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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6940 del 19 giugno 1995
«La tutela di cui all'art. 1460 c.c., la quale consente di mantenere in vita il contratto e tuttavia nel sospendere l'adempimento quando ciò sia giustificato dall'inadempimento altrui, non è estendibile alla vendita forzata. Pertanto, non è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7127 del 23 giugno 1995
«Fra le controversie non deferibili ad arbitri rientrano tutte quelle per le quali è prevista la competenza funzionale ed inderogabile del giudice ordinario, come, in particolare, i procedimenti speciali di convalida di licenza o di sfratto per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8210 del 27 luglio 1995
«In tema di decadenza del convenuto contumace dal diritto di impugnazione, per decorrenza del termine annuale stabilito dall'art. 327 c.p.c., qualora in esito all'indagine istituzionalmente riservata al giudice di merito, il cui apprezzamento non è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8372 del 29 luglio 1995
«La notificazione è giuridicamente inesistente quando manchi del tutto o sia effettuata in modo assolutamente non previsto dal codice di rito, ossia sia tale da non consentirne l'assunzione nel tipico atto delineato dalla legge; essa è, invece,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 875 del 25 gennaio 1995
«Stante lo stretto collegamento tra l'art. 327 c.p.c. e l'art. 330 dello stesso codice, l'impugnazione proposta entro il maggior termine risultante dalla applicazione della sospensione dei termini processuali disposta dalla L. n. 742 del 1969 per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8857 del 12 agosto 1995
«La decadenza dall'impugnazione per il decorso del termine annuale previsto dall'art. 327 c.p.c. si verifica indipendentemente dalla notificazione della sentenza e, pertanto, è inammissibile il ricorso per cassazione proposto entro i sessanta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9415 del 7 settembre 1995
«Ai fini della rinnovazione di una impugnazione inammissibile (nella specie, per mancato deposito del ricorso per cassazione nel termine perentorio di cui all'art. 369 c.p.c.), la notifica della prima impugnazione equivale, agli effetti della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10756 del 2 dicembre 1996
«Il provvedimento emesso ante causam in sede di procedura d'urgenza di cui all'art. 700 c.p.c., sia che accolga sia che respinga l'istanza, è del tutto inidoneo ad assumere valenza di giudicato tra le parti, anche nel caso in cui il giudice adito,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11258 del 17 dicembre 1996
«Gli atti incompatibili con la volontà di avvalersi delle impugnazioni previste dalla legge, e che, perciò, implicano tacita acquiescenza alla sentenza, ai sensi dell'art. 329 c.p.c., sono esclusivamente quelli che possono essere spiegati solo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1981 del 11 marzo 1996
«I provvedimenti camerali relativi all'affidamento di minori (ex art. 38 att. c.c.), pur non avendo natura contenziosa, ove statuiscano sulla competenza, assumono, con riguardo a tale (sola) statuizione, natura di sentenza, per cui risultano, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 256 del 13 gennaio 1996
«L'atto con il quale il debitore esecutato lamenti che con l'ordinanza di vendita siano stati posti all'asta anche beni non inclusi fra quelli sottoposti al pignoramento, va qualificato come opposizione agli atti esecutivi, proponibile nel termine...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3006 del 1 aprile 1996
«La norma contenuta nel terzo comma dell'art. 816 c.p.c. – in base al quale gli arbitri, anche quando hanno la facoltà di regolare lo svolgimento del giudizio arbitrale nel modo che ritengono più opportuno, debbono in ogni caso assegnare alle parti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3083 del 3 aprile 1996
«L'art. 391 bis c.p.c. (introdotto dall'art. 67 della legge n. 353 del 1990 ed in vigore a decorrere dal 1° gennaio 1993, ai sensi del primo comma dell'art. 62 della stessa legge) – a norma del quale la pendenza del termine per la revocazione della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 317 del 16 gennaio 1996
«Mentre la sanzione della mera improcedibilità della domanda giudiziale – che, ai sensi dell'art. 443 c.p.c., è prevista per il caso di mancata proposizione dei ricorsi amministrativi avverso le determinazioni negative dell'ente previdenziale o per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3728 del 19 aprile 1996
«La mancata notificazione del titolo esecutivo si traduce in una irregolarità formale del precetto, che può essere fatta valere con l'opposizione agli atti esecutivi, ai sensi dell'art. 617 comma primo c.p.c., con atto di citazione davanti al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 39 del 2 maggio 1996
«Nel rito del lavoro, la costituzione dell'appellato mediante deposito in cancelleria del fascicolo e di una memoria difensiva, da effettuarsi entro il termine previsto dall'art. 436, primo comma, c.p.c., si configura come un onere per l'appellato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4199 del 6 maggio 1996
«Ove nello stesso giudizio siano proposte più domande, una soggetta alla sospensione dei termini nel periodo feriale (a norma dell'art. 1 della legge 7 ottobre 1969, n. 742) ed altra non soggetta a tale termine (a norma dell'art. 3 della stessa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 548 del 25 gennaio 1996
«Qualora la parte sia rappresentata in giudizio da due procuratori, con autonomi poteri, uno soltanto dei quali eserciti il proprio ufficio nella circoscrizione del tribunale al quale è assegnato, ovvero abbia eletto domicilio nel luogo ove ha sede...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5711 del 20 giugno 1996
«Non sussiste nullità dell'atto introduttivo del giudizio quando la sottoscrizione del procuratore risulta apposta soltanto sotto la certificazione dell'autenticità della firma della parte conferente la procura redatta in calce o a margine...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8519 del 27 settembre 1996
«In tema di proroga dei termini di decadenza in conseguenza del mancato funzionamento di uffici giudiziari, l'effetto retroattivo direttamente riconducibile al disposto legislativo che prevede l'automatica proroga del termine a quindici giorni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 881 del 1 febbraio 1996
«L'inammissibilità del ricorso principale determina l'inammissibilità del ricorso incidentale proposto tardivamente, cioè oltre il termine (breve o annuale) d'impugnazione della sentenza, avendo esso assunto (in conseguenza dell'inammissibilità del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9533 del 4 novembre 1996
«La dichiarazione di inammissibilità di un'istanza di regolamento preventivo di giurisdizione non impedisce la reiterazione dell'istanza medesima, ove non sia scaduto il termine previsto dalla legge per proporla, in quanto il regolamento preventivo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 977 del 8 novembre 1996
«Con riguardo a causa di lavoro decisa in primo grado nelle forme ordinarie, nel passaggio al rito speciale in grado di appello la fissazione dell'udienza di discussione con assegnazione di termine per l'eventuale integrazione degli atti è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10363 del 22 ottobre 1997
«Introdotto il procedimento per la tutela cautelare d'urgenza, ed instaurato il conseguente giudizio di merito nel termine perentorio fissato dal pretore, la pendenza del giudizio petitorio, ai fini dell'operatività degli artt. 704 e 705 del codice...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11149 del 12 novembre 1997
«L'acquiescenza tacita, ai sensi dell'art. 329 c.p.c. è configurabile quando l'interessato abbia compiuto atti certamente dimostrativi della volontà di non contrastare gli effetti della pronuncia e dai quali si possa desumere, in modo preciso ed...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2250 del 13 marzo 1997
«La notificazione di un atto di impugnazione, e specificamente dell'atto di appello, non determina per la parte che ne è destinataria la decorrenza del termine breve di impugnazione, perché l'art. 326, primo comma, c.p.c. ricollega tale effetto non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2604 del 25 marzo 1997
«La formalità della pubblicazione della sentenza, non avvenuta autonomamente, può ritenersi attuata con l'atto che necessariamente la presuppone, quale l'apposizione della formula esecutiva in calce alla sentenza, da parte del cancelliere che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3785 del 2 maggio 1997
«Il termine previsto dall'art. 617 secondo comma c.p.c. per opporsi ad un atto esecutivo decorre dalla conoscenza legale di esso; pertanto, se la notifica di un atto, normativamente prevista (art. 555 c.p.c.), è invalida, la conoscenza, ai fini di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4452 del 19 maggio 1997
«L'improcedibilità del ricorso per cassazione prevista dall'art. 369, primo comma, c.p.c., per l'ipotesi in cui il ricorso stesso non venga depositato nella cancelleria della Corte nel termine di venti giorni dalla data di notificazione alla parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4561 del 22 maggio 1997
«L'opposizione proposta per difetto di jus postulandi del procuratore dell'intimante un precetto è soggetta al termine di decadenza di cinque giorni, ai sensi del primo comma dell'art. 617 c.p.c., dalla notifica di tale atto, perché – essendo...»