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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24622 del 30 giugno 2010
«Non integra il delitto di abusivo esercizio di una professione - a seguito delle modifiche normative apportate dal D.L.vo 8 luglio 2003, n. 277 (relativo all'attuazione della Direttiva 2001/19/CE) alla legge n. 409/1985 (istitutiva della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5672 del 13 giugno 1997
«In tema di abusivo esercizio di una professione, l'art. 7 della L. 24 luglio 1985, n. 409, istitutiva della professione sanitaria di odontoiatria, prevede, in attuazione del diritto di stabilimento di cui all'art. 52 del Trattato CEE, e in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36567 del 10 ottobre 2001
«La frode, costituente elemento caratteristico del reato di cui all'art. 356 c.p., non può consistere in un semplice inadempimento contrattuale, dovendosi invece ritenere necessario, per la sua sussistenza, un quid pluris, e cioè la malafede...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4871 del 16 aprile 1987
«In tema di crollo di costruzioni o di altri disastri dolosi, la inidoneità dell'azione, valida per integrare tali fattispecie criminose, deve essere considerata sotto il profilo potenziale, indipendentemente da ogni altro evento esterno o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8605 del 5 ottobre 1982
«Il reato di spendita di moneta falsa non è reato di danno, ma di pericolo, avendo per oggetto soltanto la possibilità della lesione giuridica; per la configurabilità del reato non si richiede, pertanto, che il fine di mettere in circolazione la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21441 del 25 maggio 2001
«È inammissibile il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari che abbia respinto la domanda di oblazione ai sensi dell'art. 141, comma 4, delle norme di attuazione del c.p.p. in quanto nessun mezzo di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9671 del 22 aprile 2013
«È inammissibile il ricorso straordinario in cassazione ex art. 111 Cost. avverso il provvedimento di corresponsione diretta di assegno a carico del terzo debitore ex art. 156 c.c., atteso che non risolve una controversia sull'esistenza del diritto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22276 del 27 settembre 2013
«Ai fini della validità della delibera condominiale di trasformazione dell'impianto di riscaldamento centralizzato in impianti individuali - adottata ai sensi dell'art. 26, secondo comma, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, a maggioranza delle quote...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10287 del 12 maggio 2014
«Il comparto edificatorio, previsto dall'art. 870 cod. civ. e disciplinato dall'art. 23 della legge 18 agosto 1942, n. 1150, costituisce mezzo di attuazione del piano regolatore particolareggiato e rende possibile l'edificazione privata attraverso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32354 del 23 luglio 2004
«In tema di diffamazione addebitata al parlamentare, la previsione di cui all'art. 3, comma quarto, della legge n. 140 del 2003 (Disposizioni per l'attuazione dell'art. 68 Cost.) — attribuendo alle Camere la competenza a valutare se i comportamenti...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 11397 del 22 novembre 1995
«Le sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi, previste dall'art. 53 della L. 24 novembre 1981, n. 689, per il loro carattere afflittivo, per la loro convertibilità, in caso di revoca, nella pena sostituita residua, per lo stretto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 43786 del 13 dicembre 2010
«In tema di delitti colposi contro la persona per violazione della normativa antinfortunistica (nella specie, omicidio colposo, conseguente all'insorgere di un mesotelioma pleurico, in danno di un lavoratore reiteratamente esposto, nel corso della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9254 del 3 marzo 2015
«Ai fini della configurabilità del reato impossibile, l'inidoneità dell'azione deve essere assoluta per inefficienza strutturale e strumentale del mezzo usato così da non consentire neppure in via eccezionale l'attuazione del proposito criminoso.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8148 del 22 luglio 1992
«In tema di ipotesi attenuata prevista dall'art. 56, terzo comma, c.p., si ha recesso volontario dall'azione delittuosa quando la prevalenza dei motivi di desistenza su quelli di persistenza nella condotta criminosa si sia verificata al di fuori di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2148 del 18 febbraio 1988
«In tema di concorso morale la partecipazione psichica consiste nell'aver provocato o rafforzato l'altrui proposito criminoso e cioè l'attività del partecipe deve influenzare la commissione del reato o perché provoca o rafforza il proposito...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 949 del 1 aprile 1999
«Il criterio distintivo del delitto di associazione per delinquere rispetto al concorso di persone nel reato (e in specie nel reato continuato) consiste essenzialmente nel carattere dello stesso accordo criminoso; infatti, nel concorso, esso si...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5649 del 13 giugno 1997
«In tema di concorso esterno materiale nel delitto di cui all'art. 416 bis c.p., la differenza tra l'ipotesi della partecipazione e l'ipotesi del concorso esterno va ravvisata nel fatto che chi pone in essere un comportamento nell'interesse...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8291 del 22 luglio 1995
«Il criterio distintivo del delitto di associazione per delinquere rispetto al concorso di persona, è nel vincolo associativo, tendenzialmente stabile o permanente nel primo, col quale tre o più persone si organizzano per commettere più delitti; e,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7063 del 20 giugno 1995
«Elementi strutturali del delitto di associazione per delinquere sono la formazione e la permanenza di un vincolo associativo continuativo, fra tre o più persone, allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti, con la predisposizione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6684 del 7 giugno 1995
«La differenza tra il concorso di più persone nel reato ed il reato di associazione per delinquere consiste nel fatto che nel primo caso l'accordo criminoso è circoscritto alla commissione di uno o più reati singolarmente individuati e si esaurisce...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1801 del 10 febbraio 1990
«I delitti associativi si distinguono dal concorso di persone per il fatto che, mentre in quest'ultimo gli accordi tra gli imputati sono diretti alla commissione di uno o più reati determinati con la cui consumazione l'intesa si esaurisce,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10061 del 30 settembre 1995
«In tema di lottizzazione abusiva, la formulazione letterale dell'art. 19 L. 28 febbraio 1985, n. 47 — tenuto conto della differente terminologia usata dal legislatore rispetto alla demolizione prevista dall'art. 7, ultimo comma, stessa legge —...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45864 del 15 ottobre 2014
«Il delitto di collusione previsto dall'art. 3 della legge 9 dicembre 1941, n. 1383, introduce una deroga al generale principio stabilito dall'art. 115 cod.pen., secondo cui l'accordo o l'istigazione alla commissione di un reato non sono di per sè...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38936 del 24 ottobre 2005
«La contravvenzione di cui all'art. 674 c.p. è integrabile indipendentemente dal superamento dei valori limite di emissione eventualmente stabiliti dalla legge, in quanto anche un'attività produttiva di carattere industriale autorizzata può...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23796 del 19 giugno 2007
«Il reato di cui all'art. 674 c.p. (emissione di gas, di vapori o di fumo atti a molestare le persone) è configurabile indipendentemente dal superamento dei valori limite di emissione stabiliti dalla legge qualora le emissioni moleste non siano una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13667 del 24 dicembre 1998
«L'intervenuta abrogazione, ai sensi dell'art. 231 nuovo c.s., dell'art. 22 della legge 13 luglio 1966, n. 615 — che sanzionava penalmente la circolazione con veicoli a motore diesel i cui fumi presentassero opacità superiore ai valori stabiliti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9460 del 2 settembre 1994
«L'intervenuta abrogazione, ai sensi dell'art. 231 del D.L.vo n. 285/1992 (nuovo codice della strada), a far tempo dall'1 gennaio 1993, dell'art. 22 della L. n. 615/1966 (che sanzionava penalmente la circolazione con veicoli a motore diesel i cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 390 del 4 settembre 1996
«In tema di concorso fra misure di sicurezza e misure di prevenzione, mentre l'art. 10 L. 27 dicembre 1956, n. 1423, disciplina i rapporti fra la sorveglianza speciale «semplice» e la misura di sicurezza della libertà vigilata, accordando la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3138 del 18 gennaio 1990
«Il reato associativo è ben distinto da quello specifico commesso in attuazione del programma delinquenziale indeterminato e generico che forma l'oggetto del sodalizio criminale ed il riferimento del reato specifico all'associazione delinquenziale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16714 del 29 gennaio 2014
«Il delitto di cospirazione politica mediante accordo (art. 304 cod. pen.) si perfeziona in base al mero incontro delle volontà di più soggetti per l'attuazione di un determinato proposito criminoso a scopo politico, senza che sia necessaria la...»