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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1671 del 9 giugno 1998
«In tema di sequestro preventivo, la nozione di cose pertinenti al reato, è più ampia di quella di corpo di reato definita dall'art. 253 comma 2 c.p.p., in quanto non solo include in sè i beni costituenti corpo di reato ma abbraccia anche tutte le...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1324 del 13 febbraio 1997
«Nel giudizio di risarcimento del danno, solo in presenza dell'accordo delle parti o, quanto meno, della mancata opposizione del convenuto, il giudice può scindere il giudizio medesimo, che è di norma unitario, e limitare la pronuncia all'an...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23328 del 30 ottobre 2006
«La condanna generica al risarcimento dei danni, avendo come contenuto una mera declaratoria di riconoscimento del relativo diritto, postula — quale presupposto per il suo accoglimento — l'accertamento di un fatto da ritenersi, alla stregua di un...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12511 del 3 aprile 2012
«E inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di rigetto del tribunale del riesame relativa al decreto di sequestro probatorio di un'area (nella specie, adibita alla realizzazione di un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 251 del 14 marzo 1995
«In tema di sequestro probatorio, l'interessato a cui, se presente, deve essere consegnata la copia del decreto di sequestro, non è necessariamente anche il proprietario della cosa sottoposta a sequestro, bensì, come risulta dal successivo art. 257...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3278 del 11 dicembre 1995
«L'inosservanza del disposto dell'art. 100, comma 2, D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 è sanzionata a pena di nullità. Ed infatti, la mancata instaurazione del contraddittorio nei confronti del terzo proprietario non è irrilevante, posto che il citato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7358 del 2 giugno 2000
«Se si chiede il risarcimento del danno senza alcuna specificazione o riserva, la domanda per la sua genericità comprende il danno nella sua interezza e rimane escluso che dopo la formazione del giudicato si possa azionare lo stesso diritto per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1497 del 20 maggio 1996
«Allorché il sequestro sia stato disposto su beni privi ormai di rilevanza probatoria, come nel caso di somme depositate presso un'azienda di credito unicamente in relazione alla loro natura di corpo del reato, in vista della possibile confisca di...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 1143 del 5 aprile 1995
«Poiché un atto compiuto da una parte processuale, che sia stato dichiarato illegittimo, non può produrre effetti sfavorevoli alla parte contro interessata, non è consentito il sequestro probatorio di copie di documenti delle quali sia stato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1619 del 26 gennaio 2005
«La disciplina dell'esecuzione provvisoria di cui all'art. 282 c.p.c. trova legittima attuazione anche con riferimento alle sentenze di condanna implicita, nelle quali l'esigenza di esecuzione della sentenza scaturisce dalla stessa funzione che il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11143 del 26 ottobre 1995
«Le somme pagate in esecuzione della sentenza di primo grado provvisoriamente esecutiva, ai sensi del previgente art. 282 c.p.c., che, in conseguenza della riforma di detta sentenza da parte del giudice d'appello, debbono essere restituite...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3759 del 20 aprile 1996
«Nel caso in cui si verifichi la morte (o la perdita della capacità di una parte) dopo la chiusura della discussione, ma prima della notificazione della sentenza, l'altra parte può provvedere alla notificazione, alternativamente, al procuratore...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41362 del 7 ottobre 2013
«Il diritto del difensore di ascoltare le registrazioni di conversazioni o comunicazioni intercettate e di estrarre copia dei file audio, dopo il deposito effettuato ai sensi del quarto comma dell'art. 268 cod. proc. pen., non è suscettibile di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11077 del 3 dicembre 1997
«Gli elementi ricavati da intercettazioni eseguite presso impianti diversi da quelli in dotazione alla Procura della Repubblica, in totale mancanza di specifico provvedimento del P.M. ai sensi dell'art. 268, comma terzo, del codice di procedura...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6563 del 27 giugno 1990
«La dichiarazione di contumacia, formalizzando una situazione di disinteresse della parte per il giudizio, è strumentale all'attivazione di meccanismi sollecitatori di possibile revisione di tale atteggiamento in relazione all'evoluzione del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 912 del 26 gennaio 1995
«Nel caso in cui una parte, benché regolarmente costituita, sia stata dichiarata, per errore, contumace, ciò non comporta alcun vizio della sentenza, quando l'erronea declaratoria non abbia comportato alcun pregiudizio allo svolgimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10609 del 30 aprile 2010
«L'art. 291, comma terzo, c.p.c. prevede che, rimasto inadempiuto l'ordine di rinnovazione della citazione, la causa sia cancellata dal ruolo senza esigere alcuna attività delle parti e che, una volta intervenuta la cancellazione, il processo si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2163 del 8 giugno 1994
«Ai fini della legittimità dell'emissione di un provvedimento di custodia cautelare non è necesario che vengano trasmessi agli organi decidenti gli atti comprovanti la regolarità formale delle operazioni di intercettazione telefonica e quelli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1515 del 11 febbraio 1992
«Ai fini del decorso del termine per l'impugnazione avverso la sentenza nella parte in cui sia stato accertato il diritto di rappresentanza processuale dell'ente costituito in giudizio, non può tenersi conto della notifica effettuata direttamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3037 del 15 marzo 1995
«Il vizio della sentenza di primo grado correlato al mancato rispetto dell'art. 292 c.p.c., nel testo emendato dagli arresti integrativi della Corte costituzionale n. 250 del 28 novembre 1986 e n. 317 del 6 luglio 1989, — il quale prescrive che in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3078 del 23 marzo 1998
«La disposizione di cui all'art. 292 c.p.c. per la quale devono essere notificate al contumace le comparse che contengono domande nuove o riconvenzionali va applicata anche alle comparse contenenti l'appello incidentale, ponendosi in tale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16265 del 29 ottobre 2003
«La parte rimasta contumace deve accettare il processo nello stato in cui si trova al momento in cui si costituisce, con tutte le preclusioni e decadenze già verificatesi; da ciò deriva l'onere per il convenuto di effettuare tutte le contestazioni...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 2442 del 9 febbraio 2004
«Qualora il procedimento sia stato sospeso, ai sensi dell'art. 295 c.p.c., in attesa della definizione di questione pregiudiziale da parte di altro giudice, il provvedimento, che, sull'istanza di riassunzione presentata dopo la sopravvenienza della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11556 del 6 novembre 1995
«Nell'ipotesi di sospensione necessaria del giudizio in relazione alla pendenza di controversia prevista dall'art. 295 c.p.c. dinanzi allo stesso o ad altro giudice, qualora la suddetta controversia sia venuta ad estinguersi, la riassunzione del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24271 del 28 ottobre 2013
«La morte del procuratore, a mezzo del quale la parte è costituita in giudizio, determina automaticamente l'interruzione del processo, anche se il giudice e le altri parti non ne hanno avuto conoscenza, con preclusione di ogni ulteriore attività...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6061 del 11 maggio 2000
«Nel caso di morte del procuratore costituito, il processo si interrompe automaticamente dal giorno dell'evento, senza che sia necessaria la dichiarazione della parte interessata; sicché tutti gli atti compiuti successivamente, in spregio alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6721 del 25 luglio 1996
«L'interruzione del processo per il decesso della parte è disposta a protezione dei successori a titolo universale della parte deceduta, i quali rimangono privi di tutela processuale. Pertanto, solo ad essi è consentita la prosecuzione del processo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7488 del 18 giugno 1992
«In caso di prosecuzione del processo interrotto o di riassunzione del medesimo nelle forme del ricorso, di cui agli artt. 302 e 303 c.p.c., a differenza di quanto si verifica nell'ipotesi di citazione in riassunzione ex art. 125 disp. att. c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4981 del 19 luglio 1983
«La prosecuzione del processo interrotto per morte della parte costituita a mezzo di procuratore deve essere effettuata con la costituzione in giudizio degli eredi della stessa — cioè da parte degli stessi o nei loro confronti, sia pure con la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3790 del 27 ottobre 1994
«Agli effetti della legitimatio ad causam, del soggetto, convivente di fatto della vittima dell'azione omicidiale di un terzo, viene in considerazione non già il rapporto interno tra i conviventi, bensì l'aggressione che tale rapporto ha subito ad...»