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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5496 del 2 marzo 2000
«Non rientra nei poteri del giudice dell'esecuzione penale quello di dichiarare estinti per prescrizione i reati in ordine ai quali sia intervenuta sentenza definitiva di condanna, anche se la prescrizione si fosse verificata prima del passaggio in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 669 del 29 febbraio 2000
«In tema di impugnazioni, incombe su chi denuncia con il ricorso per cassazione l'inutilizzabilità di determinati atti l'onere di indicare se ed in quale misura il giudice di merito li abbia posti a fondamento della sua decisione e le ragioni per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7061 del 13 gennaio 2000
«La legge 27 maggio 1998 n. 165, nel modificare l'art. 656 c.p.p. e l'art. 47 dell'ordinamento penitenziario, con contestuale abrogazione dell'art. 47 bis del medesimo ordinamento, non ha tuttavia abrogato, né esplicitamente né implicitamente, la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8029 del 7 luglio 2000
«In tema di procedibilità di ufficio per reati sessuali commessi da pubblico ufficiale (o incaricato di pubblico servizio), l'art. 609 septies c.p., a differenza dell'abrogato art. 542 c.p. per il quale era sufficiente la qualifica soggettiva,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24797 del 19 giugno 2001
«Non è abnorme, sebbene intrinsecamente non corretta, l'ordinanza con cui il giudice del dibattimento dichiara la nullità del decreto che dispone il giudizio per avere il giudice dell'udienza preliminare modificato l'imputazione, atteso che con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28435 del 12 luglio 2001
«La norma di cui all'art. 26, comma 5, della legge 1 marzo 2001 n. 63, in base alla quale in materia di valutazione della prova, nel giudizio di legittimità, si applicano le norme vigenti al momento della decisione, deve ritenersi applicabile non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35648 del 1 ottobre 2001
«Ai fini dell'ammissione alla liberazione condizionale, il requisito dell'avvenuta espiazione di una determinata parte della pena, quale previsto dall'art. 176 c.p., va verificato facendo riferimento alla data di presentazione della richiesta e non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39946 del 9 novembre 2001
«È inammissibile il ricorso straordinario proposto per la correzione di un errore di fatto contenuto in una sentenza depositata prima della data di entrata in vigore dell'art. 625 bis c.p.p., introdotto dalla legge 26 marzo 2001, n. 128, in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4400 del 2 febbraio 2001
«In tema di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone (art. 659 c.p.), perché sussista il reato non occorre che i rumori o le segnalazioni acustiche siano poste in essere per «petulanza, capriccio o altri biasimevoli motivi», in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45332 del 19 dicembre 2001
«In tema di assegno bancario, in ordine al reato di violazione del divieto di emissione di assegni bancari, di cui all'art. 7 legge 15 dicembre 1990, n. 386 (modificato dall'art. 32 del D.L. 30 dicembre 1999, n. 507), la prova che il traente aveva...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45907 del 27 dicembre 2001
«In tema di applicazione di pena su richiesta, poiché l'accordo tra le parti e la conseguente sentenza ex art. 444 c.p.p. possono limitarsi ad alcuni dei reati contestati solo a condizione che per gli ulteriori reati sussistano cause di non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11290 del 20 marzo 2002
«In tema di misure cautelari reali, la giustificazione della misura deriva dalla pericolosità sociale della cosa e non dalla colpevolezza di colui che ne abbia la disponibilità, così che il sequestro preventivo, di cui all'art. 321 c.p.p., pur se...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6493 del 18 febbraio 2002
«È inammissibile il ricorso straordinario proposto per la correzione di un errore di fatto contenuto in una sentenza depositata prima della data di entrata in vigore dell'art. 625 bis c.p.p., introdotto dalla legge 26 marzo 2001, n. 128, in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11413 del 11 marzo 2003
«Per la configurazione del reato di abuso di ufficio nella formulazione dell'art. 323 c.p. introdotta dalla L. 16 luglio 1997, n. 234, nel caso in cui il risultato dell'azione delittuosa consista nel cagionare un danno ingiusto, è indispensabile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18172 del 16 aprile 2003
«Il potere del giudice dell'esecuzione di concedere la sospensione condizionale della pena non ha portata generale, ma è strettamente connesso al riconoscimento del concorso formale o della continuazione, come prescrive l'art. 671, terzo comma,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23251 del 27 maggio 2003
«L'estensione dell'impugnazione, ai sensi dell'art. 587 c.p.p., non preclude il formarsi ab initio del giudicato, con la conseguenza che l'operatività, in via di estensione, di una causa estintiva del reato derivante, come la prescrizione, dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45237 del 24 novembre 2003
«La restituzione nel termine ai fini dell'impugnazione tardiva della sentenza contumaciale (art. 175, secondo comma, c.p.p.), che presuppone la non addebitabilità al condannato in contumacia della mancata conoscenza della decisione, non può essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49547 del 31 dicembre 2003
«In tema di reati di corruzione, deve ritenersi sussistente il reato di corruzione di cui all'art. 319 c.p. ogni qual volta la dazione in favore del pubblico ufficiale costituisca il compenso del favore ottenuto, a nulla rilevando che si sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 552 del 12 gennaio 2004
«L'appartenenza ad un organismo di vertice di un'organizzazione criminale che ha la competenza a deliberare sugli omicidi eccellenti, costituisce un indizio che assume il requisito della gravità nel momento in cui viene dimostrata l'effettiva...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31431 del 19 agosto 2005
«Sulla richiesta di restituzione in termini per la proposizione di impugnazione (nella specie, avverso sentenza contumaciale), la decisione può essere legittimamente assunta con procedura de plano, atteso che il procedimento si configura come...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35427 del 30 settembre 2005
«In particolare, tra le fonti internazionali deve individuarsi la Decisione quadro del consiglio dell'Unione europea pubblicata sulla G.U. della Comunità Europea 22 giugno 2002 n. 164, che individua come compiuti «per finalità di terrorismo» gli...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46179 del 19 dicembre 2005
«Ai sensi dell'art. 56, comma terzo, c.p., per aversi desistenza volontaria dall'azione delittuosa occorre che la determinazione del soggetto agente sia stata libera e non coartata e, cioè, che la prevalenza dei motivi di desistenza su quelli di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46866 del 22 dicembre 2005
«Ai fini del riconoscimento dell'effetto attenuante al risarcimento del danno (art. 62, comma primo, n. 6 c.p.) è necessario che il danneggiato sia stato completamente integrato nella posizione qua ante, non essendo sufficiente, a tal fine, una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16493 del 15 maggio 2006
«In tema di associazione di tipo mafioso, integra la materialità del «concorso esterno» l'attività del magistrato che, non inserito stabilmente nella struttura organizzativa dell'associazione e privo dell'affectio societatis, assicuri, in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23528 del 6 luglio 2006
«Il controllo del giudice di legittimità sui vizi della motivazione, pur dopo la novella dell'art. 606, comma primo lett. e) c.p.p., ad opera della legge n. 46 del 2006, che ha introdotto il riferimento ad «altri atti del processo» specificamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27429 del 1 agosto 2006
«Anche a seguito della modifica apportata all'art. 606 lett. e) c.p.p. dalla L. n. 46 del 2006, resta non deducibile nel giudizio di legittimità il «travisamento del fatto» poiché alla Cassazione sono tuttora precluse — in sede di controllo sulla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29563 del 4 settembre 2006
«In tema di delitto di estorsione, l'elemento dell'ingiusto profitto si individua in qualsiasi vantaggio, non solo di tipo economico, che l'autore intenda conseguire, e che non si collega ad un diritto o è perseguito con uno strumento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 30711 del 15 settembre 2006
«La novella dell'art. 606, comma primo, lett. e) c.p.p. ad opera della L. n. 46 del 2006, nella parte in cui consente, per la deduzione dei vizi della motivazione, il riferimento ad altri atti del processo, non ha introdotto l'ulteriore ipotesi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33662 del 6 ottobre 2006
«In tema di reati sessuali, è ammissibile il concorso del reato di violenza sessuale con il delitto di violenza privata, quando quest'ultimo, pur strumentale rispetto alla condotta criminosa di cui all'art. 609 bis c.p., rappresenta un «quid...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35964 del 26 ottobre 2006
«A seguito della riforma dell'art. 606, comma primo, lett. e) c.p.p., il vizio di omessa motivazione può essere dedotto solo quando il giudice di merito ha ingiustificatamente negato l'ingresso nella sua decisione ad un elemento di prova,...»