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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1388 del 11 febbraio 1998
«Nel mandato conferito nell'interesse del mandatario, con attribuzione di procura, l'irrevocabilità del mandato prevista dall'art. 1723, secondo comma, c.c., si esaurisce nel rapporto interno fra il mandante ed il mandatario e, pertanto,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2526 del 6 marzo 1998
«La decisione delle Sezioni Unite della Corte di cassazione in sede di regolamento di giurisdizione avente ad oggetto unicamente la giurisdizione (nella specie, conseguente alla natura autonoma o subordinata di un rapporto di lavoro intercorso con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2845 del 17 marzo 1998
«L'art. 9 della legge 14 febbraio 1990, n. 29 ha ricondotto tutte le controversie in materia di contratti agrari, sia sotto il profilo della genesi che del funzionamento o della cessazione, alla competenza della sezione specializzata agraria, con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4008 del 20 aprile 1998
«Si ha mutamento della causa petendi, con conseguente introduzione di una domanda nuova, preclusa in appello nel processo del lavoro a norma dell'art. 437 c.p.c., quando il fatto costitutivo della pretesa sia modificato nei suoi elementi materiali,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4095 del 22 aprile 1998
«Il contratto di sale and lease back si configura come un'operazione negoziale complessa, frequentemente applicata nella pratica degli affari poiché risponde all'esigenza degli operatori economici di ottenere, con immediatezza, liquidità, mediante...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4173 del 23 aprile 1998
«La domanda con cui il preponente, deducendo l'infedele comportamento dell'agente in costanza del rapporto di agenzia, chiede il risarcimento del danno subito a causa dello sviamento della clientela provocato dal comportamento dell'agente riguarda...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6272 del 24 giugno 1998
«Nell'ambito delle argomentazioni difensive delle parti, genericamente qualificabili come eccezioni, vanno distinte quelle che consistono nella semplice negazione del fatto costituito del diritto esercitato dalla controparte (mera difesa), quelle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7799 del 8 agosto 1998
«Le controversie relative al cosiddetto «procacciamento d'affari» – contratto atipico che si concreta in un'attività di collaborazione consistente nel raccogliere proposte di contratto ovvero ordinazioni presso terzi e nel trasmetterle al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9440 del 21 settembre 1998
«Il codice di procedura penale del 1988, non ha riprodotto la regola, dettata dall'art. 3 del codice di rito previgente, della necessaria pregiudizialità del processo penale rispetto a quello civile. Ma, pur se nel sistema attualmente in vigore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1158 del 11 febbraio 1999
«L'azione diretta alla demolizione di un bene comune a più persone, dovendo necessariamente essere proposta nei confronti di tutte, dà vita ad una ipotesi di litisconsorzio necessario, con la conseguenza che, ove, nel giudizio di primo grado, sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11687 del 16 ottobre 1999
«La regola per cui tutti i contratti della Pubblica Amministrazione e in genere degli enti pubblici devono essere stipulati per iscritto rinviene la sua ratio nell'esigenza di identificare esattamente il contenuto negoziale e rendere possibile i...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12155 del 29 ottobre 1999
«Allorquando le parti di un rapporto giuridico conferiscono ad un terzo l'incarico di svolgere, in base alla sua specifica capacità tecnica, constatazioni e accertamenti, il cui esito esse si impegnano ad accettare, ricorre l'ipotesi della perizia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1237 del 15 febbraio 1999
«La sospensione del processo contemplata dall'art. 295 c.p.c. per l'ipotesi in cui la decisione dipenda dalla definizione di una diversa causa implicando la collocazione del processo in uno stato di quiescenza fino al momento della conclusione di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12777 del 17 novembre 1999
«I soci di una cooperativa di produzione e di lavoro non possono considerarsi dipendenti della medesima per le prestazioni rivolte a consentire ad essa il conseguimento dei suoi fini istituzionali ed in particolare non rileva, ai fini della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12806 del 18 novembre 1999
«Il provvedimento di sospensione del giudizio, che il giudice di merito abbia adottato sul presupposto della ritenuta rilevanza di un giudizio penale ai fini della decisione della causa civile, è qualificabile come provvedimento di sospensione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12941 del 22 novembre 1999
«La responsabilità della P.A. per illecito extracontrattuale che può essere fatta valere dal privato con azione di risarcimento del danno davanti al giudice ordinario è astrattamente configurabile anche nella diffusione di informazioni inesatte, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14722 del 30 dicembre 1999
«Ai fini del rapporto di parasubordinazione – che l'art. 409 n. 3 c.p.c. assoggetta al rito del lavoro – si richiedono la continuità della prestazione e la coordinazione della stessa con l'attività concorrente del destinatario; la prima – la quale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2543 del 19 marzo 1999
«Il diritto alle prestazioni assicurative di malattia e di maternità dei lavoratori dipendenti a tempo determinato in agricoltura nasce direttamente dalla legge in presenza dei requisiti da essa voluti e non dal provvedimento amministrativo di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 327 del 12 giugno 1999
«Nell'ipotesi in cui sia stata affidata ad un privato la gestione del servizio di bar all'interno di un ospedale pubblico, il rapporto tra la pubblica amministrazione ed il privato, avendo ad oggetto un'attività da svolgersi all'interno di locali...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 36 del 5 febbraio 1999
«Il giudicato interno sulla giurisdizione può formarsi o perché su di essa il giudice abbia espressamente pronunciato e su tale capo non vi sia stata impugnazione o perché, avendo il giudice pronunciato nel merito su più capi di domanda,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3645 del 13 aprile 1999
«I giudizi di valore compiuti ai fini della qualificazione di un comportamento ai sensi di norme «elastiche» che indichino solo parametri generali presuppongono da parte del giudice un'attività di integrazione giuridica della norma, a cui viene...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 381 del 30 giugno 1999
«Al fine di pronunciare sulle questioni di giurisdizione, le Sezioni Unite della Corte di cassazione, hanno il potere-dovere, sia in sede di regolamento preventivo, sia in sede di ricorso ordinario, di procedere ad un'indagine di fatto, al fine di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3975 del 21 aprile 1999
«Il provvedimento con il quale il pretore del lavoro, rilevato che il rapporto dedotto in causa non rientra tra quelli previsti dall'art. 409 c.p.c. e, disposto il mutamento del rito, rinvia la causa ad altra udienza per la precisazione delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 413 del 16 gennaio 1999
«Chi chiede il compenso di prestazioni eseguite nell'ambito di un rapporto di cosiddetta parasubordinazione (art. 409 n. 3 c.p.c.) non può limitarsi a provare l'esistenza di questo, ma deve provare le singole prestazioni che del diritto al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4521 del 5 maggio 1999
«Fra i rapporti di c.d. parasubordinazione, le cui controversie sono attribuite dall'art. 409 n. 3 c.p.c. alla competenza del giudice del lavoro, sono inclusi i rapporti aventi ad oggetto prestazioni riconducibili allo schema generale del lavoro...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5914 del 14 giugno 1999
«Il principio secondo cui nei processi con pluralità di parti il termine per l'impugnazione decorre nei confronti di tutte dalla notificazione della sentenza da chiunque effettuata, trova applicazione quando la decisione incida su di un unico...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6002 del 17 giugno 1999
«Ai fini del riconoscimento del privilegio di cui all'art. 2751 bis n. 4 c.c., la qualifica di «coltivatore diretto» va desunta non dai principi di cui alla norma ex art. 6 della legge 203/82, bensì dalla disciplina codicistica (artt. 1647 e 2083),...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6121 del 18 giugno 1999
«Per aversi imputazione degli effetti dannosi a norma dell'art. 2051 c.c. è necessario che il danno si sia verificato nello sviluppo di un agente insito nella cosa e che il soggetto convenuto abbia per il rapporto con la cosa l'obbligo di vigilare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6404 del 23 giugno 1999
«La competenza per materia del giudice adito si determina sulla base della domanda proposta dall'attore e dei fatti posti a suo fondamento, mentre le eccezioni del convenuto possono, al più, costituire fonte (residuale) di ulteriore convincimento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 648 del 23 gennaio 1999
«L'istituto della compensazione presuppone l'autonomia dei rapporti cui si riferiscono i contrapposti crediti delle parti, mentre è configurabile la cosiddetta compensazione impropria allorché i rispettivi crediti e debiti abbiano origine da un...»