-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4687 del 16 aprile 1992
«Nell'azione di surrogazione di cui all'art. 1916 c.c., rivolta dall'Inail contro il terzo responsabile, a differenza dell'azione di rivalsa o di regresso esercitata nei confronti del datore di lavoro o del lavoratore ai sensi degli artt. 2, 4, 10...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6734 del 14 giugno 1991
«Nell'azione di surrogazione promossa dall'Inail, ai sensi dell'art. 1916 c.c. contro il terzo responsabile, che realizza una peculiare forma di successione a titolo particolare, non viene in considerazione il rapporto assicurativo di carattere...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3117 del 16 febbraio 2005
«Il diritto all'equa riparazione dei danni patrimoniali sofferti per l'eccessiva durata di un processo, pur se ancorato all'accertamento della violazione dell'art. 6 della Convenzione Cedu e cioè di un evento ex se lesivo di un diritto della...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9142 del 30 maggio 2000
«Il fallito è legittimato ad agire e resistere nelle controversie concernenti la validità del contratto di locazione avente ad oggetto immobile destinato esclusivamente ad abitazione per sé e per la propria famiglia, atteso che, in tal caso, la...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12563 del 8 luglio 2004
«In tema di sanzioni amministrative, il fallimento del trasgressore, sopravvenuto alla commissione della violazione amministrativa, non impedisce l'emanazione dell'ordinanza-ingiunzione di pagamento della sanzione pecuniaria, né la notifica del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16668 del 19 giugno 2008
«Il fallito è il solo legittimato ad agire e resistere nelle controversie concernenti la validità del contratto di locazione avente ad oggetto un immobile destinato esclusivamente ad abitazione per sé e per la propria famiglia, atteso che, in tal...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20804 del 29 settembre 2009
«La locazione, quando abbia ad oggetto un immobile destinato esclusivamente ad abitazione propria del fallito e della sua famiglia, non integra un rapporto di diritto patrimoniale compreso nel fallimento del conduttore, secondo la previsione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5230 del 4 marzo 2011
«In tema di efficacia della dichiarazione di fallimento sulla capacità patrimoniale del debitore, se è vero che compete al curatore la legittimazione alla restituzione di tutte le somme affluite sul conto del fallito ed ivi pervenute dopo la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 850 del 2 febbraio 1999
«La notifica di un atto giudiziario ad uno dei soci, e nel suo domicilio, di una società di fatto è valida perché ciascuno di essi ne ha la rappresentanza ed è legittimato a stare in giudizio per la stessa, mentre d'altro canto manca un sistema che...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10876 del 11 maggio 2007
«Il successore a titolo particolare nel diritto controverso non è terzo, bensì l'effettivo titolare del diritto in contestazione, tanto da poter essere destinatario dell'impugnazione proposta dall'avversario del cedente e da poter resistere alla...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 804 del 8 giugno 1993
«L'ordinanza con la quale si prorogano i termini di custodia cautelare non è un ulteriore provvedimento restrittivo della libertà personale, perché i gravi indizi e le esigenze cautelari ravvisati sono sempre quelli che hanno legittimato...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 2197 del 27 giugno 1972
«Istituitosi regolarmente il rapporto processuale con la regolare costituzione delle parti, la irrituale presenza in giudizio di un procuratore non legittimato non impedisce al giudice di disporre di ufficio quegli atti (quali la consulenza...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17109 del 3 dicembre 2002
«In tema di fallimento, il divieto di esecuzioni individuali sancito dall'art. 51 della legge fall. (norma funzionale alla tutela dell'interesse della collettività dei creditori ad escludere che un bene compreso nel fallimento sia sottratto alla...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28 del 7 gennaio 2009
«Il giudizio di accertamento dell'obbligo del terzo "debitor debitoris", ai sensi dell'art. 548 cod. proc. civ., è del tutto autonomo dal processo esecutivo nel quale si sia innestato. Ne consegue, da un lato, che il fallimento del debitore...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14003 del 26 luglio 2004
«In materia di esecuzione immobiliare, le disposizioni in tema di credito fondiario di cui al R.D. n. 646 del 1905 - ancora vigenti alla data di entrata in vigore della legge n. 175 del 1991, abrogata solo a far data dal 1 gennaio 1994 dal T.U. di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3194 del 6 marzo 2002
«In tema di ordinanza anticipatoria di condanna emessa dal giudice ad esaurimento dell'istruzione, la dichiarazione di rinuncia alla pronuncia della sentenza, che la parte intimata può effettuare ai sensi dell'art. 186 quater, quarto comma, c.p.c.,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3434 del 8 marzo 2002
«In caso di emanazione, successivamente alla chiusura dell'istruzione, dell'ordinanza anticipatoria di condanna prevista dall'art. 186 quater c.p.c., la rinuncia dell'intimato alla pronuncia della sentenza, di cui all'ultimo comma del citato...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16915 del 2 agosto 2011
«Pur dovendo essere ordinariamente proposta l'istanza di verificazione giudiziale dell'autenticità di una scrittura privata prodotta in giudizio e tempestivamente disconosciuta nel termine perentorio previsto per le deduzioni istruttorie, detta...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6584 del 28 febbraio 2000
«Poiché il principio di tassatività delle impugnazioni ha valenza non solo oggettiva, ma anche soggettiva, legittimato a proporre il ricorso previsto dall'art. 6, comma 4, della L. 30 luglio 1990 n. 217 avverso il provvedimento di rigetto...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10310 del 4 marzo 2004
«L'impugnazione (nella specie, ricorso per cassazione) proposta dal difensore dell'imputato già deceduto è inammissibile per difetto di legittimazione, ma la declaratoria di inammissibilità non può comportare condanna alle spese né della parte...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3432 del 3 aprile 1998
«L'interesse a partecipare al giudizio previsto come causa d'incapacità a testimoniare dall'art. 246 c.p.c. si identifica con l'interesse a proporre la domanda e a contraddirvi previsto dall'art. 100 dello stesso codice, sicché deve ritenersi...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11763 del 19 maggio 2006
«Qualora, dopo la proposizione dell'azione revocatoria ordinaria, sopravvenga il fallimento del debitore, la legittimazione all'esercizio dell'azione spetta al curatore, il quale agisce come sostituto processuale della massa dei creditori, senza...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11760 del 6 agosto 2002
«Qualora, dopo la proposizione dell'azione revocatoria, sopravvenga il fallimento del debitore, la legittimazione alla prosecuzione del giudizio spetta esclusivamente al curatore, il quale agisce come sostituto processuale della massa dei...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21727 del 11 ottobre 2006
«Allorquando sussista una situazione che, in ragione di nessi tra procedimenti pendenti avanti allo stesso ufficio giudiziario, riconducibili alle fattispecie di cui agli artt. 273 o 274 c.p.c., avrebbe dovuto giustificare la rimessione al capo...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 800 del 12 gennaio 2012
«È inammissibile, per difetto di specificità, il ricorso per vizi di motivazione i cui motivi siano enunciati in forma perplessa o alternativa.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 428 del 8 marzo 1993
«Il collaboratore addetto all'ufficio di segreteria del pubblico ministero è istituzionalmente legittimato, nell'ambito delle sue mansioni, alla presentazione, presso la cancelleria del giudice, di atti d'impugnazione proposti dallo stesso pubblico...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6007 del 7 gennaio 1997
«Il disposto di cui all'art. 585, comma terzo, c.p.p., secondo il quale, in materia di termini per la proposizione di impugnazioni, «quando la decorrenza è diversa per l'imputato e per il suo difensore, opera per entrambi il termine che scade per...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2346 del 29 maggio 2000
«In tema di omessa condanna alla rifusione delle spese processuali in favore delle costituite parti civili, il pubblico ministero, estraneo al rapporto civilistico incidentalmente instauratosi nel procedimento penale, è, come tale, indifferente...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3776 del 25 marzo 1998
«È inammissibile l'impugnazione del pubblico ministero che lamenti l'omessa statuizione della sentenza di condanna in ordine alla rifusione delle spese processuali alla parte civile costituita, pur in presenza di una condanna al risarcimento dei...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8452 del 27 luglio 1994
«L'appello incidentale deve necessariamente trovare i suoi limiti nei punti e nei capi della sentenza investita dall'appello principale, con riferimento esclusivo ai quali anche l'appellante incidentale è legittimato a lamentare l'ingiustizia della...»