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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3558 del 14 febbraio 2014
«Nel giudizio di impugnazione del lodo, ove le parti abbiano concordato sulla natura rituale dell'arbitrato e sull'applicazione ad esso delle regole processuali civili vigenti, vanno conseguentemente applicati anche i principi giurisprudenziali in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6241 del 30 aprile 1990
«È configurabile il delitto di truffa anche in caso di inosservanza, da parte dell'assicurato, dell'obbligo di dare avviso all'assicuratore del sinistro verificatosi, in quanto tale omissione — a meno che non sia dolosa — non comporta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6662 del 12 febbraio 2014
«In tema di procedimento a carico di imputati appartenenti a minoranze linguistiche, l'utilizzo della lingua madre è consentito, ai sensi del d.P.R. n. 574 del 1988, esclusivamente nei rapporti con gli organi giudiziari situati nella provincia di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3147 del 23 gennaio 2014
«Le dichiarazioni e le richieste connesse a diritti o facoltà riconosciuti, nell'ambito del procedimento, all'imputato in stato detentivo ed effettuate con atto ricevuto dal direttore dello stabilimento di custodia hanno immediata efficacia, a...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3184 del 23 gennaio 2014
«È affetta da nullità assoluta ed insanabile la notifica del decreto di citazione a giudizio dell'imputato avvenuta in udienza mediante lettura dell'atto al sostituto processuale del difensore, non potendo trovare applicazione il principio di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4429 del 30 gennaio 2014
«È inutilizzabile l'intercettazione delle dichiarazioni indotte in una persona dall'adozione di metodi o tecniche idonei a influire sulla sua capacità di autodeterminazione, posto che il divieto dell'art. 188, primo comma, c.p.p. investe l'oggetto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11953 del 13 marzo 2014
«Nel corso del giudizio abbreviato non condizionato, il riconoscimento di una circostanza aggravante oggetto di una contestazione suppletiva, effettuata in violazione del divieto di cui all'art. 441, comma primo cod. proc. pen., determina una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4731 del 31 gennaio 2000
«In tema di condizioni per la riabilitazione, mentre, da un lato, la impossibilità di adempiere le obbligazioni civili derivanti dal reato non va intesa in senso restrittivo e cioè come conseguenza della sola impossidenza economica (ma ricomprende...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2318 del 11 marzo 1997
«In tema di insolvenza fraudolenta, a differenza di quanto previsto dall'art. 62 n. 6 c.p. — secondo cui il risarcimento del danno idoneo ad integrare la circostanza attenuante comune ivi disciplinata deve avvenire «prima del giudizio» — l'art. 641...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2532 del 10 giugno 1998
«In tema di circonvenzione di persone incapaci, lo stato di infermità o deficienza psichica della persona, pur non dovendo necessariamente consistere in una vera e propria malattia mentale, deve pur sempre provocare una incisiva menomazione delle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41378 del 23 novembre 2010
«Integra il requisito dello stato di deficienza psichica della persona offesa del delitto di circonvenzione di incapace anche la compromissione della capacità di giudizio dipendente da disturbi di tipo paranoide.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12406 del 19 marzo 2009
«Costituisce un atto con effetti pregiudizievoli e, quindi, idoneo ad integrare la fattispecie di circonvenzione di persone incapaci l'apertura di un libretto cointestato ad autore e vittima, essendo sufficiente che l'atto sia idoneo a ingenerare...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 48302 del 15 dicembre 2004
«In tema di circonvenzione di incapace (art. 643 c.p.), la prova dell'induzione non deve necessariamente essere raggiunta attraverso episodi specifici, ben potendo essere anche indiretta, indiziaria e presunta, cioè risultare da elementi gravi,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13308 del 19 novembre 1999
«In tema di circonvenzione di incapace, la condotta di induzione, che costituisce elemento essenziale della fattispecie criminosa, si deve concretare in un'apprezzabile attività di suggestione, pressione morale e persuasione finalizzata a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7482 del 8 luglio 1993
«La sentenza penale pronunciata in seguito a giudizio nel procedimento per il delitto di circonvenzione di incapace (art. 643 c.p.) ha efficacia vincolante, rispetto alle stesse persone che abbiano partecipato al procedimento stesso, nel successivo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4973 del 22 aprile 1988
«Nell'art. 643 c.p. per concretarsi «l'induzione» è sufficiente l'impiego, da parte dell'agente, di qualsiasi mezzo per persuadere od anche per rafforzare nel soggetto passivo una decisione pregiudizievole dallo stesso già adottata, impedendo,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4387 del 10 maggio 1984
«Per integrare la condotta costitutiva del reato di circonvenzione di incapace, consistente nell'induzione a compiere un atto che implichi un qualsiasi effetto giuridico potenzialmente dannoso, è sufficiente che il colpevole si giovi, con qualsiasi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2295 del 16 aprile 1981
«A differenza del termine per la riassunzione del processo in caso di sospensione necessaria, che è espressamente definito perentorio dal legislatore (art. 297 c.p.c.), quello previsto per la riassunzione in caso di sospensione facoltativa o su...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 48537 del 17 dicembre 2004
«Ai fini della configurabilità del delitto di circonvenzione di persona incapace, di cui all'art. 643 c.p., è necessario il dolo specifico di procurare a sè o ad altri un ingiusto profitto di carattere non necessariamente patrimoniale, ed è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2063 del 11 maggio 2000
«Poiché per la configurabilità del delitto di circonvenzione di persone incapaci non occorre che l'effetto dannoso consegua all'atto indotto come sua conseguenza giuridica immediata e che, quindi, l'attitudine a determinare un danno o un pericolo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6078 del 11 febbraio 2009
«In tema di delitto di circonvenzione di persone incapaci, la prova della condotta induttiva può essere tratta anche da elementi indiziari e prove logiche, avendo riguardo alla natura dell'atto, all'oggettivo pregiudizio da esso derivante e ad ogni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 292 del 8 gennaio 2014
«Ai fini della preclusione del giudicato, l'identità del fatto è configurabile solo quando questo si realizza nelle medesime condizioni di tempo, di luogo e di persone; ne consegue che costituisce fatto diverso quello che, pur violando la stessa...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9572 del 3 luglio 1990
«La pericolosità è una qualità, un modo di essere del soggetto, da cui si deduce la probabilità che egli commetta nuovi reati. Essa si differenzia dalla capacità criminale, che esiste sempre in misura più o meno accentuata, per il fatto stesso che...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43046 del 21 novembre 2007
«In tema di delitto di ricettazione, la circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità è compatibile con la forma attenuata del delitto nel solo caso in cui la valutazione del danno patrimoniale sia rimasta estranea al giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 13330 del 11 ottobre 1989
«In tema di ricettazione di assegni, ai fini dell'applicazione dell'attenuante della speciale tenuità del danno patrimoniale cagionato alla persona offesa si deve tener conto dell'importo risultante dal titolo solo se il reato di ricettazione abbia...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 19984 del 7 ottobre 2004
«Anche a seguito del D.L.vo 19 febbraio 1998, n. 51, istitutivo del giudice unico di primo grado, il quale ha novellato (con l'art. 14) l'art. 48 del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12 e introdotto (con l'art. 56) nel codice di procedura civile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5328 del 29 maggio 1998
«Presupposto indefettibile per la configurabilità del conflitto positivo di competenza, denunciabile ex art. 45 c.p.c., è la dichiarazione da parte di due diversi giudici, di competenza inderogabile a conoscere una medesima questione. Non ricorre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 770 del 23 gennaio 2002
«Allorché il giudice previamente adito, difettando di competenza per valore in ordine alla domanda principale, si ritenga incompetente per valore relativamente all'intero giudizio, pur essendo competente per materia in ordine alla domanda...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10393 del 23 novembre 1996
«Qualora nel giudizio di rinvio debba essere ordinata la restituzione di somma corrisposta in base alla sentenza d'appello, a seguito dell'annullamento di tale pronuncia da parte della Corte di cassazione e del rigetto della domanda in questione da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3494 del 7 gennaio 1994
«Ai fini della sussistenza del reato di cui all'art. 660 c.p., per «petulanza», deve intendersi un modo di agire pressante, indiscreto e impertinente, che sgradevolmente interferisca nella sfera della libertà e della quiete di altre persone; mentre...»