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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31753 del 28 luglio 2003
«Perchè un minore di età sia riconosciuto — ai sensi del combinato disposto degli artt. 85, 88, 89 e 90 c.p. — incapace di intendere e di volere al momento della commissione del reato, è necessario l'accertamento di un'infermità di natura ed...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 43083 del 18 ottobre 2013
«È responsabile ai sensi dell'art. 113 cod. pen. di cooperazione nel delitto colposo l'agente il quale, trovandosi a operare in una situazione di rischio da lui immediatamente percepibile, pur non rivestendo alcuna posizione di garanzia,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6300 del 27 aprile 1989
«In materia di reati colposi, qualora l'evento, posto ad oggetto del reato scaturisca dal sinergismo di consapevoli condotte colpose, attribuibili alla vittima e a terzi imputati, va applicata la disposizione di cui all'art. 113 c.p., speciale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3828 del 31 gennaio 2006
«Integra il delitto di cui all'art. 338 c.p. (violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario) la minaccia, pure contenuta in un'espressione allusiva, che sia in concreto idonea ad incutere il timore di subire un danno...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9725 del 28 febbraio 2013
«Integra il reato di esercizio abusivo della professione l'attività di colui che curi la gestione dei servizi e degli adempimenti in materia di lavoro, previdenza ed assistenza sociale (nella specie, occupandosi in particolare della compilazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19689 del 18 settembre 2014
«I titoli di partecipazione ad una società cooperativa acquistati, in costanza di matrimonio, da uno dei coniugi ed allo stesso intestati, sono suscettibili di essere compresi nel regime di comunione legale contemplata dall'art. 177, primo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 23676 del 6 novembre 2014
«L'esercizio dell'impresa familiare è incompatibile con la disciplina societaria attesa non solo l'assenza nell'art. 230 bis cod. civ. di ogni previsione in tal senso, ma, soprattutto, l'irriducibilità ad una qualsiasi tipologia societaria della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13084 del 24 giugno 2015
«L'interesse del socio ad erogare un finanziamento alla società è collegato al rapporto sociale solo in via di fatto poiché opera soltanto sul piano dei motivi ed è connesso alla soddisfazione delle esigenze finanziarie della società, salvo che non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20258 del 25 settembre 2014
«La quota di società non conferisce al socio un diritto reale su beni costituenti il patrimonio societario, ma un diritto personale di partecipazione alla vita societaria, la cui misura non è soggetta a cambiamento per effetto di successivi aumenti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7409 del 24 giugno 2000
«È perseguibile in base alla legislazione italiana e davanti al giudice italiano la violazione di norme in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro accertata a bordo di una nave battente bandiera straniera, attraccata in un porto italiano,...»
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Cassazione penale, Sez. VII, sentenza n. 26143 del 26 luglio 2006
«L'esimente dello stato di necessità, che postula il pericolo attuale di un danno grave alla persona non altrimenti evitabile, non può applicarsi a reati asseritamente provocati da uno stato di indigenza connesso alla situazione socio-economica...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3739 del 28 aprile 1984
«La consapevolezza del disvalore di un'azione da parte di un minore non è affatto esclusa dall'influenza negativa esercitata dall'ambiente socio — familiare il quale può favorire l'insorgenza di propositi delittuosi, ma non vale certo ad escludere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 534 del 22 gennaio 1993
«Poiché la capacità di intendere e di volere del minore di età compresa tra i quattordici e i diciotto anni non si presume, si richiede al giudice di merito un'adeguata motivazione sull'accertamento, in concreto, di detta capacità intesa come...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9265 del 13 settembre 1991
«In tema di accertamento dell'imputabilità del minore ultraquattordicenne, non esistendo schemi astratti valevoli a tal fine, occorre valutare il comportamento del soggetto in concreto, onde verificare se egli presenta, in rapporto al fatto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7454 del 19 maggio 1989
«La capacità di intendere e di volere del minore che abbia compiuto quattordici anni, ma non ancora i diciotto deve essere accertata dal giudice di merito che, nell'esprimere il suo giudizio di fatto sul punto deve tener conto di una molteplicità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2140 del 18 febbraio 1988
«Mentre l'incapacità di intendere e di volere da causa psicopatologica ha carattere assoluto, nel senso che prescinde dalla natura e dal grado di disvalore sociale della condotta posta in essere, l'incapacità di intendere e di volere da immaturità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27850 del 11 luglio 2001
«In tema di peculato dell'incaricato di pubblico servizio, ai fini della configurabilità del reato, la «ragione del servizio» giustificatrice del possesso non è da identificare solo in quella che rientra nella specifica competenza funzionale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43451 del 3 dicembre 2001
«In tema di diffamazione col mezzo della stampa, sussiste la scriminante del diritto di cronaca nell'ipotesi in cui il curatore di un libro antologico, allo scopo di rendere e descrivere fedelmente il contesto socio-culturale cui gli autori dei...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3483 del 5 aprile 1996
«Beneficiari delle norme di tutela della sicurezza del lavoro sono, oltre i lavoratori dipendenti, i soci di cooperative di lavoro. Il presidente e legale rappresentante di una cooperativa di lavoro, pertanto, deve essere considerato destinatario...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19476 del 21 maggio 2010
«Integra il delitto di abbandono di persona incapace l'omesso adempimento, da parte dell'agente (nella specie, un ausiliare socio-sanitario), dei doveri di custodia e di cura sullo stesso incombenti in ragione del servizio prestato, in modo che ne...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2210 del 29 febbraio 1996
«In tema di reato di diffamazione a mezzo stampa, l'attribuzione a taluno, in termini di certezza, di un fatto che è invece rimasto non accertato, non perde il connotato della illiceità sol perché sia inserita all'interno di una determinata analisi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24684 del 4 novembre 2013
«La controversia avente ad oggetto l'azione di risarcimento del danno, promossa dal socio di una società personale nei confronti di un altro socio per comportamenti asseritamente illeciti di quest'ultimo, non integra la fattispecie dell'art. 50...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14185 del 8 luglio 2015
«Il contratto stipulato dalla P.A. per il reperimento di immobili da adibire alla propria attività istituzionale (nella specie, la ASL con riguardo a locali da destinare a distretto socio sanitario territoriale) rientra nella fattispecie tipica...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 24917 del 21 novembre 2014
«Qualora il rapporto di lavoro del socio lavoratore di cooperativa venga risolto per motivi riguardanti la violazione degli obblighi statutari e per l'asserita necessità di esternalizzare parte dell'attività di impresa, l'impugnativa della delibera...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22950 del 29 ottobre 2014
«Le opinioni sociologiche meramente soggettive e regole di parziale valutazione della realtà costituiscono fatti a valenza solo suggestiva, sicché non posseggono un grado di univocità e sicura percezione da parte della collettività da risultare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15933 del 16 aprile 2015
«Non è legittimato a proporre richiesta di riesame avverso il provvedimento di sequestro preventivo dei beni di una società l'indagato che sia socio unico di questa, ma non ne abbia - o non ne abbia più - la rappresentanza formale, poiché non è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9297 del 26 agosto 1994
«È pienamente valida la querela presentata dal socio accomandatario di una società in accomandita semplice, legittimato ai sensi dell'art. 2318 c.c., senza che sia necessaria l'indicazione specifica dei poteri di rappresentanza, in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13272 del 17 dicembre 1998
«Il vigente art. 192, comma terzo, c.p.p. stabilisce una limitazione della libertà di convincimento del giudice, vietando l'attribuzione del valore di prova alla sola chiamata in correità, quando non sia accompagnata da «altri elementi di prova che...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 14980 del 25 giugno 2009
«Nel caso in cui un avviso di accertamento relativo ad imposte sui redditi sia notificato ad una società in accomandita semplice che abbia cessato l'attività senza fase di liquidazione, e quindi senza nomina di un liquidatore, la legittimazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2335 del 17 febbraio 2012
«Anche dopo la riforma della legge fallimentare, nel caso in cui, dopo l'ammissione di una società di persone al concordato preventivo, segua la dichiarazione di fallimento della medesima società e dei soci illimitatamente responsabili, ai sensi...»