiarazione di inefficacia del negozio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5264 del 7 marzo 2007
«Posta la diversità tra l'azione di inefficacia degli atti a titolo gratuito, ai sensi dell'art. 64 legge fall., e l'azione revocatoria ai sensi dell'art. 67 della stessa legge, incorre in extrapetizione il giudice di merito che accolga la prima...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18570 del 15 settembre 2004
«Ove l'azione revocatoria venga proposta ai sensi dell'art. 67, primo comma, n. 1, legge fall., con riferimento ad un atto traslativo il cui effetto si sia interamente prodotto, pur se le prestazioni ulteriori a carico del venditore fallito siano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9523 del 13 luglio 2001
«In materia di valutazione di quote o azioni societarie, il sovrapprezzo imposto in sede di aumento di capitale trova giustificazione nella differenza tra consistenza patrimoniale e capitale della società; il relativo bilanciamento riguarda fatti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3280 del 10 febbraio 2011
«In tema di revocatoria fallimentare, al fine di vincere la presunzione di conoscenza dello stato d'insolvenza, posta dall'art. 67, primo comma, n. 1, legge fall. (nel testo "ratione temporis" vigente), grava sul convenuto l'onere della prova di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11948 del 8 agosto 2003
«In tema di revocatoria fallimentare, l'art. 67, primo comma, n. 1, legge fall. pone a favore del fallimento una presunzione iuris tantum di conoscenza, da parte del terzo, dello stato di insolvenza del debitore nel momento in cui fu posto in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8874 del 14 aprile 2006
«L'azione revocatoria fallimentare dei pagamenti attribuisce al curatore un diritto potestativo alla restituzione delle somme pagate in violazione della regola del concorso, che non muta la sua natura per il fatto di realizzarsi attraverso una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7158 del 10 maggio 2012
«In tema di revocatoria delle rimesse in conto corrente bancario effettuate da un imprenditore poi dichiarato fallito, nel caso di plurime operazioni di segno opposto nella stessa giornata in cui appaia uno scoperto di conto, il fallimento che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3920 del 17 febbraio 2011
«La motivazione della sentenza "per relationem" è ammissibile, ben potendo il giudice far riferimento ad altri documenti acquisiti agli atti, purchè dalla giustapposizione del testo redatto dal giudice e di quello cui quest'ultimo fa rinvio risulti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19894 del 13 ottobre 2005
«In tema di revocatoria fallimentare di rimesse in conto corrente, effettuate entro l'anno anteriore all'apertura della procedura concorsuale, deve ritenersi che il sistema informativo della Centrale dei rischi consente agli istituti di credito di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4559 del 24 febbraio 2011
«Il convenuto con l'azione revocatoria fallimentare non è ammesso a provare che il debitore, nel cosiddetto periodo sospetto anteriore alla dichiarazione di fallimento, non versava in stato di insolvenza, ma solo in una situazione di temporanea...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17213 del 28 agosto 2004
«In tema di revocatoria fallimentare ai sensi dell'art. 67, secondo comma, legge fall., l'elemento soggettivo — da provare — della conoscenza, da parte dell'accipiens dello stato di insolvenza in cui versava il tradens al momento dell'atto da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3765 del 19 febbraio 2007
«Nel sistema della legge fallimentare il procedimento di verificazione dello stato passivo ha natura giurisdizionale e decisoria ed è strutturato sullo schema del processo di cognizione, sia pure con gli adattamenti imposti dal carattere sommario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5582 del 15 marzo 2005
«Nella procedura di verifica dei crediti e nel conseguente giudizio di opposizione allo stato passivo, il curatore del fallimento agisce in qualità di terzo sia rispetto ai creditori del fallito che richiedono l'ammissione al passivo, sia rispetto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5294 del 5 marzo 2009
«Qualora il fallimento sia stato dichiarato successivamente al 16 luglio 2006 (data di entrata in vigore del D.L.vo n. 5 del 2006), ancorché in accoglimento di un ricorso depositato anteriormente, la procedura è regolata dalla nuova normativa, ai...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5817 del 23 novembre 1985
«Qualora il lavoratore subordinato impugni il licenziamento intimatogli dal commissario liquidatore di un'impresa messa in liquidazione coatta amministrativa, per ottenere il pagamento di mensilità retributive, a titolo di risarcimento del danno, e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4375 del 14 ottobre 1977
«Poiché nella liquidazione coatta amministrativa ogni credito verso l'impresa che vi è assoggettata dev'essere accertato dal commissario liquidatore nell'esercizio di un'attività amministrativa, si verifica un temporaneo difetto di giuridizione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 36118 del 9 settembre 2004
«In tema di bancarotta fraudolenta, il previo concerto di tutti i soci, illimitatamente e personalmente responsabili delle obbligazioni sociali, in ordine all'alienazione di beni ad uno di essi appartenenti ben può essere desunto dall'attivo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46959 del 9 dicembre 2009
«Integra il delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione la condotta dell'amministrazione che prelevi somme dalle casse sociali, a titolo di pagamento di competenze, ancorché su delibera del consiglio di amministrazione, in quanto la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4655 del 3 febbraio 2006
«In tema di bancarotta per distrazione (art. 216, primo comma, n. 1 legge fall.), la restituzione di beni acquistati dall'imprenditore con patto di riservato dominio non costituisce attività distrattiva qualora in concreto non ne sia derivata una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9807 del 22 marzo 2006
«In tema di bancarotta fraudolenta, la fraudolenza, intesa come connotato interno alla distrazione, implica, dal punto di vista soggettivo, che la condotta di colui che pone in essere o concorre nell'attività distrattiva sia assistita dalla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19145 del 31 maggio 2006
«In tema di bancarotta fraudolenta, i destinatari delle norme di cui agli artt. 216 e 223 L. fall. vanno individuati sulla base delle concrete funzioni esercitate, non già rapportandosi alle mere qualifiche formali ovvero alla rilevanza degli atti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43388 del 30 novembre 2005
«La nozione di amministratore di fatto, introdotta dal art. 2639 c.c. postula l'esercizio in modo continuativo e significativo dei poteri tipici inerenti alla qualifica od alla funzione; nondimeno, «significatività» e «continuità» non comportano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40159 del 27 novembre 2002
«In tema di bancarotta fraudolenta impropria da reato societario, la nuova formulazione dell'art. 223, comma 2, n. 1 della legge fallimentare, introdotta dall'art. 4 del D.L.vo 11 aprile 2002, n. 61, ha comportato abrogazione, e non mera...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 8896 del 4 maggio 2016
«La liquidazione del danno patrimoniale da incapacità lavorativa, patito in conseguenza di un sinistro stradale da un soggetto percettore di reddito da lavoro, deve avvenire ponendo a base del calcolo il reddito effettivamente perduto dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4434 del 10 maggio 1996
«Anche con riguardo all'azione diretta per il risarcimento dei danni, proposta dal danneggiato nei confronti dell'assicuratore, a norma degli artt. 5 (Recte: 18 - N.d.R.) e 22 legge n. 990 del 1969, il principio della rilevabilità d'ufficio di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10115 del 2 agosto 2000
«n materia di assicurazione della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli, tra l'assicuratore, destinatario dell'azione diretta ex art. 18 della legge 24 dicembre 1969, n. 990, e il danneggiante assicurato, destinatario...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 573 del 17 gennaio 2001
«La transazione stipulata tra l'assicuratore della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e il terzo danneggiato giova all'assicurato soltanto nei limiti del massimale di polizza. Ne consegue che, se nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3462 del 3 aprile 1998
«La domanda risarcitoria, che il danneggiato proponga nei confronti del conducente del veicolo investitore e dell'assicuratore dell'auto da questi condotta, può, alla fine, risultare accolta soltanto nei confronti del primo e non del secondo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4192 del 2 marzo 2004
«Qualora in uno stesso giudizio di risarcimento dei danni conseguenti alla responsabilità civile automobilistica siano stati dedotti due diversi rapporti, uno tra danneggiato e danneggiante e l'altro tra il danneggiante e il suo assicuratore (tra i...»