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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32812 del 3 settembre 2001
«L'archivio informatico di una pubblica amministrazione deve essere considerato alla stregua di un registro (costituito da materiale non cartaceo) tenuto da un soggetto pubblico, con la conseguenza che la condotta del pubblico ufficiale che,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6872 del 1 giugno 1999
«Ne consegue che l'esclusiva rilevanza interna non è idonea ad escludere la sua natura pubblica attesoché la distinzione tra atto pubblico e scrittura privata non è connotata dalla circostanza che il suddetto atto spieghi effetti nei confronti dei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1431 del 26 marzo 1998
«Ed invero, il piano regolatore si configura come un atto tendente a regolare l'incremento degli insediamenti abitativi per mezzo della scelta, da parte dei pubblici poteri, della destinazione delle aree suscettibili di edificazione; la sua...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13249 del 13 aprile 2006
«...comunale circa l'esistenza di una «progettazione esecutiva» di lavori pubblici — la cui nozione all'epoca dei fatti non risultava ancora normativamente determinata — alla quale era seguita la relativa approvazione da parte del consiglio comunale).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11409 del 14 novembre 1991
«...comprese nella categoria delle registrazioni, posto che consistono nell'annotazione in registri conservati in pubblici uffici di notizie concernenti fatti desunti da dichiarazioni degli interessati e da accertamenti della pubblica autorità.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 31533 del 20 luglio 2004
«In tema di falso materiale, l'annotazione da parte dello studente sul libretto universitario del superamento con profitto, contra verum di esami in realtà mai sostenuti, mediante falsificazione delle dichiarazioni del docente e della sua firma,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26031 del 8 luglio 2010
«Integra il reato di cui all'art. 483 c.p. la falsità ideologica dei fogli di trasporto di soggetti emodializzati presso centri di dialisi, che hanno natura di atti pubblici, trattandosi di documenti amministrativi destinati a provare la verità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 839 del 1 febbraio 1993
«In base al principio della verità naturale, il giudice, ai fini dell'accertamento dei fatti, può attingere la prova in qualsiasi modo che non sia specificamente precluso, sicché ben può — prescindendo dalla perizia medico legale — ricorrere alla...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5064 del 17 maggio 1993
«L'imprenditore può allargare o circoscrivere le competenze del preposto ma, qualora la limitazione dei poteri sia ex post ritenuta tale da incidere negativamente sul corretto e puntuale svolgimento del lavoro, responsabile degli eventuali effetti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27861 del 21 giugno 2004
«In tema di lesioni colpose, incombe al gestore di impianti sciistici l'obbligo di porre in essere ogni cautela per prevenire i pericoli anche esterni alla pista ai quali lo sciatore può andare incontro in caso di uscita dalla pista medesima, là...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1738 del 25 febbraio 1997
«Le misure di sicurezza, infatti, devono essere predisposte e mantenute, sia pure con diverse modalità, confacenti alla natura del lavoro da svolgere e alla fase produttiva, prima e durante ciascuna fase del processo lavorativo ed anche al termine...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2840 del 28 dicembre 1995
«Le norme antinfortunistiche sono poste a tutela non di qualsivoglia persona che si trovi fisicamente presente sul luogo ove si svolge l'attività lavorativa, magari per curiosità o addirittura abusivamente, ma di coloro che versino quanto meno in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4407 del 15 aprile 1998
«...vis imposta dalle circostanze che un ammalato si allontani senza il permesso dei medici e senza il previo accertamento delle sue condizioni psichiche, pur escludendo, in fatto, la sussistenza della omessa custodia rilevante ex art. 591 c.p.).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3047 del 27 gennaio 2011
«...a 'resistere, resistere, resistere dovrebbero pensare a lavorare, lavorare, lavorare", aggiungendo l'invito a riflettere "tra uno sciopero e l'altro sullo stato d'animo dei cittadini residenti nella zona interessata allo spaccio di stupefacenti).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7499 del 27 giugno 2000
«Non si tratta dunque di valutare la veridicità di proposizioni assertive, per le quali possa configurarsi un onere di previo riscontro della loro rispondenza al vero, quanto piuttosto di stimare la correttezza delle espressioni usate. (Nella...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6493 del 3 luglio 1993
«In tema di diffamazione a mezzo stampa il diritto di critica si differenzia da quello di cronaca essenzialmente in quanto il primo non si concretizza, come l'altro, nella narrazione di fatti, bensì nella espressione di un giudizio o, più...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5781 del 5 febbraio 2013
«Ne consegue che, in tal caso, le distinte fattispecie di reato, integrate dalle successive edizioni del testo e suscettibili in astratto di essere avvinte dal vincolo della continuazione, mantengono la loro autonomia ai fini del computo della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 761 del 17 settembre 1998
«...tali espressioni. (Nella fattispecie la Corte ha ritenuto che l'accusa di un avversario politico, di essersi venduto «per trenta denari», come il Giuda personaggio dei Vangeli costituisce a tutt'oggi un'attribuzione di caratteristiche infamanti).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1124 del 19 ottobre 2000
«Pur costituendo l'esecuzione forzata uno degli aspetti della tutela giurisdizionale dei diritti, difatti, il disposto degli artt. 41, nuovo testo, c.p.c. («finché la causa non sia decisa nel merito in primo grado ciascuna parte può chiedere alle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2737 del 12 febbraio 2015
«L'obbligo del giudice di ricercare le fonti del diritto applicabili alla fattispecie dedotta in giudizio non opera con riferimento alle norme giuridiche secondarie ed agli atti amministrativi. (La S.C. ha affermato, nella specie, che gli statuti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21412 del 5 ottobre 2006
«La consulenza tecnica d'ufficio ha la funzione di fornire all'attività valutativa del giudice l'apporto di cognizioni tecniche che egli non possiede, ma non è certo destinata ad esonerare le parti dalla prova dei fatti dalle stesse dedotti e posti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26292 del 15 dicembre 2014
«In tema di ricorso per cassazione, il vizio di motivazione riconducibile all'ipotesi di cui all'art. 360, primo comma, n. 5, cod. proc. civ., concerne esclusivamente l'accertamento e la valutazione dei fatti rilevanti ai fini della decisione della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4155 del 28 gennaio 2015
«Il decreto di sequestro probatorio delle cose che costituiscono corpo di reato, deve essere sorretto, a pena di nullità, da idonea motivazione in ordine al presupposto della finalità perseguita, in concreto, per l'accertamento dei fatti, a meno...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26323 del 18 giugno 2014
«Il divieto di intercettazioni relative a conversazioni o comunicazioni dei difensori, non riguarda indiscriminatamente tutte le conversazioni di chi riveste tale qualifica, e per il solo fatto di possederla, ma solo le conversazioni che attengono...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32904 del 23 luglio 2014
«Nessuna norma fissa i termini perentori entro i quali deve essere notificato il provvedimento del Tribunale di sorveglianza, non potendo tale natura perentoria essere desunta dal disposto dell'art. 127, comma settimo, c.p.p. che impone la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27068 del 23 giugno 2014
«Il termine di trenta giorni previsto dall'art. 610, comma quinto, c.p.p. ha natura ordinatoria e non perentoria, con la conseguenza che la sua inosservanza può dar luogo a nullità relativa solo nel caso in cui abbia prodotto una effettiva...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11096 del 7 marzo 2014
«...di un teste "qualificato". (Fattispecie in cui è stata ritenuta legittima l'escussione dei medici che avevano avuto in cura o si erano occupati per ragioni professionali delle capacità mentali della persona offesa vittima di abusi sessuali).»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 47576 del 18 novembre 2014
«...ad un segmento della condotta nonostante che la motivazione evidenziasse la chiara ed univoca volontà dei giudici di ritenerlo colpevole solo in relazione ad altra parte addebitatagli nell'ambito di un'unitaria contestazione di calunnia).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10965 del 13 marzo 2015
«In tema di estradizione per l'estero, il divieto di pronuncia favorevole ove si abbia motivo di ritenere che l'estradando verrà sottoposto ad atti persecutori o discriminatori ovvero a pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti o comunque...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 166 del 10 gennaio 1998
«Ed invero, a nulla rileva che trattasi di un beneficio meno consistente della sospensione condizionale della pena, beneficio, questo, che, in forza del quinto comma dell'art. 597 c.p.p., il giudice di appello può concedere di ufficio: infatti,...»