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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42738 del 24 novembre 2001
«In tema di patteggiamento, qualora la sentenza abbia ad oggetto più reati uniti per continuazione, la riduzione di pena ai sensi dell'art. 444, comma 1, c.p.p. va operata sulla pena complessiva applicata per i detti reati, ivi compreso anche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3961 del 16 luglio 1998
«Nell'ipotesi di plurima applicazione del medesimo indulto in relazione a diverse condanne, avvenuta in sede di cognizione, la riduzione del beneficio in sede esecutiva, entro i limiti consentiti dal decreto di clemenza, è legittima quando...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20291 del 20 ottobre 2005
«In tema di concordato preventivo, la valutazione in ordine al carattere di ordinaria o straordinaria amministrazione dell'atto posto in essere dal debitore senza autorizzazione del giudice delegato, ai fini della eventuale dichiarazione di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18046 del 19 aprile 2004
«In tema di patteggiamento, il semplice errore di calcolo nella determinazione finale della pena, sulla quale si forma il consenso delle parti, non può costituire valido motivo di ricorso per cassazione, essendo da escludere, in detta ipotesi, che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18013 del 6 agosto 2009
«In tema di opposizione allo stato passivo nella liquidazione coatta amministrativa degli enti creditizi, è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 88 del D.L.vo n. 385 del 1993, nella parte in cui, prevedendo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 154 del 5 gennaio 2006
«In tema di bancarotta, rientra tra gli «obblighi imposti dalla legge», la cui inosservanza, se causa o concausa di dissesto societario ovvero di aggravamento dello stesso dissesto, può dar luogo a responsabilità penale degli amministratori, ai...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3703 del 19 marzo 1999
«In tema di bancarotta impropria, sussiste violazione dell'art. 2623 c.c. in relazione all'art. 2445 stesso codice, e pertanto il comportamento è penalmente illecito, anche se la delibera avente ad oggetto la riduzione di capitale e la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8542 del 14 aprile 2011
«In materia fallimentare, la riduzione alla metà del termine per proporre ricorso per cassazione prevista dall'art. 99 della legge fall. non si applica anche al controricorso, trattandosi di disposizione il cui tenore letterale e il cui carattere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4043 del 19 marzo 2003
«A tale regime di limitazione probatoria si perviene — d'altronde — anche in ragione dell'analogo regime previsto in tema di ammissione al passivo dei crediti, atteso che tanto l'azione di revindica, quanto quella diretta all'insinuazione al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6090 del 16 giugno 1990
«Nel procedimento instaurato con domanda tardiva di rivendicazione di cosa mobile posseduta dal fallito, secondo la disciplina dell'art. 101 della legge fallimentare, applicabile in base al richiamo contenuto nel primo comma del successivo art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2626 del 13 settembre 1994
«In tema di revisione, nel caso di sentenza di condanna per una pluralità di reati ricorre l'ipotesi di revisione «parziale» solo ove l'istanza investa in modo esaustivo almeno una delle condanne riportate, tanto cioè da comportare rispetto al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4968 del 7 settembre 2000
«L'istituto della revoca della sentenza a seguito di abolitio criminis, a norma dell'art. 673 c.p.p., opera anche in relazione alla sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti prevista dall'art. 444 stesso codice, atteso che, da un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18645 del 12 settembre 2011
«La mancata riassunzione del giudizio di primo grado, interrotto per morte di una delle parti, nei confronti di tutti gli eredi di essa, indipendentemente dalla loro successione nel rapporto sostanziale controverso o dalla scindibilità di questo,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 12190 del 2 luglio 2004
«Le domande di restituzione o di riduzione in pristino della parte che ha eseguito una prestazione in base ad una sentenza poi cassata (nella specie, sentenza del giudice ordinario di condanna al pagamento di somma di denaro) può essere proposta,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7028 del 27 luglio 1994
«Nel caso in cui venga proposto appello per ottenere una riduzione di quanto dovuto alla controparte per responsabilità di tipo contrattuale e l'appello venga accolto, l'appellato non può mai pretendere, a titolo di risarcimento del danno, per il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2095 del 31 gennaio 2007
«Il principio di unità ed infrazionabilità della prova non preclude l'escussione in appello di testimoni ritualmente indicati in primo grado ed esclusi dal primo giudice con la riduzione della lista sovrabbondante, purché la parte interessata abbia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21699 del 20 ottobre 2011
«L'azione di restituzione e riduzione in pristino, che venga proposta, a norma dell'art. 389 c.p.c., dalla parte vittoriosa nel giudizio di cassazione, in relazione alle prestazioni eseguite in base alla sentenza d'appello poi annullata, non è...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2841 del 13 giugno 1989
«L'azione di restituzione o riduzione in ripristino, che venga proposta, a norma dell'art. 389 c.p.c., dalla parte vittoriosa nel giudizio di cassazione, in relazione alle prestazioni eseguite in base alla sentenza d'appello poi annullata, non è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13461 del 9 giugno 2006
«Le domande di restituzione o di riduzione in pristino, in caso di cassazione senza rinvio, rientrano, ex art. 389 c.p.c., nella competenza funzionale del giudice che ha pronunciato la sentenza cassata o che, come nella specie, si è pronunciato sul...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9229 del 4 maggio 2005
«In tema di cassazione con rinvio, nel codice di rito non si rinviene alcun divieto o impedimento a promuovere separatamente avanti al giudice designato dalla S.C. ai sensi dell'art. 383 c.p.c. il giudizio di rinvio e quello per le restituzioni o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2130 del 3 febbraio 2005
«La disposizione recata dall'art. 389 c.p.c., secondo cui in caso di cassazione senza rinvio la domanda di restituzione o di riduzione in pristino ed ogni altra conseguente alla sentenza di cassazione si propongono al giudice che ha pronunciato la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2800 del 9 aprile 1988
«Le domande volte alla restituzione od alla riduzione in pristino in conseguenza della cassazione della sentenza (art. 389 c.p.c.), pur essendo devolute alla cognizione del giudice di rinvio, sono del tutto autonome rispetto a quelle aventi ad...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 499 del 13 gennaio 2009
«In tema di contribuzione previdenziale, gli sgravi contributivi e la fiscalizzazione degli oneri sociali, pur costituendo misure distinte di riduzione dell'obbligo contributivo (la prima, legata ad un criterio di territorialità ed incidente sulla...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 28954 del 27 dicembre 2011
«Il sistema dell'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali è ispirato all'esigenza di adeguare, per quanto possibile, la prestazione all'effettiva misura della riduzione dell'attitudine al lavoro. Ne consegue che in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9085 del 18 ottobre 1996
«La rivalutazione ex artt. 429 e 442 (così come inciso da Corte cost. n. 156 del 1991) c.p.c. è dovuta anche nel caso in cui il diritto alla prestazione previdenziale derivi da legge di interpretazione autentica entrata in vigore in data successiva...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6192 del 22 giugno 1998
«La rivalutazione e gli interessi ex art. 429 e 442 (così come inciso da Corte Cost. n. 156 del 1991) c.p.c. sono dovute anche nel caso in cui il diritto alla prestazione previdenziale derivi da legge di interpretazione autentica entrata in vigore...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12910 del 29 settembre 2000
«In tema di infortuni sul lavoro e malattie professionali, la valutazione del grado di riduzione dell'attitudine lavorativa importa non già una questione di natura giuridica, riservata al giudice, ma un giudizio di ordine sanitario da demandare, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2160 del 30 gennaio 2013
«L'eccessività della somma portata nel precetto non travolge questo per l'intero, ma dà luogo soltanto alla riduzione della somma domandata nei limiti di quella dovuta, con la conseguenza che l'intimazione rimane valida per la somma effettivamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18533 del 3 settembre 2007
«In materia esecutiva, nell'ipotesi di pignoramento eseguito in modo da sottoporvi beni di valore eccedente il credito per cui si procede, non si ha un caso di esercizio dell'azione esecutiva per un credito inesistente e, quindi, il mezzo per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1639 del 29 aprile 1977
«La domanda volta ad ottenere in via principale la limitazione del cumulo dell'espropriazione mobiliare con l'espropriazione immobiliare ai sensi dell'art. 483 c.p.c. ed, in subordine, la riduzione del pignoramento ai sensi dell'art. 496 c.p.c.,...»