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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3484 del 13 febbraio 2008
«Il conferimento di una procura generale o speciale ad negozia non comporta, di per sé, l'automatica attribuzione anche della rappresentanza volontaria processuale, per la cui sussistenza, invece, è necessario uno specifico ed espresso mandato, da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8421 del 4 maggio 2004
«Nel quadro del principio per cui non può essere attribuita la rappresentanza processuale quando non risulti conferita al medesimo soggetto anche la rappresentanza sostanziale in ordine al rapporto dedotto in giudizio, deve escludersi che il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4663 del 18 agosto 1982
«L'esecutore testamentario, mentre è titolare iure proprio delle azioni, relative all'esercizio del suo ufficio, che trovano il loro fondamento ed il loro presupposto sostanziale nel suo incarico di custode e di detentore dei beni ereditari ovvero...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13069 del 9 settembre 2002
«Il difetto di rappresentanza — difesa tecnica che colpisce la citazione introduttiva del giudizio comporta una nullità insanabile all'interno e nello sviluppo del processo, non l'inesistenza dello stesso, posto che il contraddittorio, pur se...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12048 del 7 novembre 1992
«Nelle procedure speciali, in cui è consentito alle parti di proporre e di svolgere personalmente le loro difese, come il procedimento per la liquidazione delle competenze professionali degli avvocati e procuratori ex artt. 28 e ss. della L. 13...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6166 del 16 marzo 2007
«In tema di rappresentanza e difesa in giudizio delle Regioni da parte dell'Avvocatura dello Stato, la legge reg. non può prevedere, nemmeno nelle Regioni a statuto speciale, la necessità del mandato specifico all'Avvocatura stessa, avendo lo Stato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19786 del 14 settembre 2006
«Anche nell'ipotesi di rappresentanza e difesa facoltativa degli enti pubblici da parte dell'Avvocatura dello Stato, non è necessario che, in ordine ai singoli giudizi, l'ente rilasci uno specifico mandato all'Avvocatura medesima, né che questa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8500 del 5 maggio 2004
«In tema di contratti della P.A., che devono essere stipulati ad substantiam per iscritto, il requisito della forma del contratto di patrocinio è soddisfatto con il rilascio al difensore della procura ex art. 83 c.p.c., atteso che il relativo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12831 del 3 settembre 2003
«L'Avvocatura dello Stato, cui spetta, senza bisogno di mandato, la rappresentanza processuale delle amministrazioni dello Stato, anche se ad ordinamento autonomo, ha la capacità di compiere tutti gli atti processuali consentiti al difensore munito...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7649 del 18 agosto 1997
«i sensi degli artt. 56 R.D. 31 agosto 1933, n. 1592 (T.U. sull'istruzione superiore) e 43 R.D. 30 ottobre 1933, n. 1611 (T.U. sulla rappresentanza e difesa in giudizio dello Stato), come modificato dall'art. 11 legge 3 aprile 1979, n. 103, la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9417 del 31 agosto 1994
«In tema di oltraggio, la «presenza» del pubblico ufficiale, presupposto indefettibile del reato di cui all'art. 341 c.p., è concetto ben diverso dal «cospetto», richiesto dal reato di cui all'art. 342 c.p. La «presenza» richiesta dalla prima norma...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4049 del 4 luglio 1985
«Il difetto di giurisdizione del giudice italiano, in ordine alla istanza di fallimento di una società con sede all'estero e priva di stabile rappresentanza in Italia, non può essere escluso in relazione al fatto che la società medesima abbia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20836 del 7 ottobre 2010
«Il reclamo avverso la sentenza dichiarativa di fallimento, disciplinato dall'art. 18 legge fall. - nel testo, "ratione temporis" vigente, riformato dalla legge n. 169 del 2007 - deve essere coordinato con la precedente fase, di natura contenziosa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7697 del 29 marzo 2007
«In caso di mandato alle liti conferito a più difensori — perfettamente legittimo stante l'assenza di disposizioni che limitano il numero di difensori che ciascuna parte può nominare — ciascuno di essi, in difetto di una espressa ed inequivoca...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11761 del 6 settembre 2000
«Per la sottoscrizione degli atti di parte ex art. 125 c.p.c. è sufficiente, nell'ipotesi di persone giuridiche, il riferimento alla denominazione in cui si estrinseca la soggettività giuridica dell'ente (nella specie una Srl), mentre non è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6955 del 25 luglio 1997
«Per gli atti introduttivi del giudizio di merito la procura è richiesta affinché il difensore possa esercitare nel processo lo ius postulandi in rappresentanza della parte che la ha conferita; ma non è necessario ai fini della sua validità, che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2572 del 23 marzo 1996
«L'opera prestata dal professionista (nella specie, architetto) su incarico del curatore fallimentare, nella qualità di consulente tecnico di parte in un procedimento civile per regolamento di confini, esula da quella pertinente alla figura del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7029 del 28 marzo 2006
«Il curatore fallimentare non è legittimato a proporre, nei confronti del finanziatore responsabile (nella specie, una banca), l'azione da illecito aquiliano per il risarcimento dei danni causati ai creditori dall'abusiva concessione di credito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 508 del 15 gennaio 2003
«Il curatore del fallimento, nella qualità di organo investito di una pubblica funzione nell'ambito dall'amministrazione della giustizia svolge un'attività distinta da quella del fallito o dei creditori, agendo egli imparzialmente, e non in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4600 del 11 aprile 2000
«Quando la parte sia costituita nel giudizio di primo grado a mezzo di due procuratori con uguali poteri di rappresentanza ed uno solo di essi sia stato designato come domiciliatario, la notifica dell'impugnazione è valida anche se eseguita presso...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 7773 del 3 aprile 2006
«In tema di notificazione ad una persona giuridica, la mancata indicazione, nell'atto da notificare, della persona fisica titolare del potere di rappresentanza dell'ente comporta la possibilità di ricorrere alla procedura di cui all'art. 140...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12215 del 25 novembre 1995
«Le notificazioni degli atti agli enti pubblici per i quali non operi la rappresentanza dell'Avvocatura dello Stato devono effettuarsi, a norma dell'art. 145 c.p.c., presso la sede legale. Pertanto, è nulla la notifica di un decreto ingiuntivo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 718 del 18 gennaio 2001
«La mancanza o l'insufficienza dell'indicazione nell'atto di citazione dell'organo o dell'ufficio della persona giuridica o dell'associazione non riconosciuta avente di queste la rappresentanza in giudizio, determina ai sensi dell'art. 145 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 850 del 2 febbraio 1999
«La notifica di un atto giudiziario ad uno dei soci, e nel suo domicilio, di una società di fatto è valida perché ciascuno di essi ne ha la rappresentanza ed è legittimato a stare in giudizio per la stessa, mentre d'altro canto manca un sistema che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6182 del 20 giugno 1990
«Il principio secondo cui in analogia a quanto dispone il secondo comma dell'art. 237 c.p.c. per la notifica del giuramento decisorio disposto dal collegio, anche l'ordinanza del giudice istruttore che abbia ammesso, in difetto di contestazione, il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9945 del 5 agosto 1999
«Il difensore del latitante o dell'evaso è titolare di un ampio potere di rappresentanza che lo legittima all'espletamento di atti che in genere l'ordinamento riserva personalmente all'imputato; ciò allo scopo di evitare che il concreto esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4619 del 22 febbraio 2013
«L'aver reso testimonianza in un precedente grado del giudizio non impedisce al testimone di assumere la rappresentanza di una parte nel grado successivo, in quanto, salva la valutazione circa l'attendibilità del testimone medesimo, la procura non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3277 del 29 marzo 1996
«La volontà dolosa, a seconda dei vari livelli di intensità dai quali può essere caratterizzata, può dar luogo alla configurabilità del dolo intenzionale (allorché si persegue l'evento come scopo finale della condotta o come mezzo necessario per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17780 del 22 novembre 2003
«Per la qualificazione come ordinanza o come sentenza di un provvedimento del giudice civile, anche in composizione monocratica ai sensi dell'art. 281 bis c.p.c., ai fini della sua impugnabilità, è necessario ricorrere al criterio del contenuto e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8173 del 28 luglio 1999
«Quando la procura ad litem e un'elezione di domicilio riferita alla parte ed al difensore sono contestuali ed il complessivo tenore dell'atto è tale da svincolare il conferimento della procura dall'elezione di domicilio della parte, si è in...»