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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37565 del 8 novembre 2002
«I termini di durata delle indagini preliminari previsti dall'art. 407 c.p.p. non hanno più ragione di operare una volta che, all'esito di dette indagini, il pubblico ministero abbia formulato le proprie richieste conclusive. Pertanto, pur quando,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34460 del 22 novembre 1998
«Ne consegue ulteriormente che, in presenza di istanza del P.M. di proroga del termine delle indagini preliminari, che non contenga anche l'indicazione di almeno alcuno dei luoghi riferibili alla persona nei cui confronti si procede né altra...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1036 del 15 maggio 1992
«In tema di proroga del termine stabilito per il compimento delle indagini preliminari, soltanto se la richiesta di proroga è pervenuta al Gip prima che il termine sia scaduto, questi è tenuto o a concedere la proroga ovvero, qualora ritenga che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4416 del 10 marzo 1995
«L'ordinanza del Gip che decide sulla richiesta del P.M. di proroga del termine delle indagini preliminari è inoppugnabile non essendo avverso la medesima esperibile neppure il ricorso per cassazione; il richiamo operato dall'art. 406 comma quinto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 17 del 13 dicembre 1992
«...del ricorso per cassazione avverso l'ordinanza con la quale il Gip decide sulla richiesta di proroga del termine per le indagini preliminari a seguito di procedimento in camera di consiglio ai sensi del quinto comma dell'art. 406 c.p.p.).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 659 del 21 maggio 1996
«Non è abnorme il provvedimento con il quale il Gip concede la proroga del termine delle indagini preliminari per un tempo già scaduto al momento dell'autorizzazione, poiché una tale limitazione rientra nella discrezionalità del giudice e realizza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2491 del 21 gennaio 1994
«Ai fini della concessione della proroga dei termini di custodia cautelare, non è sufficiente l'implicito e generico riferimento alla richiesta avanzata dal pubblico ministero per ottenere dal giudice per le indagini preliminari altri sei mesi di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34114 del 18 settembre 2001
«L'art. 407 c.p.p., nella parte in cui indica, al n. 5 della lett. a) del comma 2, tra i reati per i quali la durata massima delle indagini preliminari è fissata a due anni, quelli di «detenzione e porto in luogo pubblico o aperto al pubblico di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 736 del 22 marzo 1999
«In tema di ricorso per cassazione, quando — assumendo che il provvedimento impugnato è stato adottato a seguito di attività di indagine condotta prima che fosse intervenuto il decreto autorizzativo della riapertura della fase delle indagini...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3777 del 6 agosto 1998
«L'inutilizzabilità degli atti di indagine compiuti dopo l'archiviazione e senza autorizzazione alla riapertura da parte del giudice per le indagini preliminari non è rilevabile di ufficio, ma solo su eccezione di parte, giacché quest'ultima...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3288 del 13 luglio 1998
«Il termine di durata massima delle indagini preliminari, previsto dall'art. 407 c.p.p., al cui scadere consegue l'inutilizzabilità degli atti di indagine successivi, decorre in modo autonomo per ciascun indagato, dalla data in cui il nome è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2687 del 19 giugno 1998
«In materia di termini di durata massima delle indagini preliminari, la sanzione di inutilizzabilità degli atti ai sensi del terzo comma dell'art. 407 c.p.p., riguarda unicamente il compimento di indagini svolte dal P.M. nel periodo compreso tra la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2156 del 4 febbraio 1992
«Tra i termini di durata delle indagini preliminari (art. 407 c.p.p.) e quelli di durata della custodia cautelare (art. 303 stesso codice) non esiste un rapporto di pregiudizialità. Quindi, la proroga della custodia cautelare, il cui termine sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3046 del 31 ottobre 1991
«La proroga della custodia cautelare può essere disposta ancorché sia prossimo a scadere il termine di conclusione delle indagini preliminari perché fra questo termine e il termine di scadenza della custodia cautelare e fra le rispettive proroghe...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4089 del 31 gennaio 2012
«Non rientrano, tra gli atti di indagine inutilizzabili se compiuti dopo la scadenza del termine per le indagini preliminari, quelli costituenti mera rielaborazione di attività precedentemente svolte, come ad esempio le note riassuntive o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24564 del 28 maggio 2004
«La sanzione di inutilizzabilità prevista per gli atti compiuti dopo la scadenza del termine previsto per le indagini preliminari non opera quando l'atto sia stato assunto nell'ambito di indagini diverse volte ad individuare i soggetti responsabili...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32285 del 27 agosto 2001
«...prevede che quella certificazione debba essere acclusa ai documenti trasmessi al giudice per le indagini preliminari e al tribunale del riesame, ferma restando la possibilità per la difesa di richiedere alla cancelleria una specifica attestazione.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4478 del 18 gennaio 1997
«È utilizzabile sia ai fini della riapertura delle indagini ex art. 414 c.p.p. sia ai fini cautelari l'atto che, successivamente alla scadenza del termine per le indagini preliminari, sia stato raccolto in un diverso procedimento:...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2463 del 19 luglio 1996
«La sanzione di inutilizzabilità delle indagini svolte dal P.M. di sua iniziativa oltre il termine di durata delle indagini preliminari non preclude al Gip, anche se richiesto di archiviazione fuori termine, di indicare le ulteriori indagini...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10664 del 27 ottobre 1995
«La sanzione della inutilizzabilità prevista per gli atti compiuti dopo la scadenza del termine per le indagini preliminari stabilito dall'art. 405 c.p.p., non riguarda gli atti compiuti prima, ma depositati successivamente alla sua scadenza. (Nel...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2691 del 27 settembre 1995
«Nel caso in cui il pubblico ministero non abbia ancora esercitato l'azione penale e il procuratore generale non abbia esercitato il suo potere di avocazione il pubblico ministero procedente, anche dopo la scadenza del termine per le indagini...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2631 del 1 giugno 1995
«Non può quindi porsi alcun problema di inutilizzabilità degli atti d'indagine, ai sensi dell'art. 407, comma terzo, c.p.p., per inosservanza dei termini di durata massima delle indagini preliminari, se non con riferimento alla data in cui il nome...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3414 del 31 gennaio 2011
«È abnorme il provvedimento con cui il giudice per le indagini preliminari revoca il decreto di archiviazione precedentemente emesso. (Fattispecie in cui il giudice aveva motivato la revoca in ragione della mancata richiesta da parte del pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19128 del 10 maggio 2001
«Deve considerarsi abnorme, perché si colloca del tutto al di fuori dell'ordinamento e determina una stasi processuale non altrimenti rimuovibile se non con l'impugnazione ed il conseguente annullamento, il provvedimento con il quale il giudice per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2756 del 1 giugno 2000
«Gli atti, non classificabili sulla base di schemi aprioristici, che il pubblico ministero ritenga inidonei ad assurgere a dato rilevante ai fini dell'esercizio dell'azione penale possono essere iscritti nel registro mod. 45, previsto appunto per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1508 del 19 gennaio 2011
«L'omesso avviso della richiesta di archiviazione alla persona offesa che ne abbia fatto richiesta determina la nullità del successivo decreto del giudice delle indagini preliminari, in quanto priva detta parte della facoltà di proporre...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46274 del 2 dicembre 2003
«L'omesso avviso della richiesta di archiviazione del P.M. alla parte offesa che ne abbia fatto richiesta determina la nullità del successivo decreto del giudice delle indagini preliminari, in quanto priva detta parte della facoltà di proporre...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3596 del 11 febbraio 1999
«...che il provvedimento interlocutorio sulla competenza non esaurisce la fase delle indagini preliminari onde resta integra la volontà originariamente manifestata dalla parte offesa di essere informata circa l'eventuale richiesta di archiviazione.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2790 del 31 luglio 1997
«L'istanza della persona offesa dal reato di essere informata della richiesta di archiviazione formulata dal pubblico ministero può essere utilmente proposta, come si ricava dalla lettera dell'art. 408, secondo comma, c.p.p., solo fino a che lo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2160 del 12 luglio 1997
«...essa, lungi dall'essere per questa ragione inammissibile, deve venire presa in considerazione dal giudice per le indagini preliminari, che deve provvedere secondo il disposto dell'art. 410 c.p.p., e cioè attraverso il procedimento camerale.»