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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 767 del 24 marzo 1992
«Nell'evoluzione della normativa internazionale, approdata — come atto tra i più significativi — alla Convenzione europea contro il terrorismo, ratificata dall'Italia con L. 26 novembre 1985, n. 719, emerge l'intento di contemperare non tanto la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5030 del 2 maggio 1994
«Qualora l'espletamento di una perizia venga affidato ad un collegio di tre periti e uno di costoro non prenda parte alle operazioni onde sia redatta e poi depositata ed utilizzata una perizia a due e non a tre, la perizia è da considerarsi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28132 del 12 luglio 2001
«È da escludere la configurabilità dell'omicidio preterintenzionale (in luogo dell'omicidio colposo), a carico del medico-chirurgo il quale, pur in assenza di oggettive ragioni di urgenza e travalicando i limiti del previo consenso prestato dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4397 del 21 gennaio 1998
«In tema di intercettazioni di conversazioni o di comunicazioni, poiché la nozione di comunicazione consiste nello scambio di messaggi fra più soggetti, in qualsiasi modo realizzati (ad esempio, tramite colloquio orale o anche gestuale), e poiché...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10948 del 6 novembre 1995
«L'art. 684 c.p. — che punisce «chiunque pubblica, in tutto o in parte, atti o documenti di un procedimento penale di cui sia stata vietata per legge la pubblicazione — non indica quali siano gli atti o i documenti per i quali vige il divieto, ma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7994 del 18 luglio 1995
«È da considerarsi regolare ed utilizzabile l'allegazione al fascicolo processuale di tabulati Sip, inviati senza richiesta scritta e motivata del P.M., attestanti telefonate intercorse tra due cellulari e, quindi, solo dati esteriori di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8722 del 2 agosto 2000
«Le videoregistrazioni eseguite all'interno di una abitazione su iniziativa di una delle persone riprese (nella specie, un agente sotto copertura), trattandosi di attività di documentazione posta in essere da un soggetto che prende parte a quanto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11116 del 29 settembre 1999
«Dal testo dell'art. 234 c.p.p. emerge che le fotografie o i rilievi fotografici, che rappresentano fatti, persone o cose, costituiscono prova documentale. Tale carattere hanno anche quando rappresentano lo stato dei luoghi, annoverabile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9320 del 5 settembre 1995
«Le dichiarazioni rese da coimputati o da imputati di reato connesso o collegato nel corso delle indagini preliminari sono utilizzabili a fini di decisione, e non soltanto per le contestazioni a norma degli artt. 503, quarto comma, e 500, terzo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 838 del 14 gennaio 2004
«In tema di confisca facoltativa, il principio di cui all'art. 240, comma primo, c.p.p. — per il quale il giudice può ordinare la confisca delle cose che servirono a commettere il reato — non deve essere inteso nel senso dell'intrinseca...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6007 del 30 maggio 1991
«La circostanza che un provvedimento di perquisizione preveda la possibilità di perquisire anche le persone che sono presenti all'espletamento dell'atto o quelle che sopraggiungano nel corso dello stesso non trasforma i terzi estranei alle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 925 del 21 marzo 1996
«Il difensore dell'indagato può proporre la richiesta di riesame del provvedimento di sequestro disposto dal P.M. (art. 253 c.p.p.), anche se egli non è espressamente menzionato tra le persone a ciò legittimate dall'art. 257 c.p.p. In forza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3104 del 11 marzo 1998
«Autorizzata la intercettazione delle conversazioni telefoniche è irrilevante l'oggetto delle registrazioni, purché realizzate con lo specifico mezzo in relazione al quale è stato concesso l'atto autorizzatorio nel rispetto dei presupposti di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6962 del 12 febbraio 2003
«Il servizio di osservazione realizzato dalla polizia giudiziaria per mezzo di una telecamera installata all'interno di un bagno di un locale pubblico non configura una forma di intercettazione tra presenti ai sensi dell'art. 266 comma 2 c.p.p., in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6302 del 19 maggio 1999
«In tema di adempimento di un dovere, anche fuori dei casi previsti dagli artt. 97 D.P.R. 309/90 e 12-quater legge 356/1992, il privato, il cui intervento come agente provocatore sia giustificato da un ordine della polizia giudiziaria, non è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2486 del 25 febbraio 1999
«Ai fini della configurabilità del reato di ingiuria, non è necessario che il soggetto a cui le espressioni offensive vengono rivolte sia in grado di percepirle ed in effetti le percepisca. Ciò in quanto l'oggetto della tutela penalistica va...»
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Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 10772 del 9 marzo 2004
«In tema di disposizioni per l'attuazione dell'art. 68 della Costituzione, con riferimento alla disciplina sulla utilizzabilità delle intercettazioni, delle conversazioni o delle comunicazioni, l'espressione «alle quali hanno preso parte membri del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2873 del 10 ottobre 1997
«In tema di intercettazioni ambientali, l'ufficio del sindaco non può essere considerato luogo di privata dimora, trattandosi di un elemento della struttura municipale e quindi di carattere pubblico, nel quale è consentito l'accesso ad estranei e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3023 del 18 giugno 1996
«La registrazione di una conversazione — sia telefonica, sia tra persone presenti — da parte di uno degli interlocutori, non necessita dell'autorizzazione del Gip ai sensi dell'art. 267 c.p.p. In tale ipotesi, infatti, viene meno l'esigenza di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19675 del 15 maggio 2001
«In tema di intercettazione telefonica, la modifica del numero telefonico dell'utenza originariamente sottoposta ad intercettazione non rende illegittime ed inutilizzabili le intercettazioni effettuate dopo tale modifica, giacché il decreto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7671 del 23 febbraio 2001
«Ai fini della configurabilità dell'ipotesi delittuosa di intermediazione nel sequestro di persona a scopo di estorsione, prevista dall'art. 1, comma 4, D.L. n. 8 del 1991, convertito in legge n. 82 del 1991, è sufficiente qualsiasi comportamento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27656 del 9 luglio 2001
«In tema di confisca, poiché il dettato dell'art. 12 sexies del decreto legge 8 giugno 1992 n. 206, convertito in legge 7 agosto 1992 n. 356, costituisce deroga ai principi generali fissati dall'art. 240 c.p., non è sufficiente, al fine di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4136 del 8 febbraio 1996
«Dall'inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche consegue necessariamente l'impossibilità di acquisire il contenuto delle stesse attraverso l'esame testimoniale delle persone che hanno provveduto al loro ascolto. (Fattispecie di non luogo a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 319 del 12 febbraio 2003
«I gravi indizi di colpevolezza richiesti dall'art. 273, comma 1, c.p.p., per l'applicazione ed il mantenimento di misure cautelari personali possono essere ricavati da qualsiasi elemento di indagine, con esclusione soltanto di quelli che non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2664 del 13 dicembre 1996
«Al fine di sostenere un provvedimento di cautela personale, l'accusa di partecipazione ad associazione per delinquere di stampo mafioso non può fondarsi su meri elementi verbali, come dichiarazioni, ancorché provenienti da persone soggettivamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 915 del 11 marzo 1994
«Quando le propalazioni accusatorie provenienti da un cosiddetto collaboratore di giustizia investano la posizione processuale di più persone, per il riconoscimento del carattere della gravità indiziaria di tali propalazioni è indispensabile che i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1634 del 26 giugno 1995
«In tema di esigenze cautelari, necessarie per l'emissione di una misura cautelare personale, ed in particolare per quanto concerne il pericolo di inquinamento delle prove deve ritenersi che le acquisizioni probatorie possono riguardare non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3415 del 1 marzo 1994
«In tema di misure cautelari personali, la formula di cui all'art. 274 lett. a) c.p.p. (inderogabili esigenze attinenti alle indagini) non deve essere intesa nel senso che, una volta acquisito il riscontro certo di una rilevante prova di accusa,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 182 del 30 marzo 1993
«Se le esigenze di cui all'art. 274 c.p.p. identificano i criteri prognostici di pericolosità dell'indagato, tale da consigliare il vincolo de libertate, il pericolo richiesto dalla norma citata, con riguardo a tutte le ipotesi comprese nella norma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2996 del 20 agosto 1992
«In tema di libertà personale, il «concreto» pericolo per l'acquisizione o la genuinità della prova, necessario per l'adozione della misura cautelare, deve essere ipotizzabile non in astratto, ma desunto da elementi di fatto esistenti nella...»